Chi ha iniziato a lavorare prima dei 18 anni e ha almeno 12 mesi di contributi versati prima del compimento del diciannovesimo anno, ha diritto alla pensione anticipata
Sei un lavoratore autonomo, oppure un dipendente del settore pubblico o privato e hai iniziato a lavorare quando eri molto giovane, addirittura minorenne. Hai dunque iniziato a versare i contributi ancora all’inizi degli anni ‘90; sei ancora giovane, non hai nemmeno compiuto i sessant’anni, ma essendo molto tempo che lavori, ti chiedi se oggi tu abbia diritto ad andare in pensione, essendo un lavoratore precoce. Devi sapere che i lavoratori precoci possono chiedere all’Inps la certificazione per poter accedere alla pensione anticipata con requisiti ridotti proprio in quanto pur essendo giovani anagraficamente hanno comunque alle spalle molti anni di lavoro e molti anni di contributi versati. Vediamo allora, nel dettaglio,
chi ha diritto al lavoro precoce e quali sono i requisiti per accedere alla pensione anticipata.
Chi sono i lavoratori precoci?
I lavoratori precoci sono coloro che hanno iniziato a lavorare in giovanissima età: in particolare, costoro devono aver iniziato a lavorare prima del compimento dei 18 anni, iniziando a versare i contributi previdenziali prima del 1/1/1996 e devono poter far valere nella propria posizione assicurativa almeno un anno di versamenti contributivi prima del compimento del diciannovesimo anno di età.
Si pensi, ad esempio, al muratore, o al bracciante agricolo, che ha iniziato a lavorare a sedici anni, oppure ad un qualsiasi lavoratore, dipendente pubblico o privato o autonomo, che abbia iniziato a lavorare regolarmente già mentre completava gli studi.
I lavoratori precoci, proprio per il notevole numero di anni di servizio prestato, possono, pur non avendo i requisiti di età per l’ordinario accesso pensione, ottenere dall’Inps una speciale certificazione ed accedere così alla pensione anticipata con requisito contributivo ridotto pari a 41 anni di contributi nel 2023.
La certificazione di lavoro precoce può essere richiesta all’Inps dai lavoratori dipendenti del settore pubblico o privato e dai lavoratori autonomi iscritti presso le gestioni speciali (Artigiani, Commercianti, Coloni e mezzadri, Coltivatori diretti)
Pensione anticipata per i lavoratori precoci: requisiti e domanda
Come precisato al paragrafo che precede i lavoratori precoci, in possesso di determinati requisiti, possono accedere alla pensione anticipata con 41 anni di contributi (con “finestra di tre mesi”, ossia debbono essere trascorsi tre mesi dal perfezionamento del requisito contributivo).
Presupposto necessario per poter presentare domanda di pensione essere innanzitutto in possesso della certificazione di lavoro precoce rilasciata dall’Inps.
Detta certificazione può essere richiesta dal lavoratore purché, oltre a possedere un anno di versamenti contributivi prima del compimento del diciannovesimo anno di età, possegga anche i seguenti requisiti:
- si trovi in stato di disoccupazione a seguito di cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale nell’ambito della procedura di cui all’art. 7, L. 604/1966 e abbia esaurito il trattamento di NASpI da almeno tre mesi
- assista, al momento della richiesta e da almeno sei mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità
- abbia una riduzione della capacità lavorativa accertata superiore uguale al 74%
- sia stato addetto ad attività gravose da almeno sette anni negli ultimi dieci, o da almeno sei anni negli ultimi sette prima del pensionamento, oppure rientri nelle categorie dei c.d. lavori usuranti
La
domanda di certificazione deve essere presentata entro il giorno 1 marzo dell’anno di perfezionamento dei 41 anni di contributi e, a quella data, devono altresì essersi già perfezionati gli altri requisiti minimi richiesti e sopra elencati (stato di disoccupazione ed esaurimento della NASpI, assistenza a coniuge o patente disabile, ecc…).
Le domande presentate dopo il 1 marzo ed entro il 30 novembre verranno prese in considerazione solo se residueranno presso l’Inps le necessarie risorse finanziarie.
Conclusasi positivamente la procedura di certificazione, si potrà dunque presentare domanda vera e propria di pensione anticipata.
La domanda di pensione può essere presentata personalmente dall’interessato con modalità telematiche accedendo la propria area personale mediante Spid, oppure rivolgendosi ad un patronato di propria fiducia.
Ci sono penalizzazioni per i lavoratori che accedono alla pensione anticipata?
I lavoratori che accedono alla pensione anticipata non subiscono alcuna decurtazione economica
.
Tuttavia, l’accesso alla pensione anticipata e la percezione del trattamento pensionistico precoce non sono cumulabili con redditi da lavoro, subordinato o autonomo, per il periodo che intercorre tra la decorrenza della pensione e quello che sarebbe stato il momento di perfezionamento dei requisiti previsti per la pensione anticipata per la generalità dei lavoratori.
Se durante il predetto periodo il pensionato percepisce redditi da lavoro, la pensione viene sospesa fino alla conclusione del periodo di anticipo, con eventuale recupero da parte dell’Inps delle somme indebitamente erogate.
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