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A partire dall’8 giugno 2023 e fino al 31 dicembre 2024, le imprese che investono nel 2023 in beni strumentali nuovi da destinare a strutture produttive del Sud Italia possono richiedere il bonus per il Mezzogiorno. A partire dalla stessa data sarà inoltre possibile accedere al credito d’imposta per gli investimenti 2023 nelle Zone economiche speciali (Zes) e nelle Zone logistiche semplificate (Zls). Con il provvedimento del 1° giugno 2023, l’Agenzia delle Entrate ha approvato infatti il nuovo modello di comunicazione, aggiornato in seguito alla proroga delle agevolazioni disposta dall’ultima legge di Bilancio, in cui ha definito modalità e termini di presentazione delle istanze. Destinatarie del bonus per il Mezzogiorno sono le imprese che acquisiscono, anche mediante contratti di locazione finanziaria, macchinari, impianti o attrezzature destinati a strutture produttive nel territorio delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e nelle zone assistite della regione Abruzzo. Anche le aziende operanti nelle Zes (zone delle regioni individuate dalla normativa europea come “meno sviluppate e “in transizione” che includono aree portuali) e nelle Zls (analoghe zone delle regioni “più sviluppate”) possono beneficiare di speciali condizioni, tra cui, appunto, misure di agevolazione fiscale come il credito d’imposta. La comunicazione per le spese sostenute quest’anno – si legge nel comunicato stampa delle Entrate – potrà essere inviata, dal beneficiario o da un soggetto incaricato, tramite il software “CIM23”, disponibile sul sito internet dell’Agenzia. La nuova versione del modello, che consentirà alle imprese interessate di inviare le comunicazioni relative ai soli acquisti di beni strumentali nuovi effettuati a partire dal 1° gennaio di quest’anno, è stata semplificata: al posto dei riquadri con le annualità dal 2016 al 2022, infatti, è presente un solo spazio per gli interventi effettuati nell’anno (che andrà indicato sul frontespizio). I soggetti che intendono beneficiare dei crediti d’imposta per gli acquisti effettuati entro il 31 dicembre 2022, invece, dovranno inviare la comunicazione entro il 31 dicembre 2023 utilizzando il vecchio schema di domanda.


Notizie correlate: No al superbonus senza asseverazione sismica – Un welfare aziendale a misura di PMI – Luci e ombre della dichiarazione precompilata

 

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