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Si è tenuta oggi, alle ore 12 presso il ministero dell’Istruzione e del merito, facendo seguito all’informativa sul concorso straordinario, l’informativa sul concorso ordinario che dovrà partire entro il 2024 per legge. Ricordiamo che il concorso per i docenti di religione è atteso da più di vent’anni. Presenti per il sindacato le segretarie generali Anief Chiara Cozzetto e Daniela Rosano.

 “Abbiamo segnalato l’importanza della corretta valutazione del servizio, soprattutto per quanto riguarda le scuole non statali, perché l’informativa era relativa a delle tabelle, oltre al testo del bando, che riportavano che sarebbe stato riconosciuto solo il servizio svolto nelle scuole statali, invece no, deve essere riconosciuto il servizio delle scuole del sistema nazionale d’istruzione” ha detto Daniela Rosano.

Anief ha segnalato l’opportunità di non cancellare da tutte le graduatorie in cui sono inseriti i docenti di religione dopo la loro immissione in ruolo, perché i docenti di religione hanno inibita la mobilità professionale; quindi, l’unico modo per cambiare eventualmente carriera è quello di aspirare al ruolo da altre graduatorie e se vengono cancellati non possono più farlo.

Sulla tempistica c’è molta incertezza, si ritiene che non si riuscirà ad avere il 1° settembre in cattedra tutti i candidati del concorso. C’è anche incertezza sulle modalità di immissione in ruolo dei candidati di questo concorso ordinario, se saranno informatiche.

Per il resto il sindacato Anief si ritiene soddisfatto: “bene che finalmente che ci sia un concorso, si attendeva da più due decenni; su questo esprimiamo parere positivo, però il servizio deve essere valutato su tutto il sistema nazionale d’istruzione. Chiederemo anche che le graduatorie del concorso valgano fino al loro esaurimento, in modo che tutti gli idonei possano essere immessi in ruolo”, ha detta Chiara Cozzetto.

PER APPROFONDIMENTI:  

PENSIONI – Ripreso il confronto tra il ministero del Lavoro e i sindacati: Cisal ha chiesto misure per garantire dignità agli assegni pensionistici “sgonfiati” dal sistema previdenziale contributivo

PENSIONI – Al governo piace Opzione 41 col taglio del 16% dell’assegno, Pacifico (Anief-Cisal): è inaccettabile perdere 300 euro mensili dopo avere versato contributi previdenziali per una vita

PENSIONE – Under 35 al lavoro fino anche a 75 anni con assegno di 1.000 euro al mese, Anief: è inaccettabile, l’attuale sistema previdenziale non regge e va cambiato. Le proposte del sindacato 

PENSIONI – I giovani lasceranno il lavoro a 74 anni con assegni al 60%, Pacifico (Anief-Cisal) chiede la contribuzione gratuita dello Stato degli anni di studio universitari e il ricalcolo delle norme sui contributi

PENSIONI – Addio Quota 103, Ape Sociale, Opzione Donna: col fondo per la flessibilità s’allontana l’uscita anticipata. Anief chiede riscatto gratuito degli anni universitari, lavoro a scuola usurante, agevolazioni fiscali per la previdenza complementare

LEGGE DI BILANCIO – Serviranno più requisiti per andare in pensione dal 2024, accesso anticipato più difficile e importo ridotto dell’assegno. Pacifico (Anief): la logica è quella della riforma Fornero del 2011  

LEGGE DI BILANCIO – Gli emendamenti Anief arrivano in Parlamento: basta supplentite e precari vessati, sì ad indennità per lavoratori fuori sede e di burnout con “finestra” per andare prima in pensione

SCUOLA – La Legge di Bilancio 2023 manderà in pensione più tardi decine di migliaia di docenti e Ata

SCUOLA – In pensione con 41 anni di contributi a qualsiasi età, Anief approva ma senza penalizzazioni, riscattando gratuitamente la laurea e riconoscendo il burnout per i dipendenti dell’Istruzione

SCUOLA – Il burnout per chi la lavora a scuola è ancora un segreto di Stato, per Anief è fondamentale uscire dell’impasse: passaggio fondamentale per riconoscere le ‘finestre’ di pensionamento anticipato di docenti e Ata

PENSIONI – Più soldi alla spesa sociale portando la fiscalità tributaria al 9% senza costo Irpef, la proposta Anief: sarebbe così possibile pure l’anticipo pensionistico per chi lavora a scuola sottoposto a burnout

ISTRUZIONE – La scuola italiana è fatta di docenti, Ata e presidi sempre più vecchi: 2 su 3 over 50. Anief rilancia il riconoscimento del burnout e il riscatto gratuito degli anni universitari

SCUOLA – Insegnare stressa, per l’Università Bicocca la metà dei docenti è a rischio burnout e 1 su 5 va in cattedra anche se sta male soprattutto alle superiori. Anief: subito “finestra” per lasciare a 62 anni senza penalizzazioni

SCUOLA – Bonus Mamme fino a 3.000 euro di esonero annuo di contributi previdenziali, escluse le lavoratrici precarie: per Anief è una beffa insopportabile, si va in tribunale

 

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