Gli scontrini possono rivelarsi molto importanti in alcuni specifici frangenti. Scopriamo quali consentono di avere delle agevolazioni
Conservare gli scontrini è una pratica ormai quasi inusuale. Si tende a gettarli subito nella spazzatura senza considerare i notevoli vantaggi che potrebbero comportare. Ovviamente non si tratta di un qualcosa di standardizzato, ma si riferisce ad alcuni specifici casi.
Infatti poterli esibire in alcuni contesti può giocare un ruolo determinante per quanto concerne gli sgravi fiscali, che in questa fase di profonda crisi finanziaria possono risultare ancora più importanti.
Il riferimento specifico è alla dichiarazione dei redditi che ormai è sempre più vicina. Una tappa fondamentale per gli italiani che sperano di poter recuperare qualcosa dopo la compilazione del modello 730.
Dunque non resta che andare a vedere in che modo possono risultare preziosi gli scontrini per questa attività routinaria che in qualche modo richiama notevoli attenzioni da parte dei cittadini del Bel Paese.
L’utilità degli scontrini per quanto riguarda la dichiarazione dei redditi
In linea di massima gli scontrini vanno presentati al Caf o al professionista abilitato come prove di acquisto per le spese che si decide di portare in detrazione. Per quanto concerne l’anno 2024 ci sono varie possibilità per presentare la propria dichiarazione dei redditi. Eccole nel dettaglio:
- intervenire sui dati e inviare in maniera autonoma il proprio modello precompilato,
- richiedere l’assistenza del datore di lavoro,
- farsi assistere da un CAF,
- sbrigare la pratica tramite il proprio commercialista.
È bene precisare che la dichiarazione dei redditi del 2024 riguarda i redditi percepiti nel corso del 2023. Seppur possa sembrare banale rimarcarlo è sempre meglio rammentarlo. Di base questa è l’unica cosa che non varia mai.
In quali casi non servono gli scontrini
Tornando invece all’importanza degli scontrini si possono omettere quelle inerenti le spese mediche che non sono state oggetto di modifiche nella dichiarazione precompilata. Non avendo subito variazioni non verranno controllate dall’Agenzia delle Entrate che invece si concentrerà maggiormente su ciò che è stato modificato.
Ormai infatti grazie alle info che il Fisco riesce a raccogliere, la dichiarazione precompilata è diventata di fatto molto più accurata e precisa, ragion per cui sta crescendo la percentuale di domande inviate senza alcuna modifica. La maggior parte dei contribuenti preferisce comunque rivolgersi al CAF o ad un intermediario esperto del settore sia per evitare errori, sia perché non sempre c’è il tempo a disposizione per sbrigare anche queste pratiche che alle volte non sono poi così brevi.
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