Genova – Il segretario generale Cgil Maurizio Landini ha parlato in assemblea ai lavoratori di Ansaldo Energia, prima tappa di una giornata genovese che lo ha visto protagonista anche di un incontro all’ospedale Gaslini di Genova e di una tappa finale a Campo Ligure per ricordare Don Andrea Gallo a dieci anni dalla sua scomparsa. “Sanità, precarietà, politiche sociali e pensioni” questi i temi fissati dal sindacalista nella sala mensa di Ansaldo Energia, un appello alla partecipazione in vista della mobilitazione unitaria di Cgil, Cisl e Uil che ha in programma tre manifestazioni interregionali (Nord, Centro, Sud) che si svolgeranno il 6 maggio a Bologna, il 13 maggio a Milano (dove sarà presente anche la Liguria) e il 20 maggio a Napoli.
“Vogliamo chiedere al governo un cambiamento vero, con politiche economiche reali. Bisogna aumentare i salari, c’è troppa precarietà – ha spiegato Landini – Inoltre è urgente investire sul sistema sanitario che attualmente è al collasso”.
Ansaldo Energia ha da poco approvato il nuovo piano industriale 2022-2027 con una manovra di rafforzamento patrimoniale, una vittoria per i lavoratori che Landini ha preso come esempio da seguire: “Questa azienda è l’esempio dei risultati che si possono ottenere con le mobilitazioni. Qui la lotta dei lavoratori ha prodotto un risultato importante con la ricapitalizzazione e un nuovo piano industriale. Qui si fanno prodotti che non ha nessuno, questa azienda è un’eccellenza che va protetta e che conferma la necessità di serie politiche industriali in questo paese”.
Sul tema del lavoro a Genova Landini ha parlato anche della crisi di produzione di Arcelor Mittal e del nuovo assetto di Leonardo con l’arrivo di Roberto Cingolani come nuovo amministratore delegato: “Non bisogna giudicare le persone ma i risultati che vengono realizzati. Serve un’agenzia per lo sviluppo del paese, Leonardo è un’azienda pubblica così come Arcelor Mittal, ma per entrambe serve un piano definito. Questi sono solo due esempi di aziende pubbliche, ma ne abbiamo tante altre come ad esempio Enel e Fincantieri. È il momento di smetterla di dare soldi pubblici a tutti senza piani precisi, bisogna pensare un’agenzia per lo sviluppo che sia capace di indirizzare gli investimenti”.
Landini a Genova all’assemblea dei lavoratori di Ansaldo energia: “Serve un piano industriale”
Il segretario della Cgil ha parlato anche di Pnrr: “Non possiamo perdere l’occasione di ottenere questi fondi – ha aggiunto – Ci sono ritardi, che non sono solo colpa di questo governo, ma servono importanti investimenti, soprattutto sul tema dell’occupazione. Con questa mobilitazione chiediamo di essere ascoltati per produrre un cambiamento e i cambiamenti li producono le persone che lavorano”.
Immigrazione, il commento alle parole di Lollobrigida: “Una sciocchezza”
Landini, nel corso del suo intervento, ha toccato anche il tema dell’immigrazione: “Chi dice che bisogna chiudere i porti dovrebbe ricordarsi che sarebbe utile chiudere gli aeroporti, perché sono più gli italiani che vanno all’estero che gli stranieri che vengono da noi“. Il segretario ha quindi commentato le parole del ministro Lollobrigida sulla presunta minaccia della sostituzione etnica collegata ai flussi migratori: “Chi ha parlato di sostituzione etnica ha detto una grande sciocchezza, pericolosa, tanto più perché è al governo del Paese. Questa è una cultura e una logica sbagliata che non è accettabile e che è contro gli interessi dell’Italia”.
Landini sulle dichiarazioni del ministro Lollobrigida: “Sostituzione etnica con i flussi dei migranti? Una grande sciocchezza”
“Ci sono 120mila nostri giovani che se ne vanno a lavorare da altre parti – ha ricordato ancora il segretario generale – e stiamo perdendo competenze, intelligenze, perché qui sono sfruttati mentre in giro per il mondo i nostri non solo sono pagati di più ma danno anche un contributo alla crescita, quindi stiamo perdendo due volte. Bisognerebbe non avere paura di chi arriva, ma investire per utilizzare le intelligenze di cui disponiamo”.
“Sanità al collasso, tagli alla spesa sono inaccettabili”
Il segretario della Cgil ha parlato anche della situazione sanitaria nel nostro Paese: “La Sanità è al collasso, bisogna dire le cose come stanno, prima della pandemia erano stati fatti molti tagli, 30 o 40 miliardi negli ultimi vent’anni, e anche la proposta di Def prevede nei prossimi tre anni un taglio della spesa sanitaria che non è assolutamente accettabile”.
“Mancano medici e infermieri e si sta privatizzando – ha detto Landini – I cittadini che hanno bisogno della sanità hanno liste di attesa lunghissime, pronti soccorso che molte volte non sono in grado di dare risposte e spesso se vuoi essere curato velocemente devi pagare più di quello che stai già pagando. Per noi oggi investire sulla sanità pubblica e una priorità assoluta, c’è bisogno di investire per le assunzioni e usare i soldi del Pnrr per fare quei servizi sociosanitari che mancano sul territorio”.
“Questo non è un tema che riguarda solo chi lavora nella sanità ma per noi è un punto di mobilitazione, uno dei diritti fondamentali che è elemento prioritario, una delle ragioni che ci portano a chiedere a cittadini e lavoratori in piazza, il 6 maggio a Bologna, il 13 a Milano e il 20 a Napoli. E se non avremo risposte penso che questo sarà uno dei temi fondamentali sui quali agire”.
La visita in Liguria
Dopo l’assemblea ad Ansaldo Landini è partito alla volta dell’ospedale Gaslini per approfondire uno dei temi cardine della mobilitazione: la sanità. “La sanità nel nostro Paese è al collasso. Già prima della pandemia c’è stato un taglio di 30 miliardi e anche il Def prevede un ulteriore taglio. Ovunque mancano medici e infermieri e quelli che ci sono fanno orari inaccettabili. Senza parlare delle liste d’attesa che spesso sono insostenibili. Si favorisce la privatizzazione e siamo arrivati al punto che se hai bisogno di essere curato alla svelta devi pagare”
Nel pomeriggio Landini è stato infine a Campo Ligure, dove riposa Don Andrea Gallo, per partecipare alla messa in ricordo del fondatore della comunità di San Benedetto al Porto, scomparso dieci anni fa. Una celebrazione che è stata anche l’occasione per anticipare i temi del 25 aprile: “Il 25 aprile è un elemento di memoria non cancellabile. Abbiamo un governo di destra? Certo, ma se lo abbiamo è perché gli italiani hanno votato così grazie a un percorso democratico che è iniziato proprio dopo il 25 aprile. È la festa di tutta l’Italia.”
“Io continuo a pensare che il 25 aprile sia la festa di tutto il paese – ha aggiunto – e il paese può essere democratico perché ha sconfitto fascismo e nazismo. Questo è un elemento di memoria che non può essere cancellabile e chi pensa di cancellarlo sta facendo non solo un errore ma una cosa contro la storia, perché se ci fossero ancora fascismo e nazismo non saremmo nella democrazia”.
In Ansaldo, nei giorni scorsi, era stato contestato il sindaco Marco Bucci venuto a commemorare proprio il 25 aprile. Dalla protesta dei lavoratori della Fiom, seguiti da gran parte delle maestranze della fabbrica, si era dissociata la Uil.