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Iniziative in programma da sabato scorso. A Valenzano una foresta nel terreno confiscato alla mafia. Così si contrasta anche il cambiamento climatico

 

Verde speranza. Come quella legata all’efficacia delle tante iniziative di sensibilizzazione, organizzate in occasione della Festa degli Alberi, celebrata il 21 novembre. Anche quest’anno le manifestazioni si “ramificano” in tutta Italia, coinvolgendo un pubblico variegato e di ogni fascia d’età. Una serie di appuntamenti già iniziati sabato scorso, che durerà sino a oggi, protraendosi – in alcuni casi – fino a dicembre. Diverse le azioni poste in essere per celebrare i serbatoi naturali di ossigeno. Tra le più diffuse c’è la piantumazione di migliaia di esemplari, delle più disparte specie.

I giganti buoni

Veri baluardi contro l’inquinamento atmosferico e acustico, gli alberi svolgono un ruolo fondamentale per la vita degli esseri umani. La loro presenza nelle zone urbane non è affatto secondaria. Basti pensare che essi, per produrre ossigeno, assorbono l’anidride carbonica e fino a un quarto del particolato atmosferico emesso dalle attività antropiche (traffico veicolare, riscaldamento, emissioni industriali). In questo modo, contribuiscono a purificare l’aria respirata quotidianamente in città. Riescono anche a filtrare le sostanze liquide, riducendo la diffusione degli inquinanti urbani nel suolo e nei corsi d’acqua.

Fonte: WWF Italia

Le chiome degli alberi assorbono quasi la metà dell’acqua piovana, mentre le radici aumentano la permeabilità del suolo rispetto ad una superficie cementificata o asfaltata. In questo modo, riducono il rischio di allagamenti o inondazioni. Inoltre, le chiome assorbono le onde acustiche, riducendo i rumori tipici del centro abitato, che talvolta raggiungono livelli ritenuti nocivi.
Come se non bastasse, gli alberi sono grandi alleati dell’economia domestica: la loro ombra riesce infatti a lenire le calde temperature estive, permettendo la riduzione dei consumi energetici legati all’utilizzo dell’aria condizionata. E, aspetto ancor più importante, si comportano da grandi eroi quando salvano l’uomo dalla mortalità estiva, causata delle isole di calore. Per tutti questi motivi, il WWF sostiene la regola del “3-30-300”: 3 alberi visibili da ogni abitazione, 30% di copertura arborea in ogni quartiere e uno spazio verde a non più di 300 metri da casa.
Considerato che, entro il 2050, oltre l’80% della popolazione europea vivrà in zone urbane, si può cogliere l’importanza di questi esemplari della natura. E, di conseguenza, non è difficile comprendere come sia sbagliato associarli soltanto ai contesti boschivi o forestali, “sradicandoli” idealmente dalla comune idea di “centro urbano”.

Le origini della Giornata

In Italia, la Giornata nazionale degli alberi si affermò nel 1898, su iniziativa di Guido Baccelli, allora Ministro della Pubblica Istruzione. Nel 1951 fu poi stabilita la Giornata nazionale degli alberi: il 21 novembre. Nel 2013, fu ufficialmente riconosciuta dall’articolo 1 della Legge n.10 del 14 gennaio.
Giunta quest’anno alla 28esima edizione, la ricorrenza mira a promuovere la cultura della tutela ambientale, dell’abbassamento dei livelli di inquinamento e della valorizzazione degli alberi. In diversi Comuni del Paese, in questo giorno si piantano alberi alla presenza di cittadini e associazioni. Dal 2015, sono stati messi a dimora 40mila alberi e arbusti autoctoni di ogni Regione in oltre 200 città italiane. Nel 2020, poi, Legambiente ha avviato il progetto europeo Life Terra, con lo scopo di piantare 500milioni di alberi in un quinquennio.

