Questa diretta è stata chiusa: trovate qui le ultime notizie sulla guerratra Israele e Hamas in diretta.
• Sabato mattina intorno alle 7 Hamas ha avviato contro Israele l’operazione «Diluvio al-Aqsa», con il lancio di 5 mila razzi e incursioni di guerriglieri a Sderot, nel sud di Israele
• Il bilancio provvisorio dell’attacco su Israele è di 700 morti, 2500 feriti, 750 dispersi
• L’attacco è stato rivendicato dal capo di Hamas, Mohammad Deif: «È il giorno della grande rivoluzione, abbiamo deciso di porre fine a tutti i crimini dell’occupazione»
• Israele ha reagito con un attacco aereo massiccio su Gaza. Netanyahu: «Il nostro Paese è in guerra»
• Il ministero della Sanità di Gaza indica 413 palestinesi morti e circa 2000 feriti.
• L’esercito israeliano rivendica di aver ucciso «400 terroristi»
• Il gabinetto di sicurezza del governo israeliano ha votato lo stato di guerra del Paese
Ore 06:35 – Raid aerei nella Striscia, Israele: distrutti quartier generali di Hamas
Nella notte nuovi attacchi aerei dell’aviazione di Israele sulla Striscia di Gaza: secondo l’Idf, le forze di difesa israeliane, l’operazione sta danneggiando «gravemente le capacità dell’organizzazione terroristica di Hamas». L’Idf ha spiegato su X di avere «attaccato un edificio in cui si trovavano dei terroristi di Hamas. Allo stesso tempo, sono stati attaccati diversi quartier generali operativi delle organizzazioni terroristiche, tra cui un quartier generale a tre piani e un quartier generale associato alla forza navale di Hamas, Muhammad Keshta. Inoltre, una risorsa operativa utilizzata dall’organizzazione terroristica di Hamas, situata nel cuore di una moschea nella zona di Jabaliya, è stata distrutta».
Ore 05:12 – Gli Usa confermano invio di una portaerei nel Mediterraneo
Il segretario della Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin, ha confermato l’invio nel Mediterraneo orientale del gruppo da battaglia della portaerei a propulsione nucleare Gerald R. Ford,in risposta agli attacchi a sorpresa sferrati dalle milizie palestinesi di Hamas contro Israele lo scorso fine settimana. La portaerei, scortata da cacciatorpediniere e incrociatori lanciamissili, era impegnata in manovre nel Mar Mediterraneo assieme alla Marina militare italiana, ha riferito Austin, aggiungendo che le forze armate Usa si sono attivate per aumentare ulteriormente la loro presenza aerea nella regione con squadroni di aerei da combattimenti F-35, F-15, F-16 e A-10, gia’ rafforzata nei mesi scorsi a seguito dell’aumento degli attacchi delle forze vicine all’Iran in Siria e nel Golfo di Oman.
Ore 02:46 – Washington post: «Da Israele attacco via terra in 24-48 ore»
Gli Stati Uniti si attendono che Israele lanci un’ampia operazione via terra contro Hamas a Gaza nelle prossime 24-48 ore. Lo riporta il Washington Post citando alcune fonti, secondo le quali Israele avrebbe chiesto agli Stati Uniti missili per l’Iron Dome, bombe di piccolo diametro, munizioni per mitragliatrici e una maggiore cooperazione nella condivisione di informazioni di intelligence.
Ore 02:46 – Cnn: «Usa al lavoro per cercare di capire il legame tra Iran e attacco Hamas»
L’amministrazione americana sta ancora cercando di determinare il legame fra l’Iran e l’attacco di Hamas in Israele. Lo riporta Cnn citando alcune fonti, che ricordano la lunga storia di Teheran nell’aiutare Hamas. Al momento comunque non ci sono ancora prove che leghino l’Iran all’attacco e non c’è intelligence che leghi direttamente Teheran e Hamas per l’attacco.
Ore 01:18 – Il sindacato piloti American airlines: troppi rischi, stop a voli su Israele
Il sindacato dei piloti dell’American Airlines ha ordinato ai suoi membri di rifiutarsi di volare in Israele. Il presidente dell’Unione Ed Sicher ha scritto in una e-mail ai membri che i piloti della compagnia non dovrebbero volare in Israele finché «non potranno essere ragionevolmente certi della sicurezza e della protezione della regione». L’e-mail cita l’ultimo avviso del Dipartimento di Stato americano, che avverte che l’attuale situazione in Israele «continua a essere imprevedibile» e che «il lancio di mortai e razzi può avvenire in qualsiasi momento senza preavviso, mettendo in pericolo gli aerei».
Ore 01:18 – «Diversi cittadini Usa morti negli attacchi»
Alcuni americani sono stati uccisi negli attacchi a sorpresa contro Israele da parte del gruppo militante palestinese Hamas, ha confermato domenica un funzionario statunitense, senza fornire ulteriori dettagli. «Possiamo confermare la morte di diversi cittadini statunitensi», ha dichiarato un portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti. «Estendiamo le nostre più sentite condoglianze alle vittime e alle famiglie di tutte le persone colpite».
Ore 00:46 – Petrolio in rialzo a New York dopo attacco a Israele: +3%
Il petrolio avanza deciso a New York, dove le quotazioni salgono del 3% sopra gli 85 dollari al barile dopo l’attacco di Hamas in Israele.
Ore 00:33 – Hamas: «Lanciati 100 razzi su Ashkelon nel sud di Israele»
Hamas ha affermato di aver lanciato «un massiccio attacco missilistico con 100 razzi» su Ashkelon, nel sud di Israele. I razzi sono stati lanciati contro la città costiera in risposta alle forze difesa israeliane per aver «preso di mira le nostre safe house», hanno detto le Brigate Izzedine al Qassam, il braccio armato del gruppo palestinese, secondo quanto riporta la Cnn. La polizia israeliana ha poi spiegato che è stato colpito un edificio residenziale. Secondo i media locali, un bambino di 8 anni sarebbe rimasto ferito in modo lieve.
Ore 23:55 – Wall Street Journal: «Iran ha aiutato Hamas, lunedì scorso il via libera»
L’Iran avrebbe aiutato Hamas «da diverse settimane» a pianificare l’attacco a sorpresa e su larga scala effettuato sabato mattina nei confronti di Israele. Lo scrive il Wall Street Journal citando alcuni membri `senior´ di Hezbollah ed Hamas. Il via libera definitivo all’azione sarebbe arrivato lunedì scorso in un vertice che si sarebbe tenuto a Beirut, capitale del Libano.
Ore 22:59 – Hamas: «Abbiamo 100 ostaggi israeliani, anche ufficiali»
Hamas ha 100 ostaggi israeliani nelle sue mani, compresi ufficiali di alto rango dell’esercito. Lo ha detto l’esponente della fazione Moussa Abu Marzuk secondo media palestinesi, ripresi da quelli israeliani. Poco prima la Jihad islamica aveva fatto sapere di tenere prigionieri 30 israeliani. Il totale in base a queste informazioni è per ora di 130.
Ore 22:59 – Nuove sirene d’allarme in Israele: Hamas mira all’aeroporto Ben Gurion
Le sirene di allarme anti missili da Gaza sono tornate a risuonare nella zona centrale di Israele, inclusa la città di Rishon LeTzion. Lo riferiscono i media secondo cui Hamas ha rivendicato di aver mirato l’aeroporto Ben Gurion che si trova non distante da Tel Aviv.
Ore 22:49 – Gli Usa chiedono al Consiglio di Sicurezza Onu di condannare Hamas
Gli Usa hanno invitato tutti i membri del Consiglio di Sicurezza Onu, riunito a porte chiuse al Palazzo di Vetro, a «condannare fortemente» l’offensiva di Hamas contro Israele. «Ci auguriamo che tutti i membri del Consiglio condannino fermamente quanto accaduto», ha detto a margine dell’incontro il ;;vice ambasciatore americano Robert Wood, ribadendo che si è trattato di «atroci atti terroristici commessi contro il popolo israeliano e il suo governo». Secondo fonti diplomatiche, i membri del Cds stanno valutando la possibilità di rilasciare una dichiarazione congiunta, ma le discussioni sono complesse.
Ore 22:27 – Hamas: «L’aiuto Usa a Israele è un’aggressione ai palestinesi»
Il rafforzamento del sostegno militare a Israele annunciato da Washington per aiutare il paese a fronteggiare l’offensiva lanciata da Hamas equivale a «partecipare all’aggressione contro il nostro popolo». Lo ha dichiarato oggi il movimento islamico palestinese al potere a Gaza. «L’annuncio da parte degli Stati Uniti (di ulteriori aiuti militari americani a Israele) è una reale partecipazione all’aggressione contro il nostro popolo», si legge in una dichiarazione di Hamas. «Queste azioni non spaventano il nostro popolo né la resistenza che continuerà a difenderlo», prosegue la nota.
Ore 22:27 – Blinken: «Al lavoro per assicurare che Israele abbia il necessario»
«Continueremo a lavorare per assicurare che Israele abbia il necessario per proteggere i suoi cittadini e assicurare il rilascio degli ostaggi». Afferma il segretario di Stato americano Antony Blinken.
