Tra le novità più rilevanti, spicca l’introduzione di un beneficio, precedentemente designato come “indennità” fino a 100 euro, destinato ai lavoratori dipendenti con un reddito non superiore a 28.000 euro, unitamente al coniuge e ad almeno un figlio a carico. Tuttavia, i sindacati manifestano contrarietà per la mancanza di una trattativa sostanziale. Inoltre, si delineano incentivi sulle tredicesime per i lavoratori a basso reddito e agevolazioni fiscali per le imprese che assumono, soprattutto nelle regioni del Sud.
Queste sono le prime misure che il governo vorrebbe attuare per sostenere i lavoratori e saranno oggetto di discussione durante il Consiglio dei Ministri previsto per domani, 30 aprile, proprio in vista della Festa dei Lavoratori del 1° maggio. Durante la riunione del Cdm, verrà anche esaminata la tanto attesa riforma dei fondi di coesione, volta a migliorare l’utilizzo delle risorse europee, un ambito in cui l’Italia si colloca agli ultimi posti in Europa per spesa effettiva.
I dettagli dei nuovi interventi saranno presentati in anteprima ai sindacati, convocati oggi a Palazzo Chigi per ricevere aggiornamenti direttamente dalla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un’ottica di riproposizione del “decreto 1 maggio” dello scorso anno, il quale sostituì il reddito di cittadinanza con quello di inclusione, provocando la reazione negativa delle sigle sindacali. Resta comunque l’insoddisfazione dei sindacati per la mancanza di una reale trattativa sui provvedimenti riguardanti i lavoratori. Sebbene le norme siano ancora in fase di definizione, alcuni punti fermi sono già stati individuati.
Il Viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, ha assicurato in occasione della conferenza programmatica di Fratelli d’Italia a Pescara che durante il prossimo Cdm riuscirà a portare avanti il decreto legislativo sull’Irpef, in attuazione della delega fiscale, il quale era già atteso la scorsa settimana ma è stato rinviato. In particolare, la novità più evidente – e costosa – contenuta nel decreto legislativo è il bonus sulle tredicesime, precedentemente definito come “indennità”, che potrebbe arrivare fino a 100 euro per i lavoratori dipendenti con reddito non superiore a 28.000 euro, con coniuge e almeno un figlio a carico.
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