In Puglia Legambiente c’è

In totale, sono dieci gli eventi organizzati in Puglia, in collaborazione con Legambiente. Tre quelli in programma per oggi:
– A Polignano a Mare, nel Barese, saranno messi a dimora tre alberi da frutta nel giardino della scuola dell’infanzia “San Francesco”, con la collaborazione della scuola “San Giovanni Bosco”;
– A San Severo, nel Foggiano, è stato organizzato un incontro con scolaresche, cittadini e volontari. Immancabile la piantumazione di alcune essenze arboree autoctone e adatte al contesto territoriale, grazie al lavoro degli studenti dell’Istituto Agrario “IIS Di Sangro Minuziano Alberti”. In programma anche un’esposizione e la presentazione dei lavori eseguiti dai ragazzi sul tema ambientale. Non mancherà l’occasione della merenda, rigorosamente a base di prodotti naturali, locali e salutari;
– A Cassano delle Murge, ancora nel Barese, i volontari di Legambiente doneranno un albero di cachi alle prime classi della Scuola dell’Infanzia “Don Battista Armienti”. Si tratta di una varietà molto speciale per il clima e simbolo di pace, poiché alcuni esemplari sopravvissero al bombardamento atomico di Nagasaki, nell’agosto 1945.

Per i giorni successivi, in agenda ci sono un paio di appuntamenti:
– A Fragagnano, nel Tarantino, si terrà un incontro sulle tematiche riguardanti la salvaguardia del territorio, la protezione del suolo, la difesa del patrimonio forestale, la promozione di politiche di riduzione degli effetti nocivi delle emissioni e l’incentivazione di spazi verdi nelle città del territorio;
– A Trani, nella zona umida e area naturalistica di Ariscianne – Boccadoro, domenica 3 dicembre è prevista la piantumazione di 50 alberi. Si tratta di un fondamentale polmone verde e corridoio ecologico per la città, in cui, in passato, sono già stati messi a dimora 150 alberi. Nonostante negli anni Novanta si ergesse un bosco di tamerici, fino a qualche anno fa in quest’area non c’era più alcuna traccia di alberi.

Per leggere l’elenco completo degli eventi organizzati in Puglia da Legambiente, clicca qui
Per leggere l’elenco completo degli eventi organizzati in tutta Italia da Legambiente, clicca qui

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La forza della natura schiaccia persino la mafia

I volontari di PlasticFree in posa

L’ossigeno che sgorga dall’olezzo, la purezza che sorge sulle ceneri dalla mafia. E così, la piantumazione di mille alberi è andata in scena anche a Valenzano, nel Barese, in un terreno confiscato alla malavita e in passato bonificato da oltre 760 tonnellate di rifiuti edili.
L’iniziativa, targata Plastic Free Onlus, è stata il prosieguo della collaborazione tra l’organizzazione di volontariato e l’azienda italiana di e-commerce Treedom. Un sodalizio avviato durante l’ultima Giornata Mondiale della Terra, lo scorso 22 aprile, da cui è nata la prima “Foresta Plastic Free” d’Italia. A gestire e coltivare la nuova area verde sarà la Cooperativa Semi di Vita che, anche attraverso il coinvolgimento dei detenuti, ne raccoglierà i frutti.
«Una collaborazione benefica a tutto tondo – dichiara Luca De Gaetano, fondatore e presidente di Plastic Free Onlus – Oltre a catturare ogni anno più di 50 tonnellate di anidride carbonica, i 1.000 alberi della prima Foresta Plastic Free, piantumati insieme a Treedom, daranno frutti che la cooperativa sociale venderà a chilometro zero sul mercato locale, generando ulteriori benefici con un’economia circolare virtuosa».

A Taranto e Castellana Grotte, protagonisti i piccoli

Il patrimonio boschivo pugliese protagonista dell’evento in programma oggi, a Taranto, nella sede del Vivaio Leggiadrezze. La finalità è quella di promuovere, valorizzare e tutelare gli oltre 166mila ettari di alberi colorano di verde il territorio regionale. Nel corso della giornata, rivolta soprattutto agli alunni delle scuole primarie, sono previsti dimostrazioni sul campo (piantumazioni) e un laboratorio esperienziale. L’iniziativa è stata promossa Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, la Regione Puglia-Assessorato Agricoltura e Arif, l’Agenzia regionale Agenzia Regionale Attività Irrigue e Forestali.

