Il contratto di locazione per studenti universitari è un tipo di contratto di affitto stipulato tra il proprietario di un immobile (locatore) e uno studente universitario (conduttore) che ha l’obiettivo di fornire un alloggio temporaneo all’utente durante il periodo dei suoi studi.
Il contratto di locazione per studenti universitari è una particolare tipologia di contratto, che fa parte delle locazioni ad uso transitorio. Si caratterizza per la durata limitata e per la possibilità per i genitori dello studente di garantire per il pagamento del canone. Il proprietario di casa ha la possibilità di redigere un contratto separato per ogni studente, al fine di gestire al meglio il tour-over durante l’anno.
La concreta possibilità di mettere a reddito un immobile è importante per ogni proprietario di casa. Quando si ha a disposizione un immobile in città universitarie, uno delle principali modalità per metterlo a reddito è sicuramente la locazione per studenti universitari. Infatti, non si deve dimenticare che, gli studenti universitari fuori sede possono stipulare una particolare tipologia di contratto di affitto ad uso transitorio. Si tratta di un contratto di locazione che permette loro di ottenere una durata inferiore rispetto alle altre forme contrattuali di affitto previste della Legge, in virtù delle loro particolari esigenze di studio.
È un vantaggio sicuramente non trascurabile per il proprietario di casa, che può vincolare l’immobile per periodi inferiori a quelli previsti ex lege (3+2 o 4+4 anni). Tuttavia, questo è un vantaggio anche per lo studente che si vincola soltanto per il periodo di studio, e non oltre. Sono tantissime le domande che mi pervengono riguardanti il contratto di locazione per studenti universitari. Per questo motivo, ho deciso di riassumere in questa guida tutte le informazioni che possono esserti utili. Si tratta di una guida molto diversa dalle altre che puoi trovare online. Ho deciso, infatti, di raccogliere tutte le informazioni che mi sono arrivate andando ad approfondire ogni aspetto importante. Questo al fine di conciliare sia le esigenze del proprietario di casa che dello studente universitario.
Cos’è il contratto di locazione per studenti universitari?
Il contratto di locazione per studenti universitari è una particolare tipologia di contratto di locazione ad uso transitorio. Con uso transitorio si vuole intendere un contratto che deroga alle normali previsioni di legge, per venire incontro alle esigenze particolari delle parti. Questa tipologia di contratto può essere così definita:
CONTRATTO DI LOCAZIONE PER STUDENTI UNIVERSITARI |
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Contratto nel quale il locatore (proprietario dell’immobile), mette temporaneamente a disposizione di uno o più studenti universitari fuori sede (in qualità di conduttori), un immobile a destinazione abitativa o una porzione di esso. L’immobile deve essere sito nel Comune ove ha sede l’Università (o in un Comune limitrofo), a fronte del pagamento di un corrispettivo da determinarsi secondo quanto previsto da appositi accordi territoriali |
Questa definizione è stata predisposta, sulla base di due articoli di legge che disciplinano il contratto di locazione per studenti universitari. Si tratta dell’articolo 5 della Legge n. 431/98 che disciplina le locazioni ad uso abitativo, e dell’articolo 5, commi 1, 2 e 3, del D.M. del 30/12/2002. Normativa, questa, che riguarda specificatamente la stipula dei contratti di locazione per studenti universitari fuori sede. In particolare, nel decreto in commento viene previsto che:
“Nei comuni sede di università o di corsi universitari distaccati e di specializzazione nonché nei comuni limitrofi e qualora il conduttore sia iscritto ad un corso di laurea o di perfezionamento ovvero di specializzazione in un comune diverso da quello di residenza, possono essere stipulati contratti per studenti universitari di durata, precisata negli allegati tipi di contratto, da sei mesi a tre anni (rinnovabili alla prima scadenza, salvo disdetta del conduttore). Tali contratti possono essere sottoscritti o dal singolo studente o da gruppi di studenti universitari o dalle aziende per il diritto allo studio universitario”. |
Condizioni da rispettare
La stipula di un contratto di locazione per studenti universitari può essere effettuata soltanto se vi sono alcune condizioni indispensabili. Si tratta di elementi indispensabili che devono sussistere inderogabilmente nel momento in cui il contratto viene redatto e firmato. Si tratta di condizioni contrattuali che il legislatore ha voluto introdurre al fine di agevolare gli studenti universitari che si trovano costretti a spostarsi dal Comune di residenza per esigenze di studio. Affinché si possa stipulare un contratto di locazione per studenti universitari, quindi, è necessario che sussistano, al momento della stipula, entrambe le seguenti condizioni:
- Lo studente deve avere la propria residenza anagrafica in un Comune diverso da quello nel quale frequenta l’Università. Tale condizione deve essere espressamente indicata in una clausola del contratto. Questo, in quanto l’unico motivo che deve giustificare lo spostamento deve essere per gli studi universitari;
- Il comune ove è posto l’immobile concesso in locazione deve essere quello in cui ha sede l’Università (o un Comune limitrofo). In alternativa può essere anche il Comune nel quale si svolgono corsi universitari distaccati.