Ore 22:26 – L’esercito israeliano: «Massicci attacchi al “nido” a Gaza»
L’esercito israeliano ha lanciato di una serie di attacchi massici contro il sobborgo di Gaza, Shujaiyya, considerato «il nido del terrore» usato da Hamas come base di lancio per i razzi contro Israele. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui finora sono state sganciate 100 tonnellate di bombe.
Ore 21:20 – Strage al rave nel deserto: recuperati 260 corpi
Sono 260 i corpi delle vittime israeliane della strage compiuta ieri da Hamas a un rave nel deserto vicino al kibbutz di Re’im. Un portavoce di Zaka, un gruppo di volontari che si occupa di recuperare i corpi dopo attacchi terroristici e altri disastri, ha dichiarato ai media ebraici di aver recuperato finora 260 corpi dal luogo in cui si svolgeva un festival musicale nel sud. Molti genitori dei giovani che hanno partecipato al rave stanno cercando disperatamente da ieri notizie dei loro figli scomparsi.
Ore 21:08 – Ambasciatore palestinese all’Onu: «Israele leggerà il diritto di difendersi come una licenza d’uccidere»
«I messaggi sul diritto di Israele di difendersi verranno da loro interpretati come licenza di uccidere». Lo ha detto l’ambasciatore palestinese all’Onu, Ryad Mansour, prima della riunione a porte chiuse del Consiglio di Sicurezza. «Purtroppo la storia per alcuni media e politici inizia quando gli israeliani vengono uccisi», ha continuato.
Ore 20:53 – Proiettata la bandiera di Israele su Downing Street
«Siamo dalla parte di Israele». Lo scrive su X il premier britannico Rishi Sunak che posta una foto della bandiera israeliana proiettata sulla facciata di Downing Street, la residenza del primo ministro del Regno Unito a Londra.
Ore 20:45 – Famiglia palestinese uccisa in un raid: 13 morti, 4 sono bambini
Sono almeno 13 i componenti della stessa famiglia palestinese, tra cui 4 bambini piccoli, rimasti uccisi in un raid aereo di Israele a Khan Younis, nel sud della Striscia. Lo scrive Cnn citando parenti e media locali. Nel bombardamento si contano altri 4 morti e 25 feriti. Un testimone, Mohammad Abu Daqqa, afferma che cinque palazzine di tre-quattro piani sono state completamente distrutte nel raid.
Ore 20:41 – Gaza: «413 palestinesi morti, di cui 78 minori»
Secondo il ministero della Sanità dell’Autorità Palestinese, almeno 413 palestinesi sono stati uccisi, tra cui 78 minori e 41 donne. Lo riporta Sky News. Si tratta di 43 persone in più rispetto all’ultimo bilancio di questo pomeriggio. Altre 2.300 persone sono rimaste ferite durante gli attacchi aerei israeliani, ha affermato il ministero.
Ore 20:40 – Trenta ostaggi israeliani sono in mano alla Jihad
Sono 30 finora gli ostaggi israeliani in mano alla Jihad palestinese islamica a Gaza. Lo ha detto – citato da fonti locali – Zeyad Nakhala, segretario generale della fazione.
Ore 20:22 – In Pakistan raduni pro-Palestina: bruciate bandiere di Usa e Israele
Diverse decine di persone si sono radunate a Karachi ed in diverse città del Pakistan per manifestare la propria solidarietà al popolo palestinese all’indomani dell’attacco lanciato da Hamas a Gaza nel sud di Israele. Secondo le immagini diffuse dai principali media internazionali sono state bruciate per strada delle bandiere degli Stati Uniti e di Israele, mentre i dimostranti intonavano slogan a sostegno dei palestinesi.
Ore 20:09 – Israele all’Onu: «Siamo determinati a riportare a casa gli ostaggi»
«Sugli ostaggi non vogliamo condividere dettagli e intelligence, ma possiamo dire che siamo determinati a riportare a casa i nostri cittadini».
Ore 20:05 – «Almeno 4 americani uccisi da Hamas in Israele»
La indicazioni preliminari parlano di almeno quattro americani morti nell’attacco a Israele. Lo riportano i media americani citando l’Associated Press
Ore 20:05 – 10 nepalesi uccisi da Hamas nell’assalto
Dieci cittadini del Nepal sono tra le persone uccise nell’assalto di Hamas contro Israele. Lo ha reso noto oggi l’ambasciata della repubblica himalayana a Tel Aviv in un comunicato. «Dieci nepalesi sono tragicamente morti a causa di un attacco del gruppo palestinese Hamas in un luogo chiamato Kibbutz Alumim», si legge nella nota.
Ore 19:57 – Il Pentagono: «Portaerei Usa in viaggio verso il Mediterraneo»
L’esercito americano sta rafforzando la propria presenza militare in Medio Oriente. Il primo pacchetto di aiuti militari «comincerà a partire oggi e arriverà nei prossimi giorni», ha detto in un comunicato il segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin, aggiungendo che una portaerei era in rotta verso il Mediterraneo. Della squadra navale Usa che incrocerà nel Mediterraneo orientale fanno parte la portaerei Gerald Ford, l’incrociatore lanciamissili Normandy e i cacciatorpediniere lanciamissili Thomas Hudner, Ramage, Carney e Roosevelt. Inoltre sarà potenziata la presenza nella regione di caccia americani F-35, F-15, F-16 e A-10 come misura di deterrenza.
Ore 19:57 – Israele all’Onu: «È il momento di cancellare Hamas»
«È il momento per cancellare completamente le infrastrutture terroristiche di Hamas». Lo ha detto l’ambasciatore israeliano all’Onu Gilad Erdan prima della riunione a porte chiuse del Consiglio di Sicurezza Onu. «I soldi dati a Gaza vengono usati non per mangiare o per costruire scuole, ma solo per i terrorismo – ha aggiunto – Gli incentivi economici non possono cambiare un’ideologia genocida. Non avrebbe funzionato con l’Isis e con Al Qaida, non funziona con Hamas».
Ore 19:50 – Il Parlamento libico: «Sostegno al popolo palestinese»
La Camera dei Rappresentanti libica (HoR) con sede a Bengasi «ha riaffermato il suo pieno sostegno al popolo palestinese nella sua lotta per liberare e ripristinare l’indipendenza della propria patria». In una dichiarazione riportata dal The Libya Observer, il parlamento della Cirenaica ha annunciato «di continuare a sostenere i palestinesi nonostante le difficili circostanze che la Libia sta attraversando». Nella dichiarazione il parlamento condanna anche «il silenzio arabo e internazionale» nei confronti del sostegno alla causa palestinese, sottolineando che essa rimarrà una questione centrale per arabi e musulmani in tutto il mondo. Anche L `Alto Consiglio di Stato (Hcs), sorta di senato con sede a Tripoli, ha annunciato in una nota di «essere impegnato a sostenere il popolo palestinese di fronte agli atti barbari israeliani, che violano tutte le norme internazionali, umanitarie e legali», «condannando altresì gli attacchi aerei israeliani che hanno colpito Gaza durante la notte, uccidendo almeno 250 persone, tra cui donne e bambini». L’Alto Consiglio di Stato invita «la comunità internazionale ad assumersi la responsabilità nei confronti dei palestinesi e ha chiesto un’azione rapida per sradicare tali «attacchi palesi e ripetuti». L’Hcs sottolinea poi «l’importanza di porre fine all’occupazione e di restituire i diritti ai suoi proprietari, ritenendo le autorità israeliane responsabili della risposta palestinese alle attività degli insediamenti ebraici e al continuo assalto contro la Moschea al Aqsa», riporta la nota.
Ore 19:33 – Il Pentagono: «Forniremo a Israele munizioni e apparecchiature»
Il capo del Pentagono, Lloyd Austin, ha annunciato che gli Stati Uniti forniranno a Israele apparecchiature e munizioni.
Ore 19:26 – Il portavoce dell’esercito israeliano: «Hamas più barbaro dell’Isis»
«Hamas è stato più barbaro e più brutale dell’Isis». Lo ha detto il portavoce dell’esercito israeliano, generale Daniel Hagari, aggiungendo: «Lasciatemi essere chiaro: Israele risponderà con determinazione e forza a questi crimini di guerra immotivati».
Ore 19:20 – Ministro degli Esteri messicano: «Due concittadini tra gli ostaggi a Gaza»
Si ritiene che una donna e un uomo messicani siano stati presi in ostaggio ieri dal gruppo Hamas a Gaza. Lo ha scritto il ministro degli Esteri messicano Alicia Barcena X.
Ore 19:13 – «Dall’Iran le armi e le indicazioni per Hamas sui target strategici»
L’Iran avrebbe fornito ad Hamas sia le armi sia le indicazioni per geolocalizzare i diversi punti strategici da colpire in Israele. È quanto emerge dai report di fonti qualificate secondo i quali tra agosto e settembre ci sarebbero stati una serie di incontri riservati tra esponenti iraniani e rappresentanti di Hamas e della Jihad islamica. La logistica e l’approvvigionamento di armi sarebbero state garantite dalle forze Al Quds della repubblica islamica.