A Castellana Grotte, invece, appuntamento differito a venerdì 24 novembre, con due belle iniziative. La prima nella Sala Giunta del Palazzo Municipale, dove  si terrà la premiazione del concorso “Noi come l’albero” nato da un’idea della vice presidente della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, Patty L’Abbate e rivolto alle scuole di ogni ordine e grado  per sensibilizzare i giovani ai concetti di salvaguardia dell’ambiente, di contrasto ai cambiamenti climatici e di conoscenza e condivisione di buone pratiche ambientali. La seconda si terrà in Villa Comunale Tacconi per la cerimonia di piantumazione di tre alberi che rappresentano le tradizioni pugliesi: Melograno, Mandorlo e  Sorbo. Per la cronaca, ci sono giovani produttori pugliesi che hanno scommesso su questa coltivazione, convinti sia delle proprietà salutari di questo frutto, sia dalla possibilità di ottenere vantaggi economici da terreni a scarso rendimento. Le  nuove generazioni di agricoltori scelgono di coltivare melograni non trattati chimicamente, biologici al 100%. Il ricavo netto annuo si aggira sui 10-15 mila euro.

Ciak, si pianta!

Un momento dell’iniziativa “Un albero per il futuro”

Se fosse stato un film si sarebbe intitolato “Un albero per il futuro”, ma è l’iniziativa “girata” ieri sul “set” del Parco Divertimenti di Roma, nel corso della quale sono stati messi a dimora 2000 alberi. Migliaia di bambini, provenienti dalle scuole di tutta Italia, si sono trasformati per un giorno in giardinieri, piantando Pioppi, Lecci, Sughere, Ginepri ed altri alberi tipici della macchia mediterranea nei parchi tematici Cinecittà World, Roma World, Aqua World e aree circostanti. Una giornata speciale per promuovere la consapevolezza sul ruolo cruciale delle piante nell’ecosistema globale. Un’occasione irripetibile per coinvolgere i giovani ed educarli alla tutela dell’ambiente, fondamentale per salvaguardare il futuro delle prossime generazioni. Ma il progetto non si è esaurito con l’evento di ieri. I bambini, infatti, potranno seguire l’evoluzione delle loro piante nel corso del tempo, instaurando così un legame duraturo con la natura e la consapevolezza dell’importanza di preservarla.
L’iniziativa è stata organizzata da Cinecittà World, in collaborazione con Natù, azienda leader nel settore della sostenibilità ambientale. A presentare la manifestazione non poteva esserci che la conduttrice Rai dal pollice verde: Licia Colò. Hanno partecipato anche istituzioni e personalità, tra cui il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin.
Il progetto, patrocinato dal Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, Ministero politiche agricole e delle Foreste, da ENEA e da ANCI e da oltre 150 Comuni italiani, vede anche il coinvolgimento dell’Associazione Italiana Persone Down (AIPD), che si occuperà di prendersi cura degli alberi fino al completo attecchimento, segno dell’impegno congiunto per la sostenibilità e l’inclusione sociale, creando una connessione tra protezione dell’ambiente e sostegno delle persone con fragilità.

Un verde sempre più di “moda”