Come puoi vedere è di fondamentale importanza redigere nel modo corretto il contratto di locazione. Questo significa avere cura di inserire le clausole fondamentali per un contratto di locazione ad uso transitorio per studenti universitari.
Forma contenuto e clausole del contratto
Una volta verificate preliminarmente le condizioni sopra indicate è possibile arrivare alla redazione del contratto. Il contratto di locazione per studenti universitari fuori sede deve essere redatto, esclusivamente utilizzando un apposito modello predisposto dal Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture (D.M. 31/12/2002). Si tratta del modello che allego di seguito è che puoi utilizzare come bozza per la redazione del tuo contratto.
Tale modello prevede che, ai fini della validità del contratto stesso, debbano essere obbligatoriamente indicati nel contratto alcuni elementi fondamentali. Si tratta di elementi che devono necessariamente essere presenti nel contratto di locazione per la sua validità come contratto per studenti universitari. Quindi, sia che tu sia uno studente, o il proprietario dell’immobile devi prestare particolare attenzione al fatto che tu riesca a ritrovare nel contratto questi elementi fondamentali. In mancanza di anche solo uno di questi elementi il contratto non può avere validità come contratto di locazione per studenti universitari.
Leggi le condizioni seguenti con molta attenzione!
La generalità delle parti
Devono essere riportate le generalità del locatore, e del/dei conduttori del contratto. Il contratto di locazione per studenti universitari può essere sottoscritto da singoli studenti o da gruppi di studenti. Per maggiore tutela del proprietario di casa è concesso che il contratto di locazione possa essere sottoscritto anche dai genitori dello studente o dalle aziende per il diritto allo studio universitario.
Dati dell’immobile inventario e planimetrie
Nel contratto deve trovare indicazione la descrizione e l’ubicazione dell’immobile, con i relativi dati catastali. Come indicato in precedenza deve trattarsi di un Comune con sedi universitarie. Un aspetto importante riguarda la possibilità di concedere in locazione parte dell’immobile (es. uso esclusivo di una camera e zone comuni comune cucina e bagno). Tuttavia, non è possibile locare singoli posti letto, senza apposita autorizzazione in possesso soltanto a chi effettua attività di affittacamere.
Al fine di identificare la parte dell’immobile concessa in locazione consigliamo di allegare al contratto una planimetria dell’immobile. Planimetria ove siano evidenziate le parti dell’immobile che sono concesse in locazione. Consiglio anche di allegare un’inventario dei beni presenti nelle singole stanze. Ti sarà utile al momento del rilascio dell’immobile per verificare che quanto era presente sia stato conservato con cura dall’inquilino (in caso contrario avrete titolo per trattenere il deposito cauzionale).
