Sono i miei due dispositivi preferiti del 2024, quelli che sto usando di più e che probabilmente continuerò ad usare fino alla loro prossima generazione. Parliamo di iPhone 16 Pro e Pixel 9 Pro. Cosa hanno in comune questi due smartphone? L’essere estremamente comodi da utilizzare, praticamente compatti nel 2024, rispetto a cosa viene proposto sul mercato.
I telefoni compatti non si vendono, chiaro, non lo dico io ma le statistiche. Apple ci ha provato con gli iPhone Mini e sono rimasti quasi tutti invenduti, dovendo ricorrere poi a grandi scontistiche per liberare i magazzini, una pratica che sicuramente non fa felice alcuna azienda.
In un mondo quindi di “padelloni” non posso che tenermi in tasca due top di gamma compatti e completi, senza rinunce, e ognuno con delle peculiarità. Amo l’iPhone 16 Pro e amo il Pixel 9 Pro, ma ciò non toglie che entrambi non siano perfetti e migliorabili. Nell’articolo elencherò varie migliorie che vorrei vedere introdotte con la prossima generazione.
Probabilmente, rispetto agli anni passati, il “target” di vendita di questi due prodotti è divenuto lo stesso: chi acquista un iPhone 16 Pro può prendere in considerazione l’alternativa di Google e viceversa. Alla fine la scelta di uno dei due la determina il gusto personale.
Nel contenuto sui SoC pubblicato all’inizio del mese, ad esempio, abbiamo evidenziato come l’A18 Pro sia addirittura anche sei volte più rapido del Tensor G4 di Google in alcune operazioni, e ciò ha ovviamente scatenato molti commenti scettici nei confronti del Pixel. Eppure nell’uso quotidiano Pixel 9 Pro è uno smartphone che non ha nulla da invidiare alla concorrenza. Dove è quindi la verità? Probabilmente nel mezzo ed in questo articolo cercherò di elencarvi i pregi e difetti di entrambi i prodotti.
INDICE
IL PREZZO… TRE MESI DOPO
Sia lo smartphone di Apple sia quello di Google hanno perso, in questi abbondanti tre mesi di commercializzazione, circa 200-250 euro in offerta. Entrambi i dispositivi partono da listini decisamente alti, proibitivi per molti: Google Pixel 9 Pro 128GB costa 1.099€ e l’iPhone 16 Pro, sempre in versione 128GB, costa 1.239€.
Un prezzo elevatissimo, anche perché la versione 128GB è pressoché inutile e difficile da consigliare. Salendo a 256GB dobbiamo aggiungere dai 100 ai 130 euro. Per la 512GB o 1TB bisogna tenere in considerazione soltanto l’iPhone, poiché il Pixel in versione non “XL” non ha questo taglio di memoria.
Le versioni “Max” o “XL” costano all’incirca un centinaio di euro in più, a parità di storage, il che le rende meno consigliabili. Già perché le differenze con le versioni oversize è solo la dimensione del display e nel caso di iPhone anche di batteria. Se fra il Pro ed il Pro Max passando 1.000 mAh ed oltre, il Pixel 9 Pro e l’XL hanno giusto un 300mAh di differenza. Grazie al pannello più piccolo insomma il Pro ha quasi la stessa autonomia del Pro XL, in alcuni scenari l’ha anche migliore.
Il Pixel è riuscito insomma a colmare l’unico aspetto che sui “compatti” non ha mai convinto: l’autonomia. Pixel 9 Pro è quasi un “battery phone” di “vecchia generazione”, quelle con i 5.000mAh come massimo, poiché i nuovi top di gamma ormai mirano ai 6.000-7.000mAh. Se iPhone 16 Pro montasse una batteria identica, ci troveremmo di fronte ad un re dell’autonomia fra i compatti.
DESIGN E QUALIT� COSTRUTTIVA
Partendo dall’estetica: spesso si definiscono questi due smartphone come simili, precisamente si afferma che Google Pixel abbia copiato iPhone per quanto riguarda il design generale. Non sono d’accordo con queste affermazioni e vi spiego il mio punto di vista: il Pixel aveva i bordi curvi ed un frame anch’esso molto curvato. Tutti ci siamo lamentati di questa caratteristica, chiedendo un design che fosse simile all’iPhone.