Ore 19:04 – Berlino: «Diversi tedeschi tra le persone rapite da Hamas»
Diversi cittadini tedeschi, che hanno anche la nazionalità israeliana, sono tra le persone rapite da Hamas durante l’attacco a Israele, ha detto oggi il ministero degli Esteri tedesco. «Per quanto ne sappiamo, si tratta di persone che oltre a quella tedesca hanno tutte la nazionalità israeliana», ha precisato il ministero, senza precisare il numero dei cittadini interessati.
Ore 18:58 – «Gli Usa pianificano lo spostamento di navi e aerei vicino a Israele»
Gli Stati Uniti stanno pianificando lo spostamento di navi e aerei militari più vicino a Israele in segno di sostegno. Lo riporta Msnbc citando alcune fonti.
Ore 18:57 – Oltre 700 i morti in Israele, 2.500 i feriti
Oltre 700 israeliani, la maggior parte civili, sono stati uccisi dall’inizio dell’attacco a Gaza. Lo riportano i media locali secondo cui i feriti sono 2.500.
Ore 18:45 – Israele ai suoi cittadini: «Via dall’Egitto il prima possibile»
Dopo l’uccisione di due turisti israeliani a Alessandria d’Egitto, Il Consiglio di sicurezza nazionale ha sollecitato gli israeliani a lasciare l’Egitto e il Sinai il «prima possibile». Lo stesso Consiglio ha chiesto agli israeliani di astenersi dal viaggiare in altri Paesi del Medio Oriente e in nazioni già segnalate.
Ore 18:44 – Il parroco di Gaza: «Nessuno sa che cosa ci aspetta»
«Nessuno sa dove può andare a finire tutto questo, e purtroppo non ci sono segnali che quello che è iniziato ieri possa finire presto». Padre Gabriel Romanelli, parroco della parrocchia cattolica di Gaza dedicata alla Sacra Famiglia, descrive all’agenzia vaticana Fides i sentimenti di incertezza carica di tristi presagi che prevalgono nella popolazione locale dopo l’attacco massiccio sferrato dai miliziani di Hamas contro Israele. Pesa soprattutto la memoria di quanto è accaduto in passato in altre fasi di conflitto. «Per situazioni molto meno gravi di quella attuale», ricorda il sacerdote argentino, appartenente all’Istituto del Verbo Incarnato, «qui sono iniziate in passato guerre molto lunghe. E ora davanti a tutto questo, mi torna continuamente in mente l’appello di papa Pio XII prima dello scoppio della Seconda Guerra mondiale: nulla è perduto con la pace, tutto si può perdere con la guerra. Sono parole ripetute anche da San Giovanni Paolo II». Per padre Gabriel adesso si può solo «pregare e sperare che la guerra finisca al più presto, per rendere meno difficile far guarire le ferite e poi lavorare per la giustizia e la pace che tanti israeliani e palestinesi desiderano nell’intimo del proprio cuore».
Ore 18:43 – Biden ordina «ulteriore sostegno» per Israele
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha ordinato «ulteriore sostegno» a Israele dopo l’attacco sferrato ieri da Hamas. Lo ha comunicato la Casa Bianca, senza fornire dettagli. «Il presidente ha fornito ulteriore sostegno a Israele di fronte a questo attacco terroristico senza precedenti da parte di Hamas», ha affermato la Casa Bianca in una nota. Un alto funzionario americano aveva detto ieri che erano in corso colloqui sulla fornitura di aiuti militari americani.
Ore 18:41 – Un medico israeliano: «Al rave nel deserto un massacro, ho visto almeno 200 corpi»
«Ho visto almeno 200 cadaveri sul posto»: lo riferisce un medico di emergenza israeliano, Yaniv, citato dalla Bbc, intervenuto sul luogo della strage al rave party nei pressi del confine tra Israele e la Striscia. «È stato un massacro, non ho mai visto nulla di simile in vita mia. Un agguato, le squadre di terroristi li aspettavano davanti alle uscite di emergenza», racconta ancora.
Ore 18:37 – Le cinque sfide che attendono Israele: le incognite dal Nord, la riconquista del territorio, gli ostaggi
(di Guido Olimpio) Le forze di sicurezza devono riprendere il controllo nel sud. Dopo 24 ore alcuni siti erano ancora a rischio e c’è l’allarme – specifico – su cellule “lasciate dietro” per azioni ritardate. La bonifica richiederà tempo e mezzi, molti di più di quelli che erano a presidio del settore sud. Grave colpa dello Stato Maggiore, resa più acuta dall’assalto al comando regionale di Reim. E incombe sempre lo spettro del contagio, con una rivolta in Cisgiordania o persino nelle comunità arabo-israeliane (…).
Ore 18:23 – Biden: «Verso il trasferimento rilevante di armi a Israele»
L’amministrazione Biden potrebbe autorizzare un significativo trasferimento di armi a Israele, che potrebbe arrivare dalle poco conosciute scorte americane in Israele, destinate ai conflitti in Medio Oriente ma che Washington ha autorizzato Israele a usare solo in caso di emergenze. Lo riporta Politico citando alcune fonti, secondo le quali nonostante le forniture all’Ucraina contro la Russia, gli Stati Uniti hanno ancora le scorte necessarie per Israele. Le stesse fonti precisano che l’assistenza militare a Israele non avrà impatto sulla fornitura di armi all’Ucraina in quanto i due paesi usano sistemi diversi.
Ore 18:10 – «Ci sono anche degli americani tra gli ostaggi a Gaza»
Americani sono tra le «decine» di ostaggi tenuti a Gaza. Lo ha detto il ministro israeliano degli Affari strategici Ron Dermer alla Cnn. Il ministro si è rifiutato di stimare il numero di americani rapiti, e ha definito «selvaggio» l’attacco contro Israele, affermando che donne, bambini e anziani sono tra gli ostaggi a Gaza.
Ore 18:02 – Il governatore di New York contro i manifestanti pro-Palestina
«Ripugnante». Il governatore dello stato di New York, Kathy Hochul, non usa mezzi termini per condannare la manifestazione pro-palestinesi che dovrebbe svolgersi a Times Square, a New York, nelle prossime ore. La polizia dice di non sapere nulla dell’appuntamento e, al momento, non è chiaro se ci sarà o meno. L’evento è organizzato dalla Democratic Socialists of America che, nella locandina inviata per organizzare la manifestazione, non fa menzione direttamente né di Hamas né dell’attacco a Israele. Per Hochul l’evento è «moralmente ripugnante. Condanno la manifestazione a sostegno di chi ha perpetrato azioni orribili» contro Israele, ha detto Hochul.
Ore 18:00 – La vittima francese in Israele è una donna
È una donna la vittima francese uccisa in Israele in seguito all’offensiva di Hamas. Lo ha dichiarato il Ministero degli Esteri, aggiungendo che diversi cittadini francesi non sono ancora stati localizzati. «Abbiamo appreso con dolore della tragica morte di una cittadina francese in Israele nel contesto degli attacchi terroristici», ha dichiarato la portavoce del Quai d’Orsay Anne-Claire Legendre, ribadendo «istruzioni di stretta vigilanza» ai francesi residenti o visitatori del Paese.
Ore 17:59 – Von der Leyen: «La brutalità di Hamas lascia senza fiato»
«La brutalità su larga scala dell’attacco terroristico di Hamas» contro Israele «ci lascia senza fiato. Persone indifese uccise a sangue freddo per le strade». Scrive su Twitter la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen è tornata oggi sulla nuova crisi mediorientale. «Stiamo con forza con Israele e la sua popolazione».
Ore 17:51 – Per Riad «Israele è responsabile»: la prima vittoria strategica di Hamas e dell’Iran. E adesso?
(di Federico Rampini) Qual è l’obiettivo strategico dietro l’attacco di Hamas contro Israele? Una prima risposta viene da Riad. «Il Regno dell’Arabia saudita – ha dichiarato il ministro degli Esteri – considera Israele responsabile, per le sue ripetute provocazioni e la privazione di diritti inflitta ai palestinesi».
Fino a 48 ore fa sembrava imminente una svolta storica in Medio Oriente, cioè il riconoscimento diplomatico di Israele da parte della più grande potenza araba. Oggi quell’evento sembra meno probabile, forse già cancellato dall’agenda del futuro prossimo. In questo senso Hamas vede alla sua portata una vittoria strategica sul piano geopolitico, a prescindere da quel che sta accadendo e accadrà sul terreno militare (…).
Ore 17:44 – L’ambasciatore di Israele negli Usa: «Siamo uniti»
Hamas potrebbe aver deciso di attaccare percependo un Israele indebolito dalle divisioni interne, inclusa la riforma giudiziaria. Ma «quando Israele è sotto attacco, gli israeliani serrano le fila e combattono insieme». Lo ha detto l’ambasciatore di Israele negli Stati Uniti, Michael Herzog, in un’intervista a Cbs, mettendo comunque in evidenza la «sofferenza della popolazione di Gaza» di fronte agli attacchi israeliani. «Non possiamo però consentire l’impunità ai terroristi solo perché si nascondo dietro la popolazione civile», ha aggiunto Herzog.
Ore 17:40 – Parigi: «Un cittadino francese ucciso in Israele»
C’è anche un cittadino francese tra le vittime in Israele. Lo riferisce il ministero degli Esteri di Parigi.