Importo del canone di locazione e attestazione di conformità
Per il contratto di locazione per studenti universitari, ai sensi del D.M. 30/12/2002, il canone di locazione è definito sulla base di appositi accordi locali e stabilito in base ad aree omogenee. In pratica, il locatore può stabilire liberamente l’importo del canone, anche in base alla durata del contratto, alla presenza di arredamento o in base ad eventuali clausole particolari. Tuttavia, l’importo massimo del canone applicabile non può superare le fasce previste per i contratti a canone concordato. A seguito dell’entrata in vigore del D.M. 16.1.2017, i contratti di locazione a canone concordato o assimilati possono essere stipulati anche senza l’assistenza di associazioni di categoria. Tuttavia, i contratti non assistiti possono accedere alla cedolare secca al 10% sono ove ricevano una attestazione di conformità del contenuto economico e normativo del contratto agli accordi territoriali (risoluzione n. 31/E/2018 Agenzia Entrate). Questo aspetto è molto importante, e spesso non viene rispettato dai proprietari di casa. Quindi, se sei uno studente, ricorda di verificare questa clausola nel tuo contratto.
In relazione a questo aspetto è utile sottolineare quanto indicato dall’Agenzia delle Entrate con la risposta ad interpello n. 105/E/2018. Infatti, ove lo stesso appartamento sia concesso in locazione per porzioni a più studenti universitari ed i singoli contratti siano stipulati contestualmente e presentino tutti lo stesso contenuto economico e normativo, è sufficiente un’unica attestazione di conformità da parte delle associazioni di categoria per il complesso dei contratti.
Modalità di pagamento del canone
Il pagamento del canone di locazione per studenti universitari può avvenire con qualsiasi modalità. Tuttavia, è preferibile scegliere mezzi di pagamento tracciabili. Bonifico bancario o postale, assegni, sono sicuramente i mezzi migliori. Se invece il pagamento del canone avviene in contanti devi ricordare che la soglia per i pagamenti in contante è (attualmente) di 2.000 euro.
Per quanto riguarda la ricevuta di pagamento, se si sceglie il pagamento con mezzi tracciabili non è obbligatorio che sia rilasciata. Mentre se si paga in contanti è opportuno che la ricevuta sia rilasciata dal proprietario. Ricordo che il rilascio della ricevuta non è obbligatorio. Tuttavia, se il conduttore la richiede diventa obbligatorio rilasciarla. Sulla ricevuta deve essere applicata una marca da bollo di 2,00 euro se l’importo pagato supera la soglia di 77,47 euro. La ricevuta, ricordo, rappresenta quietanza di pagamento del canone da parte dell’inquilino.
Durata del contratto per studenti
L’articolo 3, comma 1, del D.M. 30/12/2002 prevede il periodo minimo e massimo di durata, per questa particolare tipologia di contratto di locazione. E’ previsto che il contratto di locazione per studenti universitari posa avere una:
- Durata minima di 6 mesi;
- Durata massima di 36 mesi.
Le parti non possono stabilire una durata minima inferiore a quella di un semestre, pena la nullità della clausola e l’applicazione automatica della norma sulla durata minima. Se, invece, le parti stabiliscono un periodo superiore a 36 mesi, la clausola è nulla ed anche in questo caso deve essere applicato il periodo massimo di 36 mesi. Anche in questo caso consiglio sempre di verificare che il tuo contratto rispetti questi range di durata.
Clausola per lo studente fuori sede
Uno degli aspetti fondamentali del contratto di locazione per studenti universitari è la clausola che identifica lo studente fuori sede. Affinché il contratto di locazione ad uso transitorio possa trovare applicazione è necessario indicare che lo studente sia iscritto ad un corso universitario presso la locale Università. Ed inoltre che considerato “fuori sede“. Questa particolare condizione deve trovare posto in una apposita clausola del contratto. La presenza della clausola è fondamentale per la validità di questo tipo particolare di contratto di locazione.
Attestazione di prestazione energetica dell’edificio
Come in tutti i contratti di locazione, anche in questo caso, deve essere indicata un’apposita clausola nella quale il conduttore dichiara di aver ricevuto le informazioni e la documentazione. Informazione comprensiva dell’attestato di prestazione energetica dell’edificio. In caso di mancata dichiarazione circa l’APE, locatore e conduttore sono soggetti al pagamento, in solido e in parti uguali, di una sanzione amministrativa. Il pagamento della sanzione amministrativa non esenta dall’obbligo di presentare la dichiarazione o la copia dell’APE entro 45 giorni.