Ora, parlando sempre del Pixel, ci troviamo di fronte ad uno smartphone che ha esaudito le richieste di tutti: bordo piatto (ma leggermente stondato) e vetro completamente piatto, come l’iPhone che tanto desideravamo. Tutti gli smartphone con queste forme sono identici, potremmo allora dire che iPhone ha copiato Smartisan che è stata una delle prime aziende a sfornare prodotti con questo design? Non credo proprio.
Inoltre trovo la camera bar del Pixel molto originale e fuori dal comune, anche se forse troppo sporgente. Utilizzo entrambi gli smartphone con cover ufficiale ma reputo che sul Pixel sia quasi obbligatoria, dal momento che migliora molti aspetti estetici. Sull’iPhone non è essenziale. Il Pixel ad esempio non ha un frame in titanio ma in “semplice” alluminio, lucido tra l’altro. Il rischio micrograffi è dietro l’angolo.
Parlando di dimensioni entrambi possono essere tenuti in tasca piacevolmente. Certo non parliamo delle dimensioni e peso record di un Galaxy S24, che rimane un prodotto unico per quanto riguarda questo aspetto, ma comunque l’iPhone ci si avvicina molto. Il Pixel risulta più tozzo, è vero, ma dobbiamo pensare anche che all’interno ha quasi 5.000mAh di batteria dove l’iPhone non si avvicina neanche ai 4.000mAh. Tenuto conto di questo aspetto bisogna ammettere che anche sul peso si è fatto un mezzo miracolo. Questi smartphone non superano i 200g.
DISPLAY, FINGERPRINT E FACE UNLOCK
La prima caratteristica di uno smartphone che tendiamo a giudicare è il display, e ci mancherebbe, considerando che è l’elemento che visualizziamo ogni volta che usiamo attivamente il nostro device personale. Entrambi montano il recentissimo AMOLED M14 di Samsung, l’ultima evoluzione tecnologica messa a disposizione dall’azienda coreana. I due dispositivi ad oggi rimangono gli unici a montare un pannello di tale livello, neanche Samsung stessa lo impiega nei propri device. La differenza rispetto alla precedente generazione si nota in alcuni aspetti come la luminosità, vicino ai 2.000 Nit per iPhone e ben oltre i 2.300 Nit per il Pixel.
La cosa sorprendente, oltre alla luminosità, è la capacità di riuscire a mantenere dei colori reali e fedeli anche a questi alti valori. Vedere una foto o un film su questi display è una vera goduria. C’è da fare però una precisazione: abbiamo notato come iPhone sotto il meteo torrido di Shenzhen, in Cina, sia stato costretto ad attivare la protezione energetica (seppur leggera rispetto alle precedenti generazioni) mentre il Pixel, che ha anche più Nit, riesce a mantenerli nel tempo, pazzesco. Per la prima volta mi sono trovato di fronte ad uno smartphone con il display preferibile rispetto a quello dell’iPhone.
C’è però un aspetto che non si può trascurare: come il display viene ottimizzato e sfruttato. Sarò onesto con voi, durante i miei viaggi per lavoro non guardo mai serie TV o film sul Pixel. Come mai, visto che lo reputo il miglior display in circolazione? Perché è ottimizzato molto male. Volete vedere una serie TV su Prime Video a tutto schermo? Un lato del display sarà ottimizzato, l’altro verrà tagliato di netto sotto la selfie camera. Volete Google Maps a tutto schermo, come avviene su iPhone? Non si può.
Quasi tutte le app a disposizione sul play store non sono ottimizzate per girare in full screen. Un’assurdità a mio modo di vedere. Si dà la colpa agli sviluppatori terzi, che non sfruttano le API, ma come si può dare la colpa agli sviluppatori di terze parti se tutte le Google App, esclusa una o due, sono le prime a non essere ottimizzate? Forse è tempo di focalizzarci sulle basi, che ogni tanto ancora mancano sui telefoni Android, anziché rincorrere i nuovi trend del mercato come l’intelligenza artificiale.
Google Pixel 9 Pro è l’unico smartphone a poter effettuare uno sblocco sicuro tramite il volto, sfruttabile anche per i pagamenti (escluso l’Honor Magic che sfrutta uno sblocco 3D). Questo grazie all’hardware “sicuro”, come il chip Titan. Sapevate che il Google Pixel è lo smartphone con “l’hardware più sicuro” al mondo? Inoltre abbiamo anche un nuovo sensore di impronte ultrasonico posto sotto al display.
