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Il mercato immobiliare residenziale focalizzato sulle nuove costruzioni mostra un andamento dei prezzi in linea con l’inflazione e ricalca in generale il trend del mercato immobiliare, anche usato. Nonostante in generale ci sia meno disponibilità di prodotto nuovo rispetto a quanto ce ne sia di case esistenti o da ristrutturare, i valori medi non aumentano in maniera esagerata: secondo Tecnocasa il dato nazionale mostra solo una lieve crescita mentre nell’hinterland delle grandi città questa è un poco più marcata ma sempre più conveniente che nei centri cittadini.
Secondo i dati più recenti di Tecnocasa, nel secondo semestre del 2023 i prezzi degli immobili nuovi nelle grandi città hanno registrato un aumento dello 0,6%, in linea con l’incremento della prima metà dell’anno. Nei capoluoghi di provincia l’incremento medio è stato dello 0,7%, mentre nell’hinterland delle grandi città si è osservato un +1,2%. Quest’ultima area offre nuove costruzioni a prezzi più contenuti, con un risparmio di oltre il 20% rispetto alle grandi città. Tuttavia, i potenziali acquirenti si trovano a dover affrontare sia i prezzi delle abitazioni nuove che quelli delle ristrutturazioni, influenzati dai costi elevati dei materiali edilizi.
“Un aspetto abbastanza importante emerso nella seconda parte del 2023 riguarda la crescita di interesse per le nuove costruzioni che, – afferma Fabiana Megliola, Responsabile Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa – iniziato subito dopo la pandemia, ha tratto vigore dal decreto “Casa Green” che sta spingendo sempre più l’accento sulle performance energetiche degli immobili e, di conseguenza, anche sulle nuove costruzioni”.
Per questo, molti preferiscono acquistare abitazioni già in buono o ottimo stato, evitando interventi di riqualificazione. I dati dell’Agenzia del Territorio per il 2023 mostrano un significativo calo nelle vendite di nuove costruzioni, in parte dovuto al rallentamento dello sviluppo edilizio: le compravendite sono scese da 71.943 nel 2022 a 57.868 nel 2023, con una diminuzione del 19,6%. I costruttori temono di dover trasferire i maggiori costi di costruzione sul prezzo finale, rischiando di ridurre i margini di profitto. Per questo motivo, le nuove costruzioni tendono a essere completate più facilmente nelle grandi città, dove i prezzi più alti vengono accettati con maggiore facilità dagli acquirenti.
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