Ore 17:39 – Scholz: «La sicurezza di Israele è la ragion di Stato della Germania»
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha dichiarato che «la sicurezza di Israele è la ragion di Stato della Germania. Questo è particolarmente vero in ore difficili come queste. E noi agiremo di conseguenza»: lo riporta l’agenzia Dpa citando dichiarazioni fatte da Scholz in cancelleria a Berlino dopo una telefonata con il premier israeliano Benyamin Netanyahu. Il termine «ragion di Stato» indica comunemente le priorità che possono indurre un governante a giustificare un’azione illecita sotto il profilo del diritto internazionale o interno.
Scholz ha detto di aver assicurato a Netanyahu «che la Germania è fermamente e incrollabilmente al fianco di Israele di fronte a questo terribile attacco» di Hamas, che il cancelliere ha definito «barbaro» e «oltraggioso». Circa la piccola manifestazione filo-Hamas svoltasi ieri sera nel distretto di Neukoelln a Berlino, Scholz ha detto: «non accettiamo che gli odiosi attacchi contro Israele vengano celebrati nelle nostre strade». «La sofferenza, la distruzione, la morte di così tante persone non possono essere motivo di gioia per nessuno», ha affermato sottolineando che il suo pensiero va ai «cittadini di Israele in queste ore difficili, che hanno molte vittime da piangere. La Germania è al loro fianco», ha aggiunto.
Ore 17:28 – Al rave nel deserto si teme la «strage»
«Si temono centinaia tra morti e dispersi, forse presi in ostaggio, tra i giovani che partecipavano al Nova Music Festival»: lo scrive l’Independent. Diversi video mostrano l’attacco dei miliziani di Hamas alle prime luci dell’alba, gli spari e la fuga nel mezzo del deserto. Il festival di musica elettronica celebrava la Natura per la festa ebraica del Sukkot nei pressi del kibbutz di Reim, a ridosso del confine con la Striscia. Alcuni dei ragazzi dati per dispersi sono stati riconosciuti dai familiari nei video rilanciati da Gaza per mostrare gli ostaggi israeliani.
Ore 17:25 – Netanyahu nomina un generale “coordinatore” sugli ostaggi
Il primo ministro Benyamin Netanyahu ha nominato il generale di brigata in pensione Gal Hirsch «coordinatore per i prigionieri e i dispersi. Tutti i ministeri del governo – ha spiegato l’ufficio del premier – eseguiranno le sue direttive su questo tema».
Ore 17:22 – Fonti israeliane: «Nessun negoziato con Hamas tramite l’Egitto»
Israele non sta «conducendo alcun negoziato con Hamas tramite l’Egitto». Lo riporta, citando una fonte ufficiale, il sito di Times of Israel riferendosi alle notizie circolate in questo senso. Altre fonti ufficiali hanno detto al sito che «per ora stiamo combattendo i terroristi che sono sul suolo israeliano. Non siamo coinvolti fino ad ora in alcuna conversazione, in alcun negoziato sugli ostaggi». Il governo ha ufficialmente confermato in almeno 100 il numero degli ostaggi a Gaza, anche se alcuni media parlano di 170.
Ore 16:57 – Bbc: «Ucciso un britannico in servizio nell’esercito israeliano, aveva 20 anni»
Un britannico in servizio nell’esercito israeliano è stato ucciso in un attacco da parte di militanti di Hamas. Lo riporta la Bbc citando la sua famiglia. L’uomo si chiamava Nathanel Young, aveva 20 anni e lavorava nei servizi di difesa israeliani quando è stato ucciso al confine con Gaza. «Nathanel era pieno di vita. Amava la sua famiglia e i suoi amici ed era amato da tutti – ha raccontato il fratello Eliot Young -. Amava la musica ed era un Dj di talento». Altri due cittadini britannici – Jake Marlowe e Dan Darlington – sono al momento scomparsi in Israele in seguito agli attacchi di sabato da parte di militanti palestinesi.
Ore 16:56 – Erdogan: «Israele e Hamas sostengano la pace, pronto ad aiutare»
Il presidente turco Recep Tayyp Erdogan ha lanciato un appello a Israele e Hamas a «sostenere la pace» e ad astenersi dal colpire civili. «Non c’è niente di buono nell’attaccare i civili», ha detto Erdogan, aggiungendo: «Siamo pronti a fare di tutto per ridurre le tensioni. Invitiamo tutti gli attori a sostenere la pace».
Ore 16:55 – Lo scrittore Eshkol Nevo: «Il terrorismo islamico non è solo un problema di Israele»
Ha chiesto al pubblico un minuto di silenzio per ricordare le vittime dell’attacco di Hamas in Israele. Lo scrittore israeliano Eshkol Nevo, autore di romanzi di successo tra i quali “Tre Piani” e “La simmetria dei desideri”, è ospite del Wired Next Fest al Castello Sforzesco di Milano. Invitato per un talk dal titolo “La democrazia in Israele”, sulla contestata riforma della giustizia voluta dal governo israeliano, Nevo ha parlato dell’attacco di Hamas contro la sua terra: “Beh, a dire il vero sono devastato – ha esordito – mi sono svegliato stamattina e ho ricevuto un messaggio in cui era scritto che il figlio di un mio caro amico è rimasto ucciso nella notte. Lo conoscevo da quando era bambino. Ho pensato a lui per tutta la giornata. Dopo aver finito di piangere, ho chiamato mia figlia. Mia figlia è nell’esercito israeliano adesso. Ha 19 anni. E piangeva anche lei perché una delle sue amiche è stata rapita nella Striscia di Gaza. Quindi è una giornata molto dura con sentimenti molto pesanti. Preoccupante, anche triste. È così che mi sento in questo momento”, ha raccontato Nevo, visibilmente commosso. “Proprio ieri – ha aggiunto Nevo – mia moglie e le altre mie figlie, che erano con me a Torino per i miei impegni con la Scuola Holden, dovevano tornare in Israele, ma il loro volo per Tel Aviv è stato deviato a Cipro. Da lì sono state riportate a Torino”. “Non sono un analista politico, sono uno scrittore e un padre – ha sottolineato – Questa forma di terrorismo islamico estremo non è solo un problema di Israele. Lo abbiamo visto accadere l`11 settembre negli Stati Uniti. L`abbiamo visto accadere a Londra. L`Isis, Al-Qaeda e Hamas fanno parte di questo Islam estremo e crudele. Un’ondata spietata e questo sicuramente non contribuisce alla pace perché ora mentre parliamo si verificano dei traumi e poi si verificano post-traumi e per superarli e arrivare a un accordo pacifico o anche solo per discuterne è necessario guarire le ferite e più ferite hai, più occorre guarire. Forse l’intera azione è stata un tentativo di interferire o di impedire la possibilità di una sorta di accordo di pace tra Arabia Saudita e Israele. Non lo so, come ho detto, non sono un politico, ma questo è il male, è il male puro”, ha concluso.
Ore 16:49 – Berlino: «Rivedremo gli aiuti per i palestinesi»
Il governo tedesco intende rivedere gli aiuti ai palestinesi dopo l’attacco di Hamas. Lo ha detto – riporta lo Spiegel – il ministro dello Sviluppo, Svenja Schulze, sottolineando che il governo è sempre stato attento a verificare che i soldi venissero usati solo per fini pacifici. «Ma questi attacchi contro Israele segnano una frattura terribile. Ora rivedremo il nostro intero impegno per i territori palestinesi», ha spiegato. Berlino discuterà con Israele come meglio realizzare gli aiuti e si coordinerà con i partner internazionali, ha aggiunto. Alcuni parlamentari dell’opposizione conservatrice hanno chiesto lo stop ai fondi.
Ore 16:36 – Zelensky a Netanyahu: «Solidarietà a Israele»
Colloquio telefonico tra Benyamin Netanyahu e Volodymyr Zelensky. Il leader ucraino ha espresso «solidarietà» al premier israeliano dopo gli attacchi di Hamas.
Ore 16:30 – Gaza, sono tre le fazioni palestinesi ad avere ostaggi israeliani
Sono tre le fazioni armate palestinesi di Gaza che tengono in ostaggio civili israeliani, sia morti sia vivi. Lo sostengono fonti locali nella Striscia che citano comunicati delle tre fazioni. Le fazioni sono Hamas, Jihad islamica e Brigate dei Martiri di Al Aqsa. Ognuna di queste – ma soprattutto Hamas – ha in ostaggio civili o militari israeliani tenuti nei tunnel o in case sicure. Fonti israeliane hanno stimato in circa 100 i prigionieri a Gaza.
Ore 16:12 – Israele: «Prepararsi alle evacuazioni delle comunità del nord»
Il ministro della Difesa Yoav Gallant ha detto che occorre prepararsi all’evacuazione di comunità nel nord di Israele. Gallant ha parlato con la Radio militare al termine di una riunione di sicurezza.