L’iPhone 16 Pro continua a sfruttare l’ottimo FaceID, che funziona anche in tutte le occasioni in cui la selfie camera del Pixel fallisce, come in notturna. L’iPhone però non ha lo sblocco con l’impronta che in molte occasioni sarebbe comodo. A conti fatti quindi il Pixel offre più opportunità e completezza.
SOFTWARE, AI E AGGIORNAMENTI
Quanto detto ci porta a parlare di software e no, non starò qui a dirvi chi è meglio di cosa, ognuno ha probabilmente i suoi gusti personali. Io amo alcune cose di iOS e ne odio tante altre, e su Android accade la stessa cosa. Probabilmente il sistema operativo perfetto sarebbe un mix dei due.
Prenotare un viaggio aereo da una app a caso, per poi mettersi in macchina il giorno della partenza ed avere già il navigatore impostato per il parcheggio dell’aeroporto è un super piacevole, e che troviamo “automatizzato” in questo modo solo su iPhone. Stavate navigando con CarPlay e spegnete la macchina? Su Apple Mappe viene salvata la posizione del parcheggio in automatico. Su Android e Google Maps devi farlo manualmente.
iOS è pieno di queste chicche che semplificano il quotidiano e risultano decisamente appaganti. iOS è anche ricco di app che non sono disponibili su Android, come Flighty ad esempio. iOS con il suo Wallet ha un supporto capillare delle banche, con Google Wallet né la mia HelloBank (BNL) né American Express sono supportate. Ma iOS ha anche tante incongruenze, gesture folli e scomode, occasionali ma immotivati drain in standby e tanti altri aspetti oscuri che si scoprono solo dopo uno o due anni di utilizzo.
Android è meno piacione (come si direbbe a Roma) ma ti permette un controllo fine di ogni dettaglio, di personalizzare al meglio la tua esperienza, che però, date alcune carenze, potrebbe essere comunque più limitata. Ho utilizzato una vita Android, continuo a farlo, ma per molti aspetti non lo trovo ancora all’altezza di iOS. E non vi parlo delle storie caricate su Instagram, lì ormai non c’è praticamente più differenza e potete verificarlo tramite le mie storie in evidenza, quasi sempre caricate da Android e sempre di eccellente livello.
Google ha fatto il grande salto avanti dei sette anni di aggiornamento, quando fino a due anni fa Apple era l’azienda preferita da tutti per la longevità del supporto, che ora invece risulta forse anche leggermente inferiore. Google ha integrato sin da subito l’Intelligenza Artificiale a bordo dei propri Pixel, ma è pressoché tutta online. Cosa significa questo? Beh che ad oggi, essendo online, tutte le cose le troviamo anche su iPhone. Google Gemini? C’è. Magic Editor? C’è con Google Foto. Tutte le Google Apps tipo Gmail con Gemini integrato? Ci sono. Insomma anche qui le differenze diventano sempre meno.
ESPERIENZA D’USO E BATTERIA
L’intelligenza artificiale è un buono spunto per iniziare a parlare di prestazioni: scaricando una AI locale, che funziona offline e grazie all’hardware dei nostri smartphone, notiamo come l’iPhone ed il suo A18 Pro siano decisamente più prestanti del Pixel e del Tensor G4. Chiedendo a LLAMA 3.2 3B di scrivere un testo di 500 parole notiamo come l’iPhone esaudisca il compito in meno di un minuto, dove il Tensor si assopisce e ci mette oltre i due minuti. Una differenza netta, quasi da smartphone top di gamma contro un medio gamma.
Ma chi di noi usa l’AI in locale? Credo pochissimi. C’è ancora poca conoscenza dell’argomento e ottimizzarla al massimo non è semplice. E allora cosa ci facciamo con questo smartphone nel nostro quotidiano? Probabilmente ci messaggiamo su Telegram o WhatsApp, acquistiamo qualcosa da Amazon, facciamo qualche foto e video, magari carichiamo qualcosa su Instagram e rispondiamo a due e-mail. Tutte queste operazioni ormai si fanno fluidamente anche con uno smartphone da 200€, e quindi confrontando l’A18 Pro con il Tensor G4 in questi aspetti la differenza si annulla quasi del tutto, a volte potreste addirittura preferire il Pixel.
