Voli, in Italia aerei sempre più pieni: record nel 2024. Ma per i passeggeri non è sempre una buona notizia

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Nei primi undici mesi del 2024 i voli in partenza e arrivo in Italia hanno avuto un tasso di riempimento medio dell’84%. Ad agosto il picco del 90%. Tra gli aeroporti vincono quelli dove dominano le low cost

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Se avete avuto la sensazione di trovarvi a bordo di aerei quasi sempre pieni, anche lontani dai periodi di picco, non vi sbagliate. Nel 2024 i voli nazionali e internazionali in Italia sono decollati con tassi di riempimento record, i più alti della storia dell’aviazione italiana. È quanto emerge dall’analisi del Corriere incrociando i dati delle compagnie aeree, degli aeroporti e delle piattaforme specializzate nei primi undici mesi dell’anno che si è appena concluso. Per avere un’idea: sulle rotte internazionali ad agosto circa nove sedili su dieci erano occupati. 

L’impatto sul settore

Aerei pieni — o quasi — sono una buona notizia (finanziaria e operativa) per le aviolinee. Lo sono pure per l’ambiente perché diminuiscono le emissioni pro capite di anidride carbonica. E in qualche modo anche per i passeggeri. Ma per gli stessi viaggiatori diminuisce la possibilità di trovare posto all’ultimo e si riduce la finestra temporale per individuare la tariffa più conveniente. E aumentano le difficoltà nelle «riprotezioni» quando ci sono problemi col volo originario. Per non parlare della certezza, quasi matematica, di avere sempre qualcuno di fianco.




















































I dati globali

Secondo la Iata, l’associazione internazionale delle aviolinee, nell’intero 2024 il tasso di riempimento a livello globale è atteso attorno all’83% (di poco sopra l’82,6% del 2019, pre Covid). Le compagnie aeree, sempre nello stesso periodo, hanno trasportato 4,9 miliardi di viaggiatori su 38,2 milioni di voli commerciali effettuati.

I numeri in Italia

Nei primi undici mesi del 2024 gli aeroporti italiani — stando alle cifre fornite da Assaeroporti e Aeroporti 2030, le associazioni di categoria — hanno registrato poco meno di 170 milioni di transiti, tra voli nazionali (depurati dal doppio conteggio: uno per lo scalo di partenza, l’altro per quello di arrivo) e internazionali. Il tasso di riempimento medio — sulla base dell’offerta disponibile — ha toccato così l’84%, secondo l’analisi del Corriere. Numero salito di qualche decimale con dicembre — ma i dati dei flussi saranno resi pubblici soltanto nelle prossime settimane — con milioni di persone in viaggio per le vacanze natalizie e di fine anno.

Il primato battuto

Per avere un numero così alto di sedili occupati bisogna tornare al 2017 quando il cosiddetto «load factor» è stato dell’83,4%. La media dei primi undici mesi del 2024 è record sia sui collegamenti nazionali (83,1%) sia su quelli internazionali (84,3%). Va ricordato che dal calcolo sono stati esclusi sia i voli charter, sia quelli dei jet privati e istituzionali. Così come va precisato che questi sono i viaggiatori che si sono presentati all’imbarco, al netto di quelli che hanno prenotato ma non sono mai saliti. 

I picchi mensili

Com’è intuibile i mesi più pieni sono stati quelli del picco estivo. Agosto, per esempio, si è chiuso con quasi l’88% dei sedili occupati — in media —, mentre luglio e settembre hanno registrato circa l’85%. Il dato più basso lo si è riscontrato a gennaio con tre quarti dei posti riempiti. In generale a giugno i collegamenti nazionali hanno registrato il «load factor» più alto (oltre l’87%), quelli internazionali ad agosto (90%). 

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La classifica degli aeroporti

Se si vanno a vedere le prestazioni dei singoli aeroporti — il Corriere ne ha esaminati 36 — la presenza massiccia delle compagnie low cost (note per avere riempimenti anche del 94%) ha «influenzato» il dato dello scalo. Questo spiega perché, per esempio, Roma Ciampino — dove volano soltanto Ryanair e Wizz Air — ha registrato il 90% (su tutti i tipi di collegamenti), più o meno gli stessi valori dello scalo di Trapani e Lamezia Terme. Livelli elevati anche per Bergamo e Palermo (circa l’88%) e Catania (87%). Tra i grandi impianti è testa a testa tra Roma Fiumicino e Milano Malpensa con un «load factor» di poco inferiore all’83%.


1 gennaio 2025

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