Ore 16:11 – Wall Street Journal: «Fallita la mediazione dell’Egitto per il rilascio degli ostaggi»
L’Egitto non sarebbe riuscito nella sua missione di intermediazione con Hamas per il rilascio degli ostaggi israeliani feriti durante le incursioni iniziate ieri. Lo scrive il Wall Steet Journal, come riporta Times of Israel. Si ritiene che più di 100 israeliani siano stati rapiti e trattenuti nella Striscia. Secondo diverse informazioni, l’Egitto sta lavorando per tentare di liberare alcuni dei prigionieri israeliani detenuti a Gaza. Il Wall Street Journal, tuttavia, ha riferito che funzionari egiziani hanno dichiarato che i loro negoziatori «non sono riusciti a convincere le fazioni palestinesi a rilasciare i prigionieri israeliani feriti».
Ore 16:05 – Blinken: «Contro Israele il peggior attacco dalla guerra dello Yom Kippur»
Gli Stati Uniti restano impegnati negli sforzi per l’instaurazione di legami diplomatici formali fra Israele e i paesi arabi nella regione, inclusa l’Arabia Saudita. «C’è la strada di una maggiore integrazione e maggiore stabilità, o c’è la strada del terrore di Hamas», ha detto Blinken, sottolineando che una normalizzazione diplomatica non può sostituire una soluzione del conflitto israeliano-palestinese.
Ore 16:04 – Tajani: «Gli attacchi di Hezbollah sono un chiaro avvertimento»
In Israele «c’è una situazione di guerra. Stamattina anche dal Libano gli Hezbollah hanno sparato contro le postazioni israeliane, non con l’intensità di Gaza ma è un segnale molto chiaro, era un avvertimento e gli israeliani hanno risposto».
Ore 15:57 – Tajani: «Nessuna vittima italiana in Israele»
«Per adesso, fortunatamente non abbiamo notizie di italiani vittime di questa situazione» in Israele, «continuiamo a monitorare». Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Antonio Tajani a In Mezz’ora su Rai3.
Ore 15:56 – Iran sostiene la «legittima difesa della nazione palestinese»
«L’Iran sostiene la legittima difesa della nazione palestinese». Lo ha detto oggi il presidente iraniano Ebrahim Raisi, aggiungendo che Israele deve «essere ritenuto responsabile» della situazione, il giorno dopo l’attacco lanciato da Hamas. «L’Iran sostiene l’autodifesa della nazione palestinese. Il regime sionista e i suoi sostenitori (…) devono essere ritenuti responsabili di questa vicenda», ha affermato Raisi in un messaggio indirizzato «alla nazione palestinese», secondo la televisione. «I governi musulmani dovrebbero unirsi alla comunità musulmana nel sostenere la nazione palestinese», ha aggiunto.
Ore 15:55 – Netanyahu parla con Meloni, Scholz, Sunak e Zelensky
L’ufficio del primo ministro israeliano ha dichiarato che oggi il primo ministro Benjamin Netanyahu ha avuto colloqui con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni e il primo ministro britannico Rishi Sunak. Secondo la dichiarazione, «i leader hanno espresso un sostegno incrollabile al diritto di Israele all’autodifesa, se necessario». Lo riporta Haaretz.
Ore 15:10 – Blinken, contro Israele peggiore attacco dalla guerra Yom Kippur
«Quella» di 50 anni fa «era una guerra convenzionale, questo è stato un attacco terroristico contro i civili, il peggior attacco contro Israele dalla guerra di Yom Kippur». Lo afferma il segretario di stato americano Antony Blinken in un’intervista a Cnn, in cui anticipa: «Oggi annunceremo nuovi aiuti a Israele».
Ore 15:00 – Esercito Israele: «Intensi» raid aerei su Striscia di Gaza
Le Forze di Difesa Israeliane hanno dichiarato che decine di jet da combattimento stanno effettuando un’ondata di attacchi aerei «intensi» nella Striscia di Gaza. «L’IDF sta attaccando obiettivi nelle aree vicine alla recinzione di Beit Hanoun, utilizzate dal gruppo terroristico di Hamas per compiere attacchi contro lo Stato di Israele», afferma l’esercito in un comunicato. Nel frattempo, il Capo di Stato Maggiore dell’IDF Herzi Halevi sta tenendo una valutazione con gli alti ufficiali presso la sede del Comando Sud a Beersheba
Ore 14:59 – La polizia uccide un civile israeliano, sospetto terrorista
Le forze di polizia israeliane hanno ucciso un civile israeliano sospettato di essere un terrorista su un’autostrada a sud del Paese. Una fonte della polizia citata da Haaretz ha affermato che il veicolo su cui viaggiava il civile corrispondeva alla descrizione fornita in un rapporto su un’auto sospetta in fuga dalla città di Mavki’im verso l’autostrada 4. Secondo la fonte, durante l’inseguimento, l’autista ha guidato contromano, è fuggito su terreno aperto e si è fermato solo dopo essere stato colpito dal fuoco degli agenti mentre era alla guida.
Ore 14:53 – Nuovo bilancio, circa 600 i morti in Israele
Il bilancio dei morti in Israele dopo l’attacco da Gaza è salito a circa 600. Lo riporta Haaretz.
Ore 14:49 – Gabinetto sicurezza Israele vota lo stato di guerra
Il gabinetto di sicurezza del governo israeliano ha votato la messa in stato di guerra del Paese e che si possono intraprendere «attività militari significative». Lo ha fatto sapere l’ufficio del premier Benyamin Netanyahu. Il passaggio del Gabinetto di sicurezza è necessario in base alle leggi israeliane secondo cui non si può andare in guerra senza una decisione del governo.
Ore 14:46 – Presidente iraniano Raisi parla con i capi di Hamas e Jihad
Il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha parlato con i leader di Hamas e della Jihad islamica. Lo riferiscono i media iraniani.
Ore 14:37 – Israele chiede ai suoi cittadini di rimpatriare
Il ministero degli Esteri israeliano ha chiesto ai suoi cittadini, in buona parte turisti, presenti in Egitto di rientrare in patria «al più presto possibile». È quanto si legge in una comunicazione diffusa sul profilo «X» in lingua araba del ministero degli Esteri israeliano. «Questa mattina, durante una visita turistica di un gruppo di israeliani ad Alessandria d’Egitto, un egiziano ha aperto il fuoco contro di loro – si legge nella nota – uccidendo due cittadini israeliani e una guida egiziana locale, oltre al ferimento di un terzo israeliano, le cui ferite sono moderate». Per questo il ministero degli Affari Esteri e l’Ambasciata israeliana al Cairo, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri, l’Ufficio del Primo Ministro e l’IDF, «stanno lavorando con le autorità egiziane per riportare i cittadini israeliani in Israele il prima possibile».
Ore 14:36 – Israele lancia missile Patriot nel nord
Secondo rapporti israeliani, un missile Patriot di Tel Aviv è stato lanciato nel nord di Israele, sopra la città di Safed.
Ore 14:25 – Hezbollah minaccia Usa e Israele: intero mondo musulmano contro di voi
«L’intera nazionale musulmana si unirà al diluvio» se «questa follia continuerà». Lo ha dichiarato Hashem Safi al-Din, capo del Consiglio esecutivo di Hezbollah, in una conferenza stampa rivolgendosi a Stati Uniti e a Israele. La loro colpa, ha aggiunto, è quella di aver «superato tutte le linee» con le violazioni commesse nei luoghi sacri all’Islam.
Ore 13:56 – Min.Salute Israele rivede al rialzo bilancio: oltre 500 morti
Il bilancio delle vittime dell’attacco a sorpresa di Hamas contro le comunità israeliane vicino a Gaza e delle migliaia di razzi lanciati su Israele supera le 500 vittime. Si tratta di un ulteriore aggiornamento del ministero della Salute che aveva parlato poco tempo fa di 400 morti.
Ore 13:55 – Forze Israele: uccisi 2 terroristi infiltrati via mare
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno riferito di aver ucciso due terroristi palestinesi che si erano infiltrati in Israele dalla Striscia di Gaza attraverso la spiaggia di Zikim. Il filmato pubblicato dalle Forze di Difesa Israeliane mostra le forze della Marina che prendono di mira i due uomini armati. L’Idf ha dichiarato che la Marina ha ucciso dozzine di terroristi palestinesi che tentavano di infiltrarsi via mare per compiere attacchi in Israele.
Ore 13:39 – L’esercito di Israele evacua 24 comunità a ridosso di Gaza
L’esercito israeliano ha pubblicato la lista delle comunità nei pressi della Striscia di Gaza che sono in fase di evacuazione dei propri abitanti. Sono 24 e al momento – ha fatto sapere il portavoce militare – l’evacuazione dei civili avviene in base «alle valutazioni della situazione».
Ore 13:30 – Netanyahu assume poteri di comando per la guerra
Netanyahu assume poteri di comando per la guerra.
