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Cessione del quinto delle pensioni
TASSI QUARTO TRIMESTRE 2023

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze – Dipartimento del Tesoro ha indicato i Tassi Effettivi globali medi (Tegm) praticati dalle banche e dagli intermediari finanziari, rilevati dalla Banca d’Italia e in vigore per il periodo 1° ottobre 2023 – 31 dicembre 2023.
L’Inps, con il messaggio del 2 ottobre scorso, n. 3434, ha pubblicato i valori dei tassi da applicarsi nel periodo per i prestiti da estinguersi con cessione del quinto dello stipendio e della pensione e i tassi soglia Taeg per i prestiti estinguibili con cessione del quinto della pensione in regime di convenzionamento.
Le modifiche sono operative dal 1° ottobre 2023 e, per la classe di età “Maggiore di 79 anni”, i tassi soglia coincidono con i tassi soglia di usura.
Al riguardo si ricorda che, La cessione del quinto della pensione è un prestito che il pensionato può ottenere da una banca o da un intermediario finanziario, rimborsabile attraverso un addebito automatico mensile che l’Inps effettua sulla sua pensione. L’addebito non può superare un quinto dell’importo mensile della pensione.
A chi è rivolto
La cessione del quinto può essere chiesta dai titolari di tutte le pensioni, a eccezione di:
assegni e pensioni sociali;
invalidità civili;
assegni mensili per l’assistenza ai pensionati per inabilità;
assegni di sostegno al reddito (VoCred, VoCoop, VoEso, Cred27, Coop28);
assegni al nucleo familiare;
pensioni con contitolarità per la quota parte non di pertinenza del soggetto richiedente la cessione;
prestazioni di esodo ex art. 4, commi 1-7 ter, legge 28 giugno 2012, n. 92;
Ape Sociale.
Come funziona
Per ottenere un prestito con cessione del quinto della pensione, il pensionato deve prima richiedere personalmente, presso una qualsiasi sede Inps, la comunicazione di cedibilità della pensione, un documento in cui viene indicato l’importo massimo della rata del prestito. Tale documento va quindi consegnato alla banca o alla società finanziaria con cui si andrà a stipulare il contratto di finanziamento. Nel caso in cui il pensionato si rivolga a una società convenzionata con l’Inps, la comunicazione di cedibilità verrà elaborata direttamente dalla società attraverso un collegamento telematico con l’Istituto di previdenza e i tassi di interesse applicati al contratto di prestito saranno quelli stabiliti dalla convenzione.
La durata del contratto di prestito non può superare dieci anni ed è obbligatoria la copertura assicurativa per il rischio di premorienza del titolare della prestazione. Una volta completate tutte le attività inerenti la stipula del contratto con l’istituto finanziario e a fronte dell’avvenuta notifica, l’Inps provvede a versare la quota stabilita trattenendola direttamente dalla pensione.
Poiché il pensionato può cedere fino a un quinto della propria prestazione pensionistica, la rata dipende dall’importo della pensione stessa. L’importo cedibile è calcolato al netto delle trattenute fiscali e previdenziali, con salvaguardia del trattamento minimo stabilito annualmente dalla legge per l’Assicurazione generale obbligatoria (Ago). Per questo motivo i trattamenti pensionistici integrati al minimo non possono essere oggetto di cessione. Nell’ipotesi di titolari di più pensioni cedibili della medesima gestione pensionistica, il calcolo si effettua sul cumulo degli assegni percepiti.
La tutela del pensionato
Prima di impostare il piano di ammortamento sulla pensione, in base alla durata e all’importo della rata pattuita da contratto, l’Inps verifica la presenza di alcune condizioni a tutela del pensionato:
la banca o la società finanziaria devono possedere tutti i requisiti richiesti dalla legge;
il tasso applicato al prestito non deve essere superiore al tasso soglia anti-usura per gli intermediari finanziari accreditati o al tasso convenzionale stabilito, per la propria fascia di età, per il prestito erogato dagli intermediari finanziari convenzionati;
la rata prevista dal contratto non deve superare un quinto dell’importo cedibile della pensione;
nel contratto devono essere indicate tutte le spese (istruttoria, estinzione anticipata, premio assicurativo per premorienza, commissioni, interessi).