Il messaggio ecologico approda anche nel Milanese, il cuore pulsante della moda. Nell’ambito del National Biodiversity Future Center (NBFC), il primo Centro nazionale di ricerca dedicato al monitoraggio, alla conservazione, al ripristino e alla valorizzazione della biodiversità italiana, un gruppo di ricerca è al lavoro per allestire siti di afforestazione sperimentale nei tre Comuni di Abbiategrasso, Albairate e Corbetta, pronti a ospitare 7.728 nuovi alberi. L’obiettivo è quello di indirizzare i futuri programmi di rimboschimento in Italia, in un periodo caratterizzato da eventi climatici estremi che hanno messo a dura prova la salute del verde urbano, dei boschi e delle foreste. Solo a Milano, nei mesi di luglio e agosto, le piogge violente e i nubifragi che si sono riversati sulla città hanno abbattuto o compromesso oltre 5mila alberi. Altro scopo dell’iniziativa è il rafforzamento della biodiversità nelle città con interventi volti a incoraggiare la presenza di quegli animali e di quelle piante utili alla regolazione degli ecosistemi. L’accrescimento del “capitale naturale” delle aree metropolitane è fondamentale per favorire l’integrazione tra la vita umana e la natura, e per mitigare gli stress imposti quotidianamente dal paesaggio urbano contemporaneo.
Gli impianti sperimentali saranno allestiti anche a Roma, Firenze e Campobasso, tenendo sempre conto della resistenza ai fattori climatici.  ll monitoraggio delle attività di ricerca sarà effettuato per almeno tre anni, attraverso l’implementazione di una serie innovativa di indicatori (di biodiversità e paesaggio) e con l’utilizzo di droni dotati di sensori multipli.

Due nuovi boschi: successo “assicurato”!

Rocca Susella, in provincia di Pavia, e Campagnano di Roma. Sono le due aree individuate dalla compagnia assicurativa MetLife per dare vita a due boschi nettariferi. Nella giornata di ieri, i dipendenti impiegati nelle sedi di Milano e Roma hanno piantato cinquanta nuove piante di cinque tipologie differenti (ciliegio, pero selvatico, nocciolo, melo selvatico, biancospino) in ognuna di queste Oasi della Biodiversità.

I dipendenti di MetLife durante la piantumazione

I nuovi alberi contribuiranno alla produzione di oltre 20 chili di nettare – quantità sufficiente a nutrire ogni anno circa 75mila insetti impollinatori – e assorbiranno 961 chili di anidride carbonica.
I partecipanti sono stati coinvolti su base volontaria e, prima di procedere alla messa a dimora, hanno svolto una serie di attività didattiche, formative e interattive. A guidarli ci ha pensato un agronomo della 3Bee, la climate tech company che realizza progetti rigenerativi per la protezione della natura e delle api.
Il progetto rientra nella campagna Small acts lead to a big impact – che si rivolge ai Paesi appartenenti all’area EMEA di MetLife – e pone l’accento su un concetto ben preciso: l’unione fa la forza. E, come si legge in una nota della compagnia, «crea una massa critica, capace di contribuire a plasmare un futuro più sostenibile».

Anche il WWF fa la sua parte

Tra le realtà che hanno aderito alla Giornata nazionale degli alberi c’è anche il WWF. Il World Wide Fund for Nature vedrà operazioni di messa a dimora in diverse città italiane, da Bologna a Caltanissetta, grazie alla collaborazione con le associazioni presenti nei diversi Comuni. Previste, inoltre, attività di sensibilizzazione sull’essenziale valore ecologico degli alberi e sulla loro fondamentale importanza per la vita dell’uomo. Diversi gli appuntamenti in Puglia. Gli studenti dell’istituto comprensivo “Giovanni XXIII” di Martina Franca, per 5 giorni vanno  “a scuola di natura” nell’oasi WWF di Monte Sant’Elia a Massafra, scoprendo la vita degli alberi a stretto contatto con la natura. L’iniziativa fa parte del progetto della regione Puglia “Scuola in bosco” nato per sensibilizzare gli studenti alle tematiche ambientali.

Oggi invece, i volontari del WWF Brindisi metteranno a dimora nuove piante nei plessi dell’I.C. “Preside Lucia Palazzo” di Ceglie Messapica, con la collaborazione del Begreen Film Festival e con il supporto dell’amministrazione comunale. Venerdì 24 si sposteranno a Brindisi, nella scuola dell’infanzia di via Modigliani, per mettere altre piante insieme ai bambini e alle maestre del plesso.

