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Annullati in autotutela sia l’affidamento ventennale, comunque non ancora oggetto di convenzione, che quello d’urgenza mai attuato per la gestione del complesso sportivo Le Naidi con la previsione di espletare un nuovo bando di gara. Questo quello che si legge nella determinazione 368 del 18 novembre dell’AreaCom (Agenzia regionale per la committenza)  cui si è giunti, si legge nella stessa, perché “ad un più approfondito esame dell’intera procedura e di tutta la documentazione di gara, è emerso che nell’abito della documentazione amministrativa è stata presentata una garanzia provvisoria non conforme alle previsioni dell’articolo 93 del decreto legislativo 50/2016 in quanto emesso da parte di soggetto non autorizzato in violazione di quanto disposto dalla lex specialit (art.12 del disciplinare di gara)”.



Nello specifico, si legge nell’atto, l’annullamento in autotutela riguarda “l’aggiudicazione disposta con determinazione numero 317 del 27 settembre 2023” (quella ventennale) e “l’aggiudicazione in urgenza disposta con determina numero 285 del 30 agosto 2023 stante il venir meno del presupposto che aveva consentito l’individuazione dell’operatore economico Club Acquatico Pescara quale soggetto affidatario temporaneo del servizio nelle more dell’espletamento della procedura ordinaria di scelta di contraente”. Segue quindi l’annuncio di segnalazione all’Anac (Agenzia nazionale anticorruzione) di quanto rilevato e la volontà di procedere con una nuova gara. 

La prima reazione alla notizia è del consigliere regionale Antonio Blasioli (Pd) che sul tema ha tenuto molte conferenze stampa. A questa si aggiunge anche l’interrogazione presentata dai consiglieri comunali del Pd nella seduta del 20 novembre sul ruolo del Comune nella gestione delle Naiadi e che, in aula, ha portato alla comunicazione di quell’annullamento fatta al capogruppo Piero Giampietro che l’interrogazione l’aveva appena illustrata, dal presidente del consiglio comunale Marcello Antonelli. Da tutti la stessa richiesta: evitare che la struttura chiuda nuovamente e per un tempo non definibile. 

Sull’affidamento de Le Naiadi su cui come noto, è in corso un’indagine della procura che ipotizza il rato di turbativa d’asta per quello ventennale e che ad oggi vede iscritte quattro persone sul registro degli indagati e cioè Donato Cavallo (direttore generale dell’AreaCom), Riccardo Fustinoni (dirigente del Club Acquatico Pescara), Vincenzo Serraiocco (proprietario della Auditors&Consultans che ha stilato il piano economico del club) e Gianluca Cieri (broker che ha promosso la garanzia fideiussoria dell’operazione).

Blasioli (Pd): “Tante note protocollate e conferenze stampa in cui lanciavamo l’allarme, resta il rammarico per la decisione arrivata solo dopo l’inchiesta della procura”

Quello della garanzia provvisoria era uno dei dubbi sollevati dal consigliere regionale del Pd Antonio Blasioli che, appresa la notizia, sottolinea come lui stesso abbia alla fine presentato un esposto in procura successivo all’avvio delle indagini, per avere risposte a quelle domande cui, lamentava, la Regione non avrebbe dato seguito. “È dallo scorso mese di luglio che andiamo segnalando i problemi relativi alla gara per l’affidamento ventennale della gestione dell’impianto sportivo’“Le Naiadi’ di Pescara. La scelta dell’affidamento diretto a seguito della richiesta di proroga di un partecipante a termini già scaduti, quella di affidare l’impianto per quattro mesi a spese della comunità in pendenza della proroga e la circostanza che nessuno abbia dato seguito all’affidamento temporaneo, sono solo alcune delle anomalie evidenziate – torna a ribadire -. Abbiamo anche messo in evidenza come la polizza fideiussoria provvisoria (requisito richiesto a pena di nullità e non sanabile) fosse stata rilasciata da una società non iscritta nelle liste previste dal capitolato”. Nello specifico una società di mutuo soccorso.

“In questo lungo intervallo di tempo nessuno si è sentito in dovere di rispondere alle numerose anomalie procedurali da noi evidenziate, costringendoci a presentare un esposto proprio in virtù delle reiterata omissione degli atti. In compenso però – aggiunge – siamo finiti costantemente nel mirino del presidente della Regione Marco Marsilio, dall’assessore regionale allo sport Mario Quaglieri, del presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri una corrida di attacchi strumentali a cui si sono aggiunti anche l’onorevole Guerino Testa, alcuni consiglieri di maggioranza del Comune di Pescara e infine i due consiglieri regionali Luca De Renzis e Leonardo D’Addazio, che assicuravano che il 20 novembre sarei stato smentito in punta di diritto. “Ebbene li 20 novembre è arrivato – chiosa – e l’AreaCom ha smentito l’intera maggioranza di centrodestra revocando in autotutela l’aggiudicazione della gara per l’affidamento ventennale”.

Blasioli si dice quindi “rammaricato” perché la decisione di annullare in autotutela l’affidamento è arrivata “solo a seguito dell’intervento della procura, su cui come di consueto preferisco non esprimere giudizi”. Riferendosi alle ragioni che hanno portato all’atto dell’Arecom e cioè quegli approfondimenti di cui parla che avrebbero fatto emergere problemi con la garanzia provvosoria  il consigliere dem sostiene che “non si può pensare che questi ed altri aspetti fossero sconosciuti all’Agenzia regionale per la committenza, considerate le svariate conferenze stampa, interpellanze e richieste di accesso agli atti indirizzate ad AreaCom e agli organi politici di questa Regione. Come mai – si chide – questo ‘approfondito esame’ non è stato svolto in precedenza?”.