 

Ccnl sanità 2019 – 2022
IMPONIBILE AI FINI CONTRIBUTIVI

Il 2 novembre 2022 è stato sottoscritto il Contratto collettivo nazionale di lavoro (Ccnl) relativo al personale del comparto sanità per il triennio 2019-2021.
Riepilogati i principali elementi di novità del Ccnl, con la circolare Inps del 3 ottobre scorso, n. 84 l’Istituto di previdenza fornisce chiarimenti sull’imponibilità contributiva e sulla valutabilità delle voci retributive previste dal contratto ai fini dell’erogazione del Trattamento di fine servizio (Tfs) e del Trattamento di fine rapporto (Tfr) dei dipendenti pubblici.
La stessa circolare, inoltre, integra e modifica parzialmente la precedente circolare Inps del 4 novembre 2022, n. 126 relativamente all’indennità di incarico prevista dal Ccnl 2016-2018.

 

Cassetto previdenziale
DAL 10 OTTOBRE LA NUOVA FUNZIONE SMART TASK

L’Inps, con il messaggio del 29 settembre scorso, n. 3429, ha informato gli utenti del rilascio, dal 10 ottobre 2023, della nuova funzionalità di “Creazione di Smart Task” all’interno del Cassetto previdenziale del contribuente.
Il progetto rientra nell’ambito degli interventi legati al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).
La “Smart Task” è una piattaforma trasversale che gestisce l’automazione delle comunicazioni bidirezionali tra i datori di lavoro (o gli intermediari abilitati) e l’Istituto di previdenza.
Il messaggio elenca i servizi Smart Task che possono essere utilizzati in una prima fase e specifica le modalità operative della procedura.

 

Fis
NUOVO SERVIZIO PER DOMANDA DI ASSGNO DI INTEGRAZIONE SALARIALE

Con il messaggio Inps del 29 settembre scorso, n. 3422 l’Istituto di previdenza ha comunicato che, nell’ambito della piattaforma unica delle integrazioni salariali (“Omnia IS”), è disponibile il nuovo servizio di presentazione della domanda di assegno di integrazione salariale (Ais) erogato dal Fondo di integrazione salariale (Fis).
La nuova procedura di presentazione della domanda offre una modalità di compilazione semplificata e assistita, che guida l’utente al fine di ridurre la possibilità di trasmissione di dati e informazioni errate.
In questa prima fase possono utilizzare il nuovo servizio solo i datori di lavoro/intermediari che hanno partecipato alle attività di sviluppo e sperimentazione del nuovo applicativo.
Gli altri continueranno a presentare la domanda di assegno di integrazione salariale del Fis utilizzando l’attuale servizio “CifWeb”. Un successivo messaggio comunicherà la data a decorrere dalla quale il nuovo servizio sarà accessibile a tutti i datori di lavoro/intermediari.

 

Richiedi finanziamento azienda

Prestito immediato

Transito navi a Venezia
INDENNITA’ ONNICOMPENSIVA PER I LAVORATORI

Per i lavoratori impiegati in attività connessa al transito delle navi nelle vie urbane d’acqua di Venezia (Bacino di San Marco, Canale di San Marco e Canale della Giudecca), per il 2022 è prevista un’indennità onnicomprensiva di 2.000 euro.
L’indennità è erogata dall’Inps e concorre alla formazione del reddito. Per il periodo di fruizione non è riconosciuto l’accredito dei contributi figurativi. La circolare Inps del 3 ottobre scorso, n. 83 individua in particolare:
le categorie di lavoratori dipendenti e autonomi destinatari dell’indennità onnicomprensiva;
le attività connesse al transito delle navi per cui è prevista l’indennità;
i requisiti di accesso;
le compatibilità con altre prestazioni.
Per ricevere l’indennità, i lavoratori devono presentare domanda entro il 30 novembre 2023, esclusivamente online, seguendo le indicazioni contenute nella stessa circolare.

 

Carlo Pareto



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