Se invece ci si spinge a fare operazioni più complicate, come esportare un video o una foto su Lightroom, ecco che si nota tutta la differenza di potenza: nel contenuto in cui abbiamo messo a confronto tutti i SoC abbiamo notato come per un video Cine4K 4:2:2 10bit da 3GB la differenza di export fosse di oltre 3 minuti. E c’è una precisazione da fare: abbiamo usato CapCut che è ancora terribilmente ottimizzato per l’A18 Pro (e questo ci racconta anche di come ormai non tutte le applicazioni siano migliori su iPhone). Probabilmente, se venisse ottimizzato, la differenza sarebbe stata di 4-5 minuti, come era per lo Snapdragon 8 Elite che somiglia molto all’A18 Pro come struttura.
Parlare di batteria e ricarica è un po’ superfluo, ma ci proviamo: la differenza di mAh è notevole: ben oltre i 1.000mAh. Nelle mie giornate di viaggio super stress (quasi impossibili da replicare per chiunque) devo ricaricare l’iPhone di circa il 40% mentre il Pixel del 20%. In una giornata stress standard, con circa due ore di Android Auto Wireless, mi ritrovo a dover caricare l’iPhone del 20%, mentre il Pixel arriva a stento alla fine. In una giornata classica invece entrambi mi arrivano a sera, ma il Pixel mantiene sempre quel 20% extra.
Queste considerazioni confermano che ad oggi entrambi siano buoni smartphone lato autonomia, ma tra uno o due anni, quando le batterie si degraderanno, probabilmente solo il Pixel ci permetterà ancora di concludere una comune giornata senza effettuare una ricarica.
Questa circostanza l’ho notata anche con iPhone 13 Pro e iPhone 14 Pro, mentre iPhone 12 Pro Max, grazie alla batteria molto più grande, anche a distanza di tempo non soffriva di questa problematica. Insomma il colpo di genio di mettere quasi 5.000mAh all’interno del Pixel 9 Pro è stata una carta vincente di Google. La ricarica, come velocità, è praticamente sovrapponibile, per entrambi si aggira attorno ai 30W via cavo.
FOTO E VIDEO MIGLIORATI
Cosa può fare la differenza fra due smartphone top gamma a fine 2024? Certamente la fotocamera, almeno sulla carta. Tutti e due i telefoni montano un setup di fotocamere identico: 0.5X, 1X e 5X. Anche le dimensioni dei sensori sono praticamente sovrapponibili, esclusa la 5X che monta un sensore decisamente più grande e più prestante. Entrambi hanno l’autofocus sulla fotocamera ultrawide, per l’effetto macro, e anche la selfie camera è sovrapponibile e con autofocus.
Le foto che state osservando ci raccontano proprio questa somiglianza: togliendo le scritte sono certo che non riuscireste ad individuare chi ha scattato cosa. Io in primis, dopo averli provati, non sceglierei uno o l’altro per la qualità fotografica, per me sono sovrapponibili. Preciso che le foto osservate sono tutti RAW pre elaborati dai due smartphone e corretti con Lightroom. Sono smartphone PRO e li utilizzo come smartphone PRO nel mio quotidiano. Vi lascio a fine capitolo la classica cartella con le foto scaricabili, così che possiate valutare anche il punto di partenza, la foto originale.
Se comprate un top di gamma come questo per il punta, condividi e scatta, probabilmente state facendo un incauto acquisto. Un Pixel 8A da 370€ o un iPhone 15 da poco più di 500€ probabilmente è il vostro prodotto ideale. Non spenderei più di 500€ se l’utilizzo dello smartphone non è “PRO”, a meno che abbiate un budget illimitato e volete quanto di meglio il mercato abbia da offrire, anche se non lo sfrutterete mai quel “meglio”.
Detto ciò per il punta, scatta e condividi, il Pixel è decisamente meglio, non sbaglia mai un colpo ed i colori e la temperatura del bianco sono sempre ottimali. iPhone come sempre tende un po’ troppo al giallo/verde (ma visualizzando le foto sul vostro iPhone non ci farete caso). L’iPhone però ha ampiamente la meglio sui video, come vi racconto nel video confronto.
