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Il calo del costo del capitale sulla scia dei tagli ai tassi d’interesse globali dovrebbe dare una buona mano agli investitori del settore alberghiero, con una più ampia gamma di opzioni di finanziamento. E’ quanto spiega Jorge Roa, managing director dell’investment banking real estate and hospitality spagnola Alantra ad una testata di settore inglese. “L’ospitalità e i settori abitativi sono state le classi di attività preferite da prestatori e investitori negli ultimi 24 mesi – afferma Roa – mentre gli alti tassi di interesse hanno avuto un impatto sui rendimenti e hanno influito negativamente su altri tipi di asset immobiliari commerciali, l’ospitalità è apparsa resistente grazie ai solidi fondamentali, consentendo ai proprietari di superare i rendimenti pre-Covid. È stata una sorpresa molto positiva per tutti”.
Ulteriori opportunità
L’attuale storia di successo crea ulteriori opportunità di credito per il settore alberghiero: “Gli hotel che hanno ottenuto risultati positivi hanno permesso ai proprietari di pagare i loro debiti in anticipo e di ridurre la leva finanziaria. A loro volta, le banche vedono ridursi la loro esposizione al settore alberghiero e hanno una maggiore propensione a concedere ulteriori prestiti in questo settore. Ciò significa anche una maggiore disponibilità a concedere prestiti a fronte di prodotti alberghieri nuovi e innovativi”.
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Credito privato in crescita
La banca digitale britannica OakNorth ha concesso sempre più prestiti nel settore dell’ospitalità. Deepesh Thakrar, senior director of debt finance della società, afferma: “Abbiamo sempre trovato interessante l’ospitalità e cerchiamo team di gestione molto forti, molti dei quali sono sostenuti da private equity”. In termini di segmenti alberghieri, aggiunge che OakNorth tende a preferire “i due estremi del mercato”, quello del lusso e quello dei prezzi accessibili, con la costante “apprensione per la compressione della fascia intermedia”. Thakrar ritiene che il miglioramento del clima per le transazioni sia dietro l’angolo. “Abbiamo già assistito a un aumento della liquidità disponibile sia per i fondi di private equity che per i finanziatori e il 2025 dovrebbe vedere un aumento del volume delle operazioni rispetto al 2023 e al 2024”, afferma. “Ma i finanziatori sosterranno solo i team che hanno fiducia nel management e nel business case”.
Volumi record
Il vivace settore alberghiero ha già raggiunto un volume di transazioni record nel 2024. Secondo i dati di Cushman & Wakefield, le transazioni alberghiere europee hanno superato gli 11,6 miliardi di euro nella prima metà del 2024, il volume più alto del semestre dal 2019. Nel complesso, gli hotel di lusso hanno rappresentato quasi la metà dei volumi del primo semestre 2024. C&W prevede che il volume delle transazioni per l’intero anno supererà i 20 miliardi di euro, grazie alla crescente liquidità e alla continua sovraperformance degli hotel.
Prestatori non bancari
Negli ultimi anni sono poi proliferati gli istituti di credito non bancari, che spesso offrono ai mutuatari una serie di opzioni più flessibili rispetto alle banche tradizionali, a loro volta ostacolate dalla cautela e dalla persistente sofferenza dei bilanci. C’è tuttavia la speranza che le banche tradizionali acquistino fiducia grazie al continuo calo dei tassi d’interesse.
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