A pagare l’ospedale sarà Inail

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LIVORNO. L’apertura dei cantieri per il nuovo ospedale spostata al 2028? Macché. Il cronoprogramma pubblicato il 23 dicembre all’albo pretorio dell’Asl è superato. Questo, quanto meno, lasciano intendere i vertici di Regione e azienda sanitaria che (in attesa a questo punto di vedere protocollato nero su bianco quello effettivo, di cronoprogramma) ricalcolano le tempistiche. «Vedo la posa della prima pietra all’inizio del 2026», dice il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. «L’obiettivo resta quello di aprire il cantiere nel corso del 2026. Ed è un obiettivo realistico, ora più di prima», aggiunge la direttrice generale dell’Asl Maria Letizia Casani. «Ora più di prima» perché la Regione ha ottenuto un finanziamento di 314 milioni dall’Inail e questo, sottolinea il sindaco Luca Salvetti, «permetterà di avere maggiore concretezza realizzativa». Più risorse, dunque. Per un immobile che per qualche decennio diventerà di proprietà dell’Inail, che incasserà l’affitto. «Ma ci faremo carico del canone con diritto di riscatto – specifica Giani –. E al termine degli anni (quelli che saranno indicati nel contratto, ndr) lo riscatteremo». Ma andiamo con ordine.

La permuta

Come sappiamo, quello verso la costruzione del nuovo ospedale, è un cammino che affonda le radici lontano nel tempo. Dopo la variante urbanistica per le aree dell’ex Pirelli, si è espletato il concorso di progettazione a seguito del quale è stato scelto il progetto della studio Rossiprodi di Firenze. Tra via della Meridiana, viale Carducci e via Gramsci sorgerà dunque un grande monoblocco composto da cinque piani, di cui uno interrato, in cui saranno distribuiti i vari reparti. Il tutto corredato da un parcheggio e collocato tra l’area dell’ex Pirelli e l’attuale pista del Parco Pertini. Per rendere possibile tutto questo qualche giorno fa è stata definita la permuta delle aree tra l’Azienda Asl Toscana nord ovest e il Comune di Livorno. «È stato siglato il contratto davanti al notaio – sottolinea Salvetti – e così l’amministrazione comunale ha completato il lavoro di pertinenza per rendere concreto e definitivo l’iter di costruzione del nuovo ospedale». L’Asl, nello specifico, ha ceduto al Comune il fabbricato attualmente adibito alla prestazione di servizi socio assistenziali di salute mentale (l’ex Villa Graziani) con relativo giardino e parco, situato in via Antonio Gramsci. Ma anche gli impianti sportivi di Monterotondo, accessibili da via di Monterotondo e dalla viabilità interna di via di Collinet; l’intero fabbricato adibito a distretto sanitario di via Venuti e il Padiglione 10 dell’attuale ospedale. Il Comune, da parte sua, cede le aree dell’ex Pirelli su cui vedrà la luce il nuovo ospedale. Struttura per cui la Regione Toscana aveva previsto lo stanziamento di 245 milioni.

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I soldi

Ma c’è il colpo di scena. Non sarà più la Regione a pagare l’ospedale. O meglio, non ci dedicherà un capitolo di bilancio da 245 milioni. Perché i soldi arriveranno dall’Inail, che di fatto si occuperà di gestire le fasi della realizzazione sulla base del progetto vincitore del concorso indetto tempo fa. Succede che l’Inail a intervalli regolari mette a disposizione delle risorse per la sanità e – si apprende da fonti istituzionali – la Regione ha candidato come priorità il nuovo ospedale di Livorno. Richiesta che è stata inserita in Gazzetta Ufficiale a cui sono associati 314.694.691,27 euro. «La Gazzetta ufficiale del 19 dicembre ufficializza il finanziamento attraverso Inail di oltre 314 milioni per la costruzione dell’ospedale – dice il sindaco –. Avremo quindi risorse in più rispetto ai 245 milioni inizialmente stanziati e ciò permetterà di ragionare con più serenità del generale aumento dei costi delle opere pubbliche». Per il resto, Salvetti aggiunge che «per quel che riguarda le tempistiche di realizzazione Regione Toscana e Azienda Usl diranno la loro circa la conferma che non c’è nessun maxi ritardo».

I tempi

In un primo momento fissata dalla direzione aziendale al dicembre del 2025, l’apertura del cantiere è indicata nel 2028 sul cronoprogramma allegato agli atti di permuta. Ora appare un’altra scadenza (annunciata) per l’avvio dei lavori: il 2026. «Abbiamo avuto la firma da parte del ministero sulla proposta di affidare la copertura finanziaria (per la costruzione del nuovo ospedale, ndr) all’Inail, che poi riscatteremo dopo quarant’anni – spiega Giani –. Siamo dunque rassicurati sul fatto che da qui a un anno possano iniziare gli interventi preliminari». E la posa della prima pietra? «A inizio 2026. Superate queste fasi si passerà all’appalto e, a questo punto, bisogna stringere. Come Regione abbiamo fatto tutto ciò che è di nostra competenza per arrivare al nuovo ospedale impostando la strada con l’Inail, che ha accettato la nostra proposta». Soddisfazione per il finanziamento è espressa da Casani. «È stato un lavoro impegnativo per Regione, e Asl, che ha portato un grande risultato – afferma –. Infatti, la conferma da parte di Inail del finanziamento pubblico è una base consolidata e dà nuovo impulso all’attività di progettazione che, confidiamo, possa dare i suoi frutti già nel primo semestre del 2025 con l’obiettivo di aprire il cantiere nel 2026. Per rivedere i tempi inseriti nel cronoprogramma, dopo le festività è previsto è un incontro tre Inail, Comune e Asl». Che sia la volta buona per arrivare a definire una tabella di marcia che sia quella una volta per tutte?

 



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