Che siano video registrati da applicazioni terze, come uno da visualizzare solo una volta su Whatsapp, o qualcosa di professionale, la distanza fra i due telefoni è abbastanza lampante. Per chattare con i miei amici su Whatsapp spesso tendo a preferire l’iPhone proprio per questo motivo: se sono in giro e devo registrare un video rapido, direttamente in app, iOS è molto più ottimizzato. Per le storie di Instagram ricaricate invece ormai non c’è differenza come vi anticipavo in precedenza. Capricci esclusi (si vive anche usando Whatsapp su Android) il gap si assottiglia comunque sempre di più.
RICEZIONE E CONNETTIVITA’
iPhone ha quattro microfoni, ma il nuovo Audio Mix funziona ancora male e finisce per far peggio del Pixel 9 Pro che con i suoi tre microfoni svolge un lavoro egregio. Io dopo mesi di prova sono tornato a registrare in Mono/Stereo su iPhone, un fattore che mi fa un po’ storcere il naso. Come anche il Camera Control, che non vi ho menzionato prima. Che senso ha aggiungere cose nuove come queste due funzioni se poi sono ampiamente da rivedere e migliorare? Ad oggi rischiano più di peggiorare l’esperienza che altro, non ha davvero senso.
Gli speaker stereo sono praticamente sovrapponibili, ma apprezzo sempre che iPhone gestisca alla perfezione i canali ed in base all’orientamento dia meno o più potenza alla capsula auricolare. iPhone dal 14 Pro in poi continua ad avere un pessimo sensore ambientale di prossimità. Ci si lamenta spesso di Xiaomi e Samsung con i loro virtuali ma qui non siamo poi messi tanto meglio. Nulla da segnalare qui per il Pixel.
Lato connettività: entrambi sono passati al Wi-Fi 7 ma su iPhone è stato limitato, non so se via hardware o software: possiamo sfruttare soltanto la banda 160Mhz, perché?
CONSIDERAZIONI FINALI
iPhone 16 Pro 256GB viene venduto a 1.369€ mentre Pixel 9 Pro a 1099€. La differenza non è poca e anche dando uno sguardo agli sconti si nota come la forbice di prezzo rimanga invariata, se non forse a vantaggio del Pixel. Come mai questa differenza di prezzo? Innanzitutto l’iPhone resta ancora uno “status symbol”, quindi può permettersi di mantenere un prezzo invariato da ormai due generazioni. Il Pixel è in netto aumento negli ultimi due anni invece e, se continuiamo così, tra una o due generazioni arriveremo alle cifre di iPhone. D’altronde anche il Pixel punta a divenire uno “status symbol”.
Difatti, in questo duopolio composto da Apple e Google, vorrei davvero vedere una Samsung di nuovo agguerrita lato smartphone. D’altronde non si chiede molto per contrastare smartphone come iPhone 16 Pro e Pixel 9 Pro: basta prendere la base di S24 o S23, montare un display TOP, che hanno in casa, impiegare il SoC TOP di Qualcomm (ma anche Mediatek) e aggiornare il parco fotocamere per mettersi al livello dei competitor. Fatto ciò basterebbero anche 500mAh in più per avere un pacchetto completo incredibile.
Fin quando invece di alternative non ce ne sono io continuerò a tenere iPhone 16 Pro e Pixel 9 Pro in tasca, anche se la spesa complessiva non è irrisoria. Eppure nessuno dei due è perfetto e senza competizione esterna, come può essere quella di Samsung o anche di una Xiaomi, mai tenderà ad esserlo.
Se fossi costretto a tenerne solo uno quale utilizzerei? Probabilmente l’iPhone, ma solo per la differenza di SoC, di potenza. Se dentro il Pixel 9 Pro ci fosse anche un SoC Mediatek top di gamma o Snapdragon quasi-top di gamma (come uno Snapdragon 8S Gen 3) molto probabilmente terrei il Pixel, sperando che finalmente si inizi a curare un po’ di più l’estetica di Android e non solo l’Intelligenza Artificiale.
VIDEO
Google Pixel 9 Pro
Apple iPhone 16 Pro
(aggiornamento del 01 gennaio 2025, ore 04:27)
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