In consiglio comunale l’interrogazione Pd: “Il sindaco ci dica se intende farsi avanti come da mozione approvata nel 2021, per avere l’affidamento del complesso sportivo”

Se Blasioli commenta la notizia una volta venutone a conoscenza, i primi ad averla appresa per vie formali sono stati i congilieri comunali di Pescara per voce del presidente del consiglio Marcello Antonelli che di quella determinazione dell’AreaCom ha riferito in aula quando sul tema “Naiadi” il capogruppo Pd Piero Giampietro ha illustrato la sua interrogazione “urgente” ritenuta tale dal presidente per il solo punto cinque. Punto in cui si chiede all’amministrazione se, tenendo fede ad una mozione approvata ben prima dell’affidamento al Club Acquatico Pescara e cioè il 15 marzo 2021, intendesse o meno proseguire nell’intento di avere l’affidamento della struttura e, nel tempo, anche di acquisirla.

La risposta arriverà nei prossimi giorni come prevede il regolamento, ma nel complesso quell’interrgoazione era stata presentata per avere notizie di quali azioni fossero state portate avanti dall’amministrazione dal 15 marzo 2021 quando con una mozione approvata all’unanimità, si impegnò l’attuale maggioranza ad avere la gestione de Le Naiadi e, nel tempo, anche l’acquisizione della struttura nel suo patrimonio. Mozione con cui, ha ricordato Giampietro in aula, si chiedeva anche di investire fondi del pnrr per migliorare l’efficienza energetica della struttura. L’occasione è stata anche quella, alla luce dell’inchiesta in corso, per chiedere anche formalmente all’amministazione costituirsi parte civile nel caso in cui l’inchiesta in corso dovesse tradursi in un rinvio a giudizio e dunque in un processo, fatta salva la presunzione di innocenza fino ad eventuale condanna definitiva.

Il Partito democratico interroga la maggioranza regionale sul futuro de Le Naiadi chiedendo un affidamento pubblico per evitarne la chiusura prolungata

Se Blasioli si pone la domanda sul perché l’annullamento in aututela sia arrivato solo dopo la notizia dell’iscrizione di quatto persone sul registro degl indagati nonostante i dubbi che lui stesso aveva sollevato, l’altra domanda a cui ora si vuole avere risposta è che cosa accadrà ora. Le Naiadi resteranno aperte o chiuderanno? Come si farà, nel caso, a far sì che vadano avanti a garanzia di utenti e di quei lavoratori la gran parte dei quali ancora in attesa di rientrare così come previsto dalla clausola di salvaguardia dell’affidamento ora annullato in aututela?

Certo esiste sempre la possibilità di impugnarlo l’atto, ma se così non fosse il Club Acquatico dovrà molto probabilmente riconsegnare le chiavi. Un passaggio che sottolinea lo stesso Blasioli. “A distanza di un mese dal tuffo con cui il presidente Marsilio aveva ufficialmente inaugurato la nuova gestione, l’impianto dunque si fermerà di nuovo non appena il dirigente del servizio programmazione sportiva notificherà il provvedimento al soggetto privato. Più che una falsa partenza – commenta con sarcasmo -, il gesto atletico verrà ricordato come uno scivolone e resterà associato ad uno dei punti più bassi della sua presidenza”.

Da Palazzo di Città si reitera dunque la richiesta al sindaco Carlo Masci di far sentire la sua voce con Giampietro e tutti i consiglieri comunali del Pd che si affidano ad una nota per ribadire quanto detto dal capogruppo in aula chiedendo che la strutura riapra “al più presto con una gestione stabile, trasparente ed efficiente” parlando di “pasticciaccio” del centrodestra regionale e del silenzio, appunto, di quello comunale. “Ora è il momento che il sindaco e i partiti che lo sostengono ritrovino la voce e dicano cosa si è rotto in questi anni, perché non hanno attuato l’indirizzo chiesto dall’intero consiglio comunale e perché hanno indirettamente sostenuto il nuovo corso così pasticciato. Ma cosa ancora più urgente, si attivino ora per una corretta riapertura dell’impianto, dando ai lavoratori, agli utenti ed alle società sportive quella stabilità che poteva essere trovata già due anni fa se il sindaco e i partiti della sua maggioranza avessero dato seguito all’atto del Consiglio comunale” affermano congiuntamente Stefania Catalano, Francesco Pagnanelli, Marco Presutti e Giovanni Di Iacovo.

Anche per Blasioli la soluzione per far rimanere aperta la struttura va trovata in fretta e per lui le possibilità ci sono. “Alla giunta Marsilio abbiamo ripetutamente chiesto di non prorogare i termini per la partecipazione ad un bando nato male e con costi di gestione troppo alti a detta di chiunque avesse un minimo di esperienza nel settore -, suggerendo altresì una via alternativa: l’affidamento ad un soggetto pubblico, magari verificando l’interesse mostrato dall’università d’Annunzio o sondando quello della Fin (Federazione italia nuoto), o valutando una possibile sinergia tra ateneo e Federazione. Anche perché il nostro solo ed unico obiettivo – prosegue – è sempre stato quello di garantire una gestione trasparente, duratura e scevra da interessi di parte ad una struttura fondamentale per l’intera area metropolitana e in particolar modo per i Comuni di Pescara e Montesilvano”.

“Rinnovo l’invito ad avviare subito un’interlocuzione con tutti i soggetti pubblici potenzialmente interessati. I lavori eseguiti, specie quelli sulle utenze, dovrebbero infatti consentire una riapertura abbastanza celere. La possibile indizione di una nuova gara, emersa dalla determina di revoca – conclude Blasioli riferendosi a quanto scritto della determinazione AreaCom – non mi sembra invece percorribile, in quanto le condizioni di quel capitolato rendono di fatto inappetibile la gestione e si perderebbero molti mesi”.




























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