Cedolare secca
Qualora il locatore decida di avvalersi del regime fiscale della cedolare secca (al posto della normale tassazione ad Irpef), per la tassazione del canone di locazione, dovrà indicare la propria adesione in una specifica clausola del contratto. Clausola che sarà sottoscritta dal conduttore. Ricordo che la cedolare secca ha il vantaggio di consentire il pagamento di un’imposta pari al 10% del canone annuo stabilito. La cedolare consente di evitare il pagamento di imposta di registro annuale ed imposta di bollo. Questo rispettando tutti i requisiti del contratto sopra indicati, altrimenti, non potrà applicarli l’aliquota ridotta del 10% (ma quella piena del 21%). Infine, ricordo anche che il soggetto che concede in locazione l’immobile è obbligato ogni anno a presentare la dichiarazione dei redditi.
Per approfondire: “Casi di esonero dalla presentazione della dichiarazione dei redditi“.
Divieto di sublocazione
La legge vieta, in questa particolare tipologia di contratti, la facoltà di esercitare la sublocazione. Questo significa che lo studente universitario, conduttore dell’immobile non potrà a sua volta locare l’immobile a terzi.
Ripartizione delle spese
Le spese relative al contratto di locazione, come i costi di registrazione (imposta di bollo e imposta di registro), e i pagamenti dell’imposta di registro annuale, devono essere ripartiti in parti uguali. Così come indicato nell’allegato G del D.M. 30/12/2012..
Registrazione del contratto di locazione per studenti universitari
Una volta completata la redazione del contratto una delle parti deve provvedere alla sua registrazione. Come ogni contratto di locazione avente durata superiore ai 30 giorni, anche il contratto di locazione per studenti universitari fuori sede deve essere registrato presso l’Agenzia delle Entrate. La registrazione deve essere effettuata da una delle parti entro 30 giorni dalla data di stipula, o dalla data di decorrenza dello stesso (se anteriore alla stipula). Per la registrazione del contratto servono alcuni documenti obbligatori. Mi riferisco ai seguenti:
- Due copie del contratto di locazione per studenti universitari firmate in ogni pagina da entrambe le parti;
- Una marca da bollo da €. 16,00 per ogni 4 pagine del contratto. Attenzione, se si sceglie la tassazione con cedolare secca questo adempimento non deve essere effettuato;
- Il versamento dell’imposta di registro con aliquota 2% da calcolare sull’importo del canone di locazione annuo. Pagamento che deve essere effettuato attraverso il modello F24 Elide. Attenzione, se si sceglie la tassazione con cedolare secca questo adempimento non deve essere effettuato;
- Presentazione del modello RLI relativo alla registrazione del contratto di locazione.
Se hai bisogno di maggiori informazioni sulla registrazione del contratto di locazione puoi consultare questo articolo: “La registrazione dei contratti di locazione immobiliare“. Ricordo ancora che è possibile per il locatore usufruire della cedolare secca, al posto della normale tassazione ad Irpef dei canoni di locazione, anche per i contratti stipulati con studenti universitari. In questo caso, non è dovuto il pagamento dell’imposta di bollo e dell’imposta di registro sia in sede di registrazione che dei rinnovi annuali del contratto.
La cedolare secca dovrà essere calcolata in dichiarazione dei redditi e versata alle scadenze previste per il versamento delle imposte sui redditi:
- 30 giugno (ovvero 30 luglio con maggiorazione dello 0,40%) e
- 30 novembre.
Al termine della procedura di registrazione il funzionario dell’Agenzia ti rilascerà una copia del contratto registrato.
Contratto di locazione per studenti universitari: rinnovo e recesso dal contratto
La procedura descritta finora riguarda la registrazione del contratto. Ma cosa succede successivamente?