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Il WWF sostiene la regola del “3-30-300”: 3 alberi visibili da ogni abitazione, 30% di copertura arborea in ogni quartiere e uno spazio verde a non più di 300 metri da casa. Associare l’albero esclusivamente al bosco o alla foresta ci fa dimenticare il ruolo chiave che gli alberi svolgono nelle città, dove troppo spesso sono visti come un ostacolo o un pericolo. A tal proposito, a Capaccio Paestum (Salerno), sono state denunciate potature massicce e capitozzature ingiustificate alle autorità del WWF Silentum. La notizia è emersa ieri. In base alle segnalazioni, centinaia di grandi esemplari di eucalipto in buono stato vegetativo sarebbero stati danneggiati. «Interventi per nulla giustificati – si legge in una nota del WWF – che rischiano di creare situazioni di pericolo per la sicurezza delle persone». Pertanto il WWF ha chiesto a Comune, consorzio di bonifica e carabinieri di intervenire; e alla ditta di sospendere immediatamente le operazioni in corso.

Armi pacifiche contro il cambiamento climatico

Gli alberi, i migliori alleati contro l’emergenza climatica. Lo rivela l’associazione italiana di PFEC (il Programma di Valutazione degli schemi di certificazione forestale), secondo cui «un ettaro di foresta assorbe fino a 30 kg di PM10» e una singola pianta «assorbe tra i 10 e i 20 kg di CO2 l’anno» e che gli alberi contribuiscono a «ridurre la temperatura ambientale di circa 3,5 gradi». Mantenere in salute e incrementare il verde urbano e le cosiddette “green infrastructure” è dunque sempre più urgente e necessario. E, per farlo, PFEC Italia ha presentato il nuovo standard per la certificazione della Gestione Sostenibile del Verde Urbano, che consta di sei fasi:

Piantare l’albero giusto, nel posto giusto con una manutenzione giusta, può modificare radicalmente il futuro delle nuove generazioni

1. Il mantenimento e il miglioramento del verde urbano mediante variazioni di superficie e censimento del verde e del bilancio arboreo, implementando buone pratiche per contribuire positivamente al ciclo globale del carbonio;
2. Il mantenimento della salute e della vitalità degli ecosistemi attraverso il monitoraggio, gli interventi di potatura, la difesa fitosanitaria, la fertilizzazione, l’impianto e la messa a dimora;
3. Il mantenimento e lo sviluppo delle funzioni produttive nella gestione delle aree verdi attraverso un piano di cura, di gestione e di regolamentazione del verde;
4. Il mantenimento, la conservazione e un appropriato miglioramento della diversità biologica, attraverso la preservazione di aree e specie animali o vegetali a rischio, di aree destinate alla biodiversità e di alberi monumentali e appartenenti a specie rare, mediante l’implementazione di pratiche di prevenzione, mitigazione e compensazione nella costruzione e gestione di infrastrutture in ecosistemi rari, sensibili o rappresentativi;
5. Il mantenimento e il miglioramento delle funzioni protettive della gestione attraverso la copertura arborea, l’inventario, la mappatura, la pianificazione di suoli sensibili e di aree con funzioni protettive specifiche dirette nonché l’impermeabilizzazione e regimazione delle acque meteoriche e la stima del fabbisogno irriguo;
6. Il mantenimento delle altre funzioni e delle condizioni socio-economiche tramite la comunicazione e l’invito alla partecipazione pubblica, il monitoraggio del rischio connesso alla presenza di alberi, la gestione assicurativa di eventuali danni o controversie e l’analisi di problematiche relative a pollini e allergeni, oltre alla valutazione dell’inquinamento acustico e alla supervisione dell’indice di specializzazione del personale impiegato nel settore verde.
«Investire nel verde, e nei servizi che la stessa vegetazione può fornire, permette di risparmiare in termini climatici, economici e infrastrutturali – afferma Antonio Brunori, segretario generale di PEFC Italia – Piantare l’albero giusto, nel posto giusto con una manutenzione giusta, può modificare radicalmente il futuro delle nuove generazioni».

LEGGI ANCHE: Festa dell’Albero, si pianta e non si abbatte: iniziative green e “vittorie” giuridiche





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