Ore 13:22 – Bilancio si aggrava, 400 morti per attacco Hamas
Il bilancio delle vittime israeliane dopo l’attacco di Hamas è salito a 400 morti: lo riferiscono i media israeliani, mentre il ministero della Sanità parla di oltre 2.000 feriti
Ore 13:10 – Anp: «Morti e feriti a Gaza erano civili e indifesi, l’Occidente partner se autorizza Netanyahu al massacro»
«L’autorizzazione concessa» da parte dallo Occidente al premier dello Stato ebraico Netanyahu a commettere massacri in nome del «diritto di autodifesa» rende la comunità internazionale«partner in questi crimini». Lo dichiara il ministero degli esteri dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) secondo cui si evince che «nel contesto delle reazioni affrettate della comunità internazionale per consentire a Israele di abusare del popolo palestinese e di arrivare al punto di usare tutte le sue armi letali contro di esso, in particolare nella striscia di Gaza, abbiamo assistito all’inizio dell’aggressione di ritorsione israeliana che ha preso di mira comunità residenziali in varie aree della striscia di Gaza, che finora ha portato al martirio 313 palestinesi e al ferimento di circa duemila altri, tra cui bambini e donne». La nota rimarca che gran parte dei morti e feriti a Gaza «erano civili disarmati» sui quali «non abbiamo sentito reazioni dalla comunità internazionale». Il ministero degli Esteri dell’Anp ha sottolineato «la necessità di prestare molta attenzione alle misure punitive collettive imposte dallo Stato occupante contro il popolo palestinese, non solo a Gaza tagliando elettricità, acqua e beni di prima necessità, ma anche ciò che sta commettendo in Cisgiordania, violazioni e crimini».
Ore 13:10 – Parolin: attacco Hamas compromette fragili speranze pace
L’attacco di Hamas contro lo Stato ebraico sta «mettendo ancora più in pericolo le fragili speranze di pace che sembravano delinearsi all’orizzonte anche con l’accordo con l’Arabia Saudita». Lo ha detto il segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin, all’incontro promosso dalla rivista Il Regno a Camaldoli su «La terza questione cattolica». Anche in Medio Oriente come in Ucraina, «gli sforzi diplomatici non sembrano avere risultati», per questo «dobbiamo unirci tutti in una preghiera corale per la pace», ha aggiunto.
Ore 12:52 – Rave party nel deserto, ricomparso un gruppo di giovani
Un gruppo di una trentina di giovani israeliani che avevano partecipato ad un «rave party» nel deserto, nel fine settimana, ed erano scappati quando i terroristi di Hamas ieri hanno lanciato il loro attacco, sono riapparsi sani e salvi a Netivot dopo essersi nascosti per più di 24 ore. Lo riferiscono vari media israeliani. Il «rave party» nel deserto vicino al confine di Gaza è stato uno dei primi luoghi a essere attaccato dai miliziani di Hamas entrati ieri in Israele. In un video del «rave party» che riprendeva i partecipanti alla festa, si vede in lontananza l’arrivo dei miliziani palestinesi, trasportati dal parapendio sullo sfondo e diretti verso la festa. Molti dei partecipanti risultavano uccisi o rapiti, ma adesso alcuni sono ricomparsi.
Ore 12:51 – Innalzato il livello di sicurezza al ghetto di Venezia
Innalzato il livello di vigilanza al ghetto di Venezia, uno dei più grandi ed antichi d’Europa dopo l’acuirsi del conflitto in Medio Oriente. Lo comunica il prefetto di Venezia Michele Di Bari precisando che ieri sono stati convocati due Cosp (Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica). Rafforzata la vigilanza nei confronti di singoli obiettivi sensibili, a cominciare dagli esponenti di vertice della comunità.
Ore 12:49 – Hezbollah: «I nostri fucili e i nostri razzi per voi»
Il comandante Hezbollah Hashem Safieddine ha detto ai militanti palestinesi: «I nostri fucili e i nostri razzi sono con voi».
Ore 12:47 – Polizia Londra aumenta i pattugliamenti dopo l’attacco a Israele
La polizia di Londra ha dichiarato di aver aumentato le pattuglie in alcune zone della città in seguito agli attacchi contro Israele da parte del gruppo militante palestinese Hamas. «Siamo a conoscenza di una serie di incidenti… in relazione al conflitto in corso in Israele e al confine con Gaza», ha dichiarato la Metropolitan Police sui social media. «La Met ha aumentato le pattuglie di polizia in alcune zone di Londra per fornire una presenza visibile e rassicurare le nostre comunità». Il ministro degli Interni britannico Suella Braverman ha dichiarato «tolleranza zero per l’antisemitismo o la glorificazione del terrorismo nelle strade della Gran Bretagna». «Mi aspetto che la polizia usi tutta la forza della legge contro le manifestazioni di sostegno ad Hamas, ad altri gruppi terroristici proscritti o contro i tentativi di intimidire gli ebrei britannici», ha scritto Braverman su X, ex Twitter.
Ore 12:46 – Lufthansa cancella tutti i voli con Israele
Lufthansa ha cancellato tutti i suoi voli da e per Israele fino a lunedì prossimo, 9 ottobre, compreso. La compagnia aerea tedesca, che aveva già cancellato i voli con Israele ieri dopo gli attacchi missilistici lanciati da Hamas, ha comunicato che le decisioni sul prossimo programma dei voli verranno prese all’inizio della prossima settimana.
Ore 12:42 – Cellule dormienti di Hamas in Israele pronte ad agire
In Israele sarebbero ancora presenti «due cellule dormienti» di Hamas pronte ad entrare in azione se i militari israeliani entreranno nella striscia di Gaza per un’operazione di terra. È quanto si legge in un report di fonti qualificate dal quale emerge anche che l’invasione di alcune zone della Striscia da parte di Tel Aviv è uno scenario che viene dato per scontato. Quanto in profondità andrà invece l’operazione, sottolineano ancora le fonti, dipenderà dall’entità delle perdite provocate dall’attacco di Hamas.
Ore 12:38 – Media: scontri a fuoco tra forze israeliane e Hamas vicino Gaza
Si registrano pesanti scontri a fuoco tra truppe israeliane e membri di Hamas nella città meridionale di Magen, vicino al confine con la Striscia di Gaza. Secondo il Times of Israel, le forze di difesa israeliane stanno usando carri armati contro i combattenti di Hamas nella zona. Le forze di difesa israeliane, riportano i media locali, continuano a cercare di sgombrare le aree dove da ieri si sono infiltrati i membri di Hamas.
Ore 12:22 – Il Papa: basta scontri in Israele, guerra è sempre sconfitta
«Seguo con apprensione e dolore quanto sta avvenendo in Israele, dove la violenza è esplosa ancora più ferocemente provocando centinaia di morti e feriti», ha detto papa Francesco all’Angelus. «Gli attacchi di armi si fermino, per favore – ha aggiunto -, e si comprenda che il terrorismo e la guerra non portano ad alcuna soluzione, ma solo alla morte di tanti innocenti». «La guerra è una confitta, è sempre una sconfitta – ha sottolineato il Pontefice -. Preghiamo perché ci sia la pace in Israele e in Palestina». «Esprimo la mia vicinanza alle famiglie delle vittime – ha detto ancora il Papa -. Prego per loro e per tutti coloro che stanno vivendo ore di terrore e di angoscia».
Ore 11:44 – Hamas: combattenti attaccano ancora obiettivi in Israele
«I nostri combattenti stanno ancora attaccando obiettivi nei nostri Territori occupati, siamo riusciti a sostituire i combattenti sul campo di battaglia con nuovi combattenti e siamo riusciti a fornire rifornimenti a coloro che stanno ancora combattendo». Lo ha detto, citato da fonti locali, il portavoce delle Brigate al Qassam, ala militare di Hamas, Abu Obaida. «Chiediamo a tutto il nostro popolo – ha aggiunto – di prendere parte a questa importante battaglia».
Ore 11:20 – Autorità palestinese chiede riunione emergenza Lega Araba
Secondo l’agenzia di stampa palestinese WAFA, l’Autorità Palestinese ha presentato un memorandum in cui chiede una riunione d’emergenza della Lega Araba a livello dei ministri degli Esteri alla luce della «brutale e continua aggressione israeliana contro il popolo palestinese, inclusa l’escalation dell’assalto alla moschea di Al-Aqsa da parte di migliaia di coloni», ha affermato l’ambasciatore della Lega Araba Muhannad Al Aklouk, citato dalla WAFA.
Ore 11:19 – Media, uccisi due turisti israeliani in Egitto
Due turisti israeliani sono stati raggiunti da colpi di arma da fuoco e uccisi ad Alessandria, in Egitto. Secondo al-Arabiya, è stato un agente di polizia ad aprire il fuoco e l’uomo, un segretario del commissariato, era incaricato della messa in sicurezza delle zone turistiche.
L’ufficiale di polizia, che nel frattempo è stato arrestato, ha sparato «a casaccio con la sua arma contro il gruppo di turisti israeliani, provocando la morte di due persone e ferendone altre», ha aggiunto una fonte, che ha chiesto l’anonimato.
Poi è arrivata anche la conferma del ministero degli Esteri a Gerusalemme: «Questa mattina, durante una visita turistica di un gruppo di israeliani ad Alessandria d’Egitto, un locale ha aperto il fuoco contro di loro, uccidendo due civili israeliani e la guida egiziana locale», ha fatto sapere. «Inoltre – ha aggiunto – c’è un ferito israeliano in condizioni moderate. Il Ministero e l’Ambasciata al Cairo stanno collaborando con il Consiglio di Sicurezza Nazionale, l’Ufficio del Primo Ministro e l’IDF nei confronti delle autorità egiziane al fine di rimpatriare i cittadini israeliani in Israele il prima possibile».