Durante la vita del contratto di locazione possono accadere varie ipotesi. Si tratta di fattispecie che riguardano la normale vita di un contratto di locazione e che devono essere attentamente analizzate. Per questo di seguito vedrai una serie tra le più frequenti ipotesi di modifica di un contratto di locazione.
Rinnovo del contratto
Il contratto di locazione per studenti universitari ha una durata che va dai 6 ai 36 mesi. Se non succede niente alla scadenza del contratto lo stesso si rinnova automaticamente per un periodo pari alla stessa durata. Alla fine della seconda durata contrattuale il contratto si considera concluso. Qualora una delle parti desideri chiedere la risoluzione anticipata del contratto. Questo deve avvenire attraverso una comunicazione di disdetta, da comunicare con almeno tre mesi di anticipo rispetto alla scadenza del contratto. Il rinnovo del contratto prevede la comunicazione all’Agenzia delle Entrate.
Disdetta del contratto
Oltre alla disdetta in caso di scadenza del contratto, nel contratto di locazione per studenti universitari, il conduttore può recedere in caso sussistano gravi motivi. La disdetta anticipata per gravi motivi può essere effettuata dallo studente in qualsiasi momento. Questo previa comunicazione al locatore da inviare con tre mesi di anticipo.
Recesso parziale di uno studente
Sovente il contratto di locazione per studenti è fatto con più conduttori. In questo caso può esservi un recesso parziale, qualora soltanto uno o alcuni dei conduttori decidano di recedere dal contratto. In questo caso i conduttori che rimangono nell’immobile sono tenuti comunque al pagamento dell’intero canone a favore del locatore. Con la conseguenza che ci sarà da versare una quota di canone superiore rispetto a quella pattuita precedentemente. Per questo motivo, è concesso ai conduttori restanti di sostituire gli studenti che hanno lasciato l’immobile, con altri che intendano accettare le condizioni del contratto già in essere. Previa autorizzazione del locatore. Se sei di fronte ad un recesso parziale dal contratto, è fondamentale gestire nel modo più corretto gli adempimenti fiscali. Questo al fine di evitare di incorrere in sanzioni. Infatti, come stabilito dal Decreto del 5/03/1999 e il D.M. del 30/12/2002, il locatore può trovarsi di fronte a due possibili situazioni:
- Recesso di un conduttore senza subentro – In questo caso è opportuno presentare apposito modello RLI all’Agenzia delle Entrate per comunicare il recesso parziale del conduttore;
- Recesso di un conduttore con subentro – Nel caso in cui oltre al recesso parziale dal contratto, vi sia anche il subentro nello stesso da parte di un nuovo studente, è necessario che questi accetti le condizioni del contratto originario. Per questo motivo è necessario stipulare un atto integrativo del contratto originario, dove lo studente darà la propria accettazione a tutte le clausole vigenti. Anche in questo è necessario presentare all’Agenzia delle Entrate il modello RLI, debitamente compilato. In questo caso l’imposta di registro da versare sarà a debito dello studente che rilascia l’immobile e dello studente subentrante al 50% cadauno;
- Recesso totale e subentro – Qualora tutti gli originali conduttori fossero sostituiti dai subentranti, questi ultimi dovranno stipulare un nuovo contratto. In caso contrario il contratto si intenderà risolto ipso jure, salvo il pagamento della indennità di occupazione sino all’effettivo rilascio dell’alloggio.
Rilascio dell’immobile da parte dello studente
Sia nel caso in cui si arrivi alla conclusione del contratto di locazione per studenti universitari sia in caso di recesso, lo studente dovrà lasciare l’immobile. Anche il rilascio dell’immobile è un elemento importante da effettuare con la dovuta attenzione. Quando lo studente lascia l’immobile è tenuto alla riconsegna delle chiavi. E’ in questa sede, ovvero quando l’appartamento si libera che il proprietario e lo studente devono controllare lo stato delle stanze occupate. Infatti, il proprietario ha la facoltà di rivalersi sulla somma lasciata in deposito cauzionale, dallo studente. Questo solo nel caso in cui si constatino danni non dovuti al normale uso dell’alloggio.