Ore 11:18 – Israele ha chiesto al Cairo mediazione per ostaggi
Le autorità israeliane hanno chiesto all’Egitto di fare da mediatore per arrivare al rilascio degli israeliani catturati dal movimento palestinese Hamas. Lo riferisce il Wall Street Journal, citando funzionari egiziani anonimi. Ancora non è chiaro esattamente quanti siano cittadini israeliani tenuti prigionieri nella Striscia di Gaza.
Ore 11:17 – Ita, voli per Tel Aviv cancellati fino a martedì mattina
Dato il prolungarsi della situazione in Israele e al fine di preservare la sicurezza di passeggeri ed equipaggi, tutti i voli Ita Airways da e per Tel Aviv sono stati cancellati fino a martedì mattina. È quanto rende noto la compagnia di bandiera. Per questo, Ita Airways invita i passeggeri a verificare lo stato del volo sul sito e App prima di recarsi in aeroporto.
Ore 11:12 – Esercito,colpi di avvertimento a «sospetti» al confine con Libano
L’esercito israeliano ha tirato colpi di avvertimento verso «un gruppo di sospetti presenti nell’area» colpita in precedenza su Har Dov nei pressi del confine con il Libano. Lo ha detto il portavoce militare israeliano.
Ore 11:10 – Israele, ambasciata israeliana in Usa: «Sono 100 gli ostaggi rapiti»
Sono 100, tra civili e soldati, gli israeliani rapiti da Hamas e tenuti come ostaggio. Questo il bilancio dato dall’ambasciata israeliana a Washington, sul suo sito, sul bilancio degli israeliani catturati. Ed è la prima cifra ufficiale data da fonti israeliane sul numero dei rapiti.
Ore 11:00 – Hamas: ostaggi Israele in tunnel e case sicure a Gaza
L’ala militare di Hamas, le Brigate al Qassam – citate da fonti locali – hanno fatto sapere che gli ostaggi israeliani sono tenuti nei tunnel dell’organizzazione nella Strscia e in «case sicure».
Ore 10:57 – Jerusalem Post, circa 1.900 israeliani feriti, 750 i dispersi
È salito a circa 1.900 il numero di feriti israeliani nell’attacco di Hamas. «Secondo un rapporto non ufficiale, attualmente risultano dispersi circa 750 israeliani». Lo riporta il Jerusalem Post.
Ore 10:51 – Von der Leyen, «Pieno sostegno, puro terrorismo»
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha reso noto di aver parlato con il presidente israeliano Isaac Herzog per esprimergli il suo «pieno sostegno». «Ribadisco che Israele ha il diritto all’autodifesa», ha scritto su Twitter, ex X. Von der Leyen ha aggiunto di condannare «nei termini più forti possibili, l’attacco insensato perpetrato contro Israele da Hamas. Questa violenza -ha agggiunto- non è né una soluzione politica né un atto di coraggio. È terrorismo puro».
Ore 10:49 – Esercito, 500 attacchi su Gaza e 400 miliziani uccisi. Netanyahu fa il punto
Dall’inizio della operazione «Spade di ferro» l’esercito di Israele ha condotto 500 attacchi su Gaza ed ha ucciso almeno 400 miliziani di Hamas. Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari. Il premier Benyamin Netanyahu è al momento riunito con il ministro della difesa Yoav Gallant e il capo di stato maggiore Herzy Halevi per una valutazione della situazione. Lo ha fatto sapere il suo ufficio.
Ore 10:31 – Netanyahu riunisce al ministero Difesa vertici sicurezza
In Israele, il primo ministro Benjamin Netanyahu si è riunito al ministero della Difesa, con il titolare Yoav Gallant e alti responsabili della sicurezza a Tel Aviv. Lo ha reso noto il suo ufficio.
Ore 10:26 – Ambasciata Israele in Italia: cittadini trucidati in nome dell’odio
«Hamas ha attaccato Israele nel modo più barbaro e feroce, catapultando nell’orrore migliaia di civili innocenti; sono stati strappati alle loro famiglie, rapiti e trucidati in nome dell’odio. Oltre 300 morti, 1800 feriti e numerosi ostaggi». Lo scrive sui social l’ambasciata Israele in Italia invitando a condividere l’hashtag #IoStoConIsraele. L’ambasciata ha anche postato una foto sempre con la scritta «Io sto con Israele».
Ore 10:23 – «Uccisi oltre 400 terroristi nel Sud Paese e a Gaza»
Il principale portavoce dell’esercito israeliano, il contrammiraglio Daniel Hagari, ha reso che l’esercito con la «stella di David» ha ucciso più di 400 terroristi palestinesi nel sud di Israele e nella Striscia di Gaza, e ne ha catturati altre decine, durante i combattimenti cominciati ieri, dopo l’attacco di Hamas.
Ore 10:08 – Hamas, attacco in corso contro Sderot: lanciati 100 missili
Le brigate di al-Qassam, il braccio armato di Hamas, hanno annunciato che «è in corso un attacco contro Sderot con un centinaio di missili». Si tratta, affermano i miliziani, di un’azione «in risposta all’attacco contro una moschea di Gaza» e contro «abitazioni» nell’enclave palestinese condotto dall’esercito israeliano.
Ore 09:51 – Attacco Hamas, 750 gli israeliani dispersi
Sono 750 gli israeliani che risultano ancora dispersi dopo l’attacco sferrato dai miliziani di Hamas in Israele. Lo riporta l’emittente Channel 12 riferendo delle numerose persone rapite dagli uomini di Hamas.
Ore 09:39 – Esercito Israele: in 24 ore obiettivo evacuazione zone vicino Gaza
L’obiettivo di Israele è di evacuare entro le prossime 24 ore tutti i residenti delle cittadine vicino al confino con Gaza. Lo ha detto, citato dai media, il portavoce dell’esercito Daniel Hagari. Hagari ha poi spiegato che ci sono ancora combattimenti a Kfar Aza dove i soldati stanno cercando di liberare gli ostaggi presi sul posto da Hamas.
Ore 09:37 – Sale a 350 morti e 1.800 feriti bilancio attacco Hamas in Israele
Più di 350 le persone, tra cui 30 militari, che hanno perso la vita in Israele a causa dell’attacco sferrato dai miliziani di Hamas e oltre 1800 quelle che sono rimaste ferite, tra cui alcuni in modo grave. A fornire l’ultimo bilancio delle vittime è l’emittente Channel 12.
Ore 09:19 – Ministero sanità Gaza: 256 i morti e circa 1800 feriti
Il bilancio dei morti a Gaza dall’inizio della guerra è di 256. Lo ha fatto sapere il ministero della sanità della Striscia citato da fonti locali. Dei morti, 20 sono individuati come minori. Il bilancio dei feriti è di circa 1.800.
Ore 09:10 – Tajani: nessuno vuole un’altra guerra, serve de-escalation
«Nessuno vuole un’altra guerra chiediamo la de-escalation, contiamo su Arabia Saudita, Giordania, Egitto, sui paesi moderati che vogliono una soluzione del conflitto», ha dichiarato il ministro degli Esteri Antonio Tajani allo speciale Tg1. «Bisogna calmare le acque», ha sottolineato, confermando il contatto a livello di Quintetto e quindi il confronto telefonico anche con il segretario di Stato Usa Blinken. «Noi condanniamo l’invasione, l’attacco di Hamas contro Israele che ha il diritto di difendersi», ha ribadito Tajani, assicurando di non avere notizie negative su italiani in Israele.
Ore 08:53 – Unifil: in contatto con parti per evitare escalation
«Stiamo comunicando con le parti coinvolte al fine di contenere la situazione ed evitare un’escalation nella regione. Chiediamo a tutti di esercitare moderazione»: è quanto si legge in una nota di Unifil, la forza di peacekeeping Onu al confine israelo-libanese, dopo lo scambio a fuoco tra l’esercito israeliano e il gruppo islamista libanese Hezbollah, avvenuto all’alba.
Ore 08:52 – Portavoce Hamas alla Bbc: l’Iran ci ha sostenuti
Un portavoce di Hamas, Ghazi Hamad, ha dichiarato alla Bbc che nella suo attacco ad Israele ha ricevuto il sostegno dell’Iran.
Ore 08:46 – Decine di carri armati israeliani verso Gaza, Idf verso incursione di terra
Le Forze di difesa israeliane si starebbero preparando a una incursione di terra nella Striscia di Gaza. Lo dimostrerebbero le decine di carri armati israeliani che si stanno dirigendo verso l’enclave palestinese, come dimostrano i video condivisi sui social. In precedenza l’Idf aveva spiegato che era iniziata l’evacuazione dei residenti israeliano vicino alla Striscia di Gaza. Da qui sono partiti i centinaia di miliziani di Hamas che hanno fatto incursione in Israele.
Ore 08:35 – Haass: attacco Hamas rallenterà normalizzazione con sauditi
«Una delle prime cose che tutti esamineranno è il ruolo dell’Iran e sarà da vedere se anche Hezbollah farà qualcosa di simile a ciò che ha fatto Hamas. Quindi, tutti hanno gli occhi puntati sul fronte settentrionale e non solo su Gaza». Così al Corriere della Sera Richard Haass, ambasciatore Usa e già consigliere di Bush padre e Colin Powell. «Non c’è una miccia precisa» per l’attacco di ieri «e non è una risposta a qualcosa di specifico. Può essere che Hamas voglia scuotere e destabilizzare lo status quo, può avere a che fare con le rivalità interne nel gruppo di Hamas, può essere perché l’Iran ha spinto perché accada, può essere per interrompere la potenziale normalizzazione delle relazioni tra Israele e Arabia Saudita. Non lo sappiamo, non possiamo fare altro che speculazioni».Qui l’intervista completa.
Ore 08:34 – L’appello di una madre tedesca: mia figlia rapita da Hamas al rave, aiutatela
Sui social è stato condiviso l’appello di una donna tedesca, Ricarda Lauk, che vive in Israele e la cui figlia è stata rapita dai miliziani di Hamas. «Mia figlia, Shani Nicole, cittadina tedesca, è stata rapita da Hamas mentre partecipava con un gruppo di turisti a una festa nel sud di Israele – racconta – Mi è stato inviato un video dove ho potuto riconoscere mia figlia in una automobile, priva di coscienza, insieme a un gruppo di palestinesi, mentre attraversava le strade di Gaza». La madre, nel videomessaggio, mostra la foto della figlia, ventiduenne. La donna lancia un appello per ricevere aiuto e chiede di poter ricevere notizie sulla figlia, della quale mostra il passaporto. Lo zio della giovane, Winfried Gehr, al quotidiano Bild, ha detto che Nicole, insieme al suo ragazzo, avevano partecipato a un festival musicale in un kibbutz.
Ore 08:23 – Israele: colpito il compound del capo dell’intelligence Hamas
I caccia israeliani hanno attaccato il compound militare nella casa del capo dell’intelligence di Hamas nella Striscia di Gaza. Lo ha reso noto l’esercito israeliano.
Ore 08:22 – Portavoce Idf: iniziata evacuazione residenti vicino a Striscia di Gaza
Le autorità israeliane stanno «lentamente iniziando a evacuare» i residenti nelle aree circostanti la Striscia di Gaza. Lo ha annunciato il portavoce militare delle Idf, il tenente colonnello Richard Hecht, in un briefing, evitando di indicare quante persone verranno evacuate. Il Consiglio regionale di Mateh Asher, situato nel nord e nell’ovest della Galilea, questa mattina ha invitato i residenti locali a evacuare il sud o il centro del paese.
Ore 08:12 – Israele: 26 soldati uccisi nell’attacco Hamas, ne dà i nomi
L’esercito israeliano ha diffuso i nomi di 26 soldati che sono rimasti uccisi da quando Hamas ha iniziato il suo attacco nelle prime ore di sabato; tra di essi, alti ufficiali, uomini ma anche donne.
Ore 08:08 – Liberati kibbutz di Beeri e Ofakim
Mentre l’aviazione israeliana ha colpito durante la notte più volte Hamas a Gaza, l’esercito è all’opera per liberare le comunità a ridosso di Gaza dai miliziani armati dell’organizzazione infiltratisi in quelle zone, che hanno preso numerosi ostaggi portati nell’enclave palestinese. Secondo i media molti di loro ad ora sono stati uccisi o catturati dalle forze di sicurezza. Secondo la fonte, i residenti dei kibbutz Be’eri e Ofakim, asserragliatisi nelle abitazioni, sono stati salvati dalle forze di sicurezza. La stazione di polizia di Sderot – occupata dai miliziani di Hamas – è stata liberata con l’uccisione di 10 di loro.
Ore 08:01 – Israele: liberati alcuni ostaggi al confine con Gaza
In Israele, sono stati liberati alcuni ostaggi che erano tenuti in una casa a Ofakim, al confine con Gaza, e nell’operazione i soldati israeliani hanno ucciso «10 terroristi» ma anche alcuni civili. Secondo l’esercito israeliano c’è un «numero significativo» di civili e soldati israeliani tenuti in ostaggio da Hamas, tra cui bambini, donne, anziani e disabili. Alcuni sono vivi e alcuni probabilmente morti, ha riferito il portavoce militare tenente colonnello Jonathan Conricus.
Ore 07:58 – Hezbollah: abbiamo colpito area contesa Fattorie Sheeba
Hezbollah ha affermato di aver usato «un gran numero di colpi di artiglieria e di missili guidati» su posizioni israeliani nella zona contesa delle Fattorie di Sheeba, spiegando le modalità dell’operazione rivendicata questa mattina, alla quale Israele ha affermato di aver risposto. «La resistenza islamica (Hezbollah, ndr) ha attaccato tre posizioni del nemico sionista nella zona occupata delle Fattorie di Sheeba libanesi (…) con un gran numero di colpi di artiglieria e di missili guidati», si legge in un comunicato del `Partito di Dio´ sciita libanese, che esprime «solidarietà» con gli attacchi massicci di ieri di Hamas.
Ore 07:51 – Israele attiva centro per localizzare le persone scomparse
La polizia israeliana e il Comando del Fronte Interno, l’agenzia israeliana che opera nelle situazioni di emergenza, hanno annunciato di aver attivato un centro per la localizzazione delle persone scomparse. Secondo l’esercito israeliano, c’è un «numero significativo» di civili e soldati israeliani tenuti in ostaggio da Hamas, tra cui bambini, donne, anziani e disabili. Alcuni sono vivi e alcuni probabilmente morti, ha riferito il portavoce militare tenente colonnello Jonathan Conricus. Alle persone interessate è stato chiesto di recarsi al centro, allocato vicino all’aeroporto Ben Gurion, portando tutti i dettagli identificativi delle persone scomparse, tra cui le foto, ma anche oggetti da cui sia possibile estrarre il Dna.
Ore 07:29 – Tiri da Libano, Israele colpisce struttura Hezbollah
L’Hezbollah libanese ha rivendicato di aver compiuto «tiri di artiglieria e lanci di razzi» su Israele dal territorio del Libano. E l’esercito israeliano ha risposto a quelli che ha chiamato «colpi di mortaio provenienti dal Libano» con attacchi di artiglieria. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui i colpi provenienti dal Libano sono ricaduti nella «contesa regione di Monte Dov sul confine libanese». Successivamente – ha aggiunto il portavoce militare – un drone israeliano ha colpito «una infrastruttura dell’organizzazione terroristica degli Hezbollah nell’area di Har Dov». L’esercito israeliano ha intimato ai residenti dell’Alta Galilea, che confina con il Libano di restare al riparo nei rifugi.
Ore 07:25 – Israele: «Colpiti obiettivi Hamas, anche quartieri intelligence»
L’esercito israeliano ha reso noto all’alba di aver colpito all’almeno 10 obiettivi di Hamas tra i quali anche u quartieri generali dell’intelligence del gruppo terroristico.
Ore 07:23 – Suonano sirene di allarme vicino confine Israele con Gaza per droni
Sono suonate le sirene di allarme vicino alla città di Tekuma, nei pressi del confine israeliano con la Striscia di Gaza, per la sospetta infiltrazione di droni. Lo scrive il Times of Israel spiegando che le sirene sono tornate a suonare dopo una breve pausa negli attacchi missilistici contro Israele.
Ore 07:22 – Una famiglia tedesca tra i rapiti di Hamas
Tra i rapiti da Hamas c’è una famiglia con la cittadinanza tedesca. E’ stato il padre Asher Yoni, cittadino israeliano, a renderlo noto parlando con il quotidiano Bild. «L’ho subito riconosciuta, Doron Katz-Asher, mia moglie, cittadina tedesca, un terrorista le copriva la testa. Le mie figlie erano sotto una coperta, ma ho riconosciuto la più grande. Sono stati rapite insieme a mia suocera e al suo compagno». Il video è tra quelli fatti circolare da Hamas. Il padre ha fornito a Bild quattro foto, ritraggono la famiglia felice, le due piccole bambine di cinque e tre anni al mare. La moglie di Asher, con le famiglie, aveva voluto far visita alla nonna, in un kibbutz, vicino alla striscia di Gaza.
Ore 07:14 – Portavoce Hamas: Iran ci ha dato sostegno in attacco a sorpresa
L’Iran ha dato il proprio sostegno a Hamas in modo che potesse lanciare l’attacco a sorpresa e senza precedenti contro Israele. Lo ha dichiarato il portavoce di Hamas, Ghazi Hamad, alla Bbc. L’attacco su più fronti ha causato finora la morte di 300 civili e uomini delle forze di sicurezza israeliane, il ferimento di oltre mille e un numero imprecisato di rapiti dal sud di Israele e portate nella Striscia di Gaza.
Ore 07:13 – Israele colpisce obiettivi in Libano, risposta a colpi di mortaio
Le forze armate israeliane stanno attaccando con colpi di artiglieria il Libano dopo che numerosi colpi di mortaio sono stati lanciati verso Israele. Lo riferisce l’Idf in una nota spiegando che sono state «adottate misure in preparazione di questo tipo di possibilità e continueremo a operare in tutte le regioni e in qualsiasi momento necessario per garantire la sicurezza dei civili israeliani».