Per questo è opportuno, terminata la verifica e prima di abbandonare l’alloggio, sottoscrivere una dichiarazione liberatoria. Si tratta di un documento che ha l’obiettivo di salvaguardare l’inquilino da qualsiasi iniziativa che il proprietario possa successivamente intraprendere. Qualora poi l’inquilino, avuta la disdetta non abbandoni l’alloggio, il proprietario può iniziare un’azione di convalida di sfratto. In questo caso l’obiettivo è quello di ottenere dal giudice la pronuncia della cessazione del rapporto di locazione e contemporaneamente la fissazione della data di esecuzione dello sfratto. Cioè del giorno in cui l’Ufficiare giudiziario imporrà il rilascio dell’immobile allo studente. E’ consigliabile, comunque, se sei uno studente che ha ricevuto uno sfratto farti assistere da un legale.
Morosità dello studente
Una delle domande che maggiormente mi vengono poste dai proprietari riguarda le conseguenze in caso di mancato pagamento del canone di locazione. Vediamo, quindi, cosa accade in caso di morosità dello studente nel pagamento dei canoni. Oltre che per scadenza naturale, il contratto di affitto può essere sciolto, su iniziativa del locatore, in un solo caso. Mi riferisco alla possibilità che lo studente non effettui i pagamenti del canone di locazione. Se entro 20 giorni dalla scadenza mensile pattuita per il pagamento del canone di locazione, questo non venga pagato al proprietario, il contratto può essere risolto.
Il proprietario in questo caso ha facoltà di andare ed ottenere dal giudice la convalida di sfratto per morosità. Lo stesso può accadere se lo studente si rende moroso nel pagamento degli oneri condominiali, quando l’importo non pagato superi complessivamente l’importo di due mensilità del canone.
Cosa può fare lo studente in questi casi?
In teoria. come detto esiste la possibilità di venire sfrattati anche per l’omesso pagamento di una mensilità del canone. Tuttavia, sarà poi il giudice a valutare se quella inadempienza minore, perché ridotta, possa condurre ad uno sfratto. Però l’inquilino può sanare la morosità per tre volte, nel corso di un quadriennio se, alla prima udienza, versa un importo pari a tutti i canoni scaduti. Se invece in questa sede non avviene il pagamento, il giudice, su istanza del conduttore che provi le sue condizioni di difficoltà, può concedergli un termine fino a 90 giorni per il pagamento. Trascorso inutilmente il quale potrà convalidare lo sfratto.
Spese condominiali nel contratto per studenti
Oltre alle spese legate al contratto di locazione, una componente importante delle spese che il conduttore deve sostenere è legata all’attività del condominio. A tale proposito gli articoli 9 e 10 della Legge n. 392/78 stabiliscono che sono interamente a carico del conduttore, salvo specifico patto contrario, le spese ordinarie. Si tratta delle spese attinenti all’uso dell’immobile e alla fornitura dei servizi comuni. Inoltre, ricordo che lo studente ha diritto di voto, nell’assemblea dei condomini, in ordine alle delibere relative alla gestione dei servizi di riscaldamento e di condizionamento d’aria, in quanto poste a suo carico. Nonché un diritto di intervento senza voto per le delibere relative alle modificazioni degli altri servizi comuni.
Spese a carico del conduttore
Più in particolare sono interamente a carico del conduttore:
- Le spese relative al servizio di pulizia, al funzionamento e alla ordinaria manutenzione dell’ascensore;
- Le spese relative alla fornitura dell’acqua;
- Spese dell’energia elettrica;
- Le spese del riscaldamento e del condizionamento d’aria;
- Le spese per lo spurgo dei pozzi neri e delle latrine;
- Infine, le spese per la fornitura degli altri servizi comuni.
Spese a carico del proprietario
Mentre, ricordo che sono a carico del proprietario:
- Le spese di amministrazione (compenso all’amministratore, corrispondenza, contabilità);
- Le eventuali imposte a carico della proprietà come pure le assicurazioni del caseggiato;
- L’imbiancatura delle parti comuni, la risistemazione del tetto, delle tubature, dei canali di gronda;
- Le opere che abbelliscono, o rendono più comodo o agevole il godimento dell’alloggio (antenna centralizzata, impianto di ascensore o di riscaldamento).
Nel caso l’appartamento venga danneggiato da rotture (classico caso delle tubature dell’acqua) alla cui riparazione deve provvedere per legge il proprietario, questi deve venire avvisato perché vi provveda. Se egli rifiuterà sarà possibile eventualmente adire al giudice. Non conviene procedere alla riparazione di propria volontà, in quanto, così facendo, si perderà il diritto al rimborso delle spese effettuate.
Agevolazioni fiscali per il proprietario di casa
La stipula di un contratto di locazione per studenti universitari ha il vantaggio di avere delle interessanti agevolazioni per il proprietario di casa. Per i contratti di locazione a canone concordato, come quello per studenti universitari sono previste specifiche agevolazioni sulla tassazione per il proprietario. Ai sensi della Legge n 431/98 il proprietario che stipula un contratto a canone concordato per gli studenti fuori sede ha diritto ad una deduzione Irpef del 30% del canone. Oltre alla deduzione ordinaria del 5%. Si tratta di una agevolazione importante, che deve essere attentamente valutata e ponderata in considerazione anche della cedolare secca. Come detto ricordo che per gli affitti a studenti universitari è possibile optare per la cedolare secca al 10%. Questo in sostituzione della tassazione ordinaria Irpef, con la possibilità di esenzione dal versamento di imposta di bollo e di registro. E’ importante valutare bene la propria convenienza tra le due tipologie di tassazione possibili. Se ti serve un commercialista esperto che possa aiutarti in questo al termine dell’articolo troverai come contattarmi.
Detrazione fiscale per gli studenti universitari
In un contratto di locazione per studenti universitari le agevolazioni non riguardano solo il proprietario di casa. Sono previste, infatti, specifiche agevolazioni anche per gli studenti. Per te che sei uno studente, infatti, è prevista la possibilità di portare in detrazione dell’Irpef il 19% dell’affitto annuo pagato. Questo entro il limite massimo di 2.633 euro annue. In caso di contratti di locazione cointestati deve ritenersi che la detrazione spetti a ciascun coinquilino, su un importo massimo di 2.633,00 euro.
La detrazione, in pratica, ti consente di recuperare sotto forma di minori imposte da pagare del 19% dell’importo sostenuto per il canone di affitto. La normativa prevede che la detrazione possa essere concessa a patto che è l’università presso cui lo studente è iscritto disti almeno 100 Km dal proprio Comune di residenza (e che si trovi in diversa Provincia). Inoltre, se sei uno studente che non percepisce redditi, la detrazione non va persa. Se sei ancora a carico dei tuoi tuoi genitori saranno questi che avranno la possibilità di sfruttare questa agevolazione fiscale. Anche in questo caso è di fondamentale importanza avvalersi di un valido commercialista per la predisposizione della propria dichiarazione dei redditi.
La detrazione non spetta per i canoni derivanti da contratti di sublocazione, in quanto non possono essere ricondotti tra i modelli contrattuali previsti dalla Legge n. 431/98. |
La detrazione spetta a condizione che l’università sia ubicata in un Comune:
- Diverso da quello in cui lo studente ha la propria residenza anagrafica;
- Distante da quest’ultimo almeno cento chilometri;
- Sito in un altra Provincia rispetto a quella di residenza.
Le condizioni devono essere rispettate congiuntamente. E’ importante evidenziare che per verificare il requisito dei centro chilometri di distanza è possibile fare riferimento alla distanza chilometrica più breve tra il Comune di residenza e quello in cui ha sede l’università, calcolata con riferimento ad una qualsiasi delle vie di comunicazione esistenti, ad esempio ferroviaria o stradale. Il diritto alla detrazione compete se almeno uno dei suddetti collegamenti risulti pari o superiore a centro chilometri.
Il beneficio fiscale non può essere esteso ai contratti di locazione di unità immobiliari situate all’estero per corsi universitari in Italia (Circolare n. 18/E/2009 dell’Agenzia delle Entrate).
Detrazione per gli studenti universitari all’estero
E’ prevista, alle medesime condizioni, e nello stesso limite di importo, la detrazione in relazione:
- Agli studenti iscritti ad un corso di laurea presso un’università ubicata nel territorio di uno Stato membro dell’Unione Europea o in uno degli Stati aderenti all’Accordo sullo spazio economico europeo, con i quali sia possibile lo scambio di informazioni;
- Ai canoni derivanti da contratti di locazione e di ospitalità, ovvero da atti di assegnazione in godimento, stipulati dai suddetti studenti ai sensi della normativa vigente nello Stato estero in cui è situato l’immobile.
Conclusioni
In questo report ho cercato di fornirti una serie di informazioni importanti per la redazione di un contratto di locazione per studenti universitari. Si tratta di una tipologia contrattuale non semplice, in quanto per la validità del contratto e per poter beneficiare delle agevolazioni è necessario che il contratto sia idoneo. I requisiti da rispettare sono molti e commettere un errore è più semplice di quanto si possa pensare. Sia per il proprietario che per lo studente avere un contratto ben scritto è fonte di sicurezza. Nel mio studio ho avuto esperienza di molti contratti redatti senza conoscere la normativa e solitamente una delle parti è rimasta “scottata” da un imprevisto. In questi casi occorre quasi sempre l’ausilio di un legale e si finisce per perdere tempo e denaro.
Per questo motivo non ti consiglio di redigere e registrare un contratto di locazione per studenti universitari. E’ consigliabile, almeno la prima volta affidarsi ad un dottore commercialista, per stendere un contratto base che possa essere applicato poi a tutti gli studenti. L’ausilio di un esperto ti aiuterà anche a capire se stai rispettando tutti i requisiti per ottenere le agevolazioni fiscali e assieme a lui potrai valutare se nel tuo caso è più conveniente la tassazione Irpef o quella a cedolare secca.
Non è affatto vero che la cedolare secca sia sempre la scelta che consente il miglior risparmio fiscale. Dipende tutto dalla tua situazione personale. Ho avuto modo di consigliare molti clienti su questo quindi se vorrai sarò a tua disposizione per aiutarti.
Domande frequenti
La durata tipica varia, ma solitamente ha una durata minima di 6 mesi e una durata massima di 3 anni, rinnovabile.
Dipende dalle clausole del contratto. Alcuni contratti prevedono la possibilità di rescissione in caso di interruzione degli studi o trasferimento a un’altra università.
Il locatore può sfruttare una agevolazione sotto forma di deduzione IRPEF di parte del canone di locazione, mentre lo studente può sfruttare una detrazione IRPEF sul canone di locazione.
Sì, di solito è richiesta una certificazione o attestazione di iscrizione all’università per stipulare un contratto di locazione per studenti.
Dipende dalle clausole del contratto. Molti contratti di locazione per studenti prevedono la possibilità di condivisione con altri studenti, ma è importante verificare le condizioni specifiche.
Come per qualsiasi contratto di locazione, il mancato pagamento dell’affitto può portare a sanzioni, interessi di mora e, in ultima analisi, alla rescissione del contratto e allo sfratto.
Sì, è comune che il locatore richieda un deposito cauzionale come garanzia contro eventuali danni all’immobile o mancati pagamenti.
Sì, molti contratti di locazione per studenti prevedono la possibilità di rinnovo, ma è importante discuterne con il locatore prima della scadenza.
Se termini gli studi prima della scadenza del contratto, dovrai comunque rispettare le condizioni previste, a meno che non ci siano clausole specifiche che permettano la rescissione anticipata.
Qualsiasi modifica o personalizzazione dell’appartamento dovrebbe essere discussa e approvata dal locatore. Di solito, le modifiche strutturali non sono permesse senza il consenso del locatore.