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Manca ormai poco all’arrivo della Carta risparmio spesa 2023, la carta solidale istituita dalla Legge di Bilancio come forma di sostegno alle famiglie in difficoltà economiche. Nella Gazzetta Ufficiale del 12 maggio scorso è stato pubblicato il decreto attuativo della misura, mentre con il Messaggio numero 1958 del 26 maggio l’Inps ha fornito anche le istruzioni operative, ricordando che per ottenere la carta solidale non sarà necessario inviare alcuna domanda.

La carta è stata ribattezzata dal governo “Dedicata a te” e presentata nella conferenza stampa dell’11 luglio scorso.


Saranno i Comuni di residenza, dopo un riscontro con gli elenchi stilati dall’Inps, a comunicare ai beneficiari le modalità con le quali potranno ritirare la card presso gli uffici postali. E c’è anche la data: a partire dal 18 luglio 2023 i Comuni inizieranno a inviare ai beneficiari le comunicazioni, con le istruzioni sul ritiro della prepagata.

L’importo della Carta risparmio spesa è di 382,50 euro, e per ottenerla occorre che il nucleo familiare abbia un ISEE non superiore a 15.000 euro.

Tuttavia, l’indicatore ISEE non è l’unico requisito valido. Saranno infatti numerose le famiglie con ISEE sotto ai 15mila euro che non riceveranno la Carta solidale perché questa non è compatibile con diverse misure di sostegno come il Reddito di Cittadinanza o la Naspi.

Vediamo quindi chi non riceverà la Carta risparmio spesa 2023 anche se in possesso di un ISEE non superiore a 15mila euro.

Carta risparmio spesa 2023: cos’è

Come anticipato, la Carta risparmio spesa, o carta solidale, è una misura istituita dalla Legge di Bilancio 2023, più precisamente dai commi 450 e 451 dell’articolo 1. In particolare, il comma 450 recita:

È istituito, nello stato di previsione del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, un fondo, con una dotazione di 500 milioni di euro per l’anno 2023, destinato all’acquisito di beni alimentari di prima necessità da parte dei soggetti in possesso di un indicatore della situazione economica equivalente non superiore a 15.000 euro, da fruire mediante l’utilizzo di un apposito sistema abilitante.

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La legge rimanda poi a un decreto attuativo la definizione delle modalità di emissione della Carta, nonché l’individuazione dei soggetti beneficiari, prendendo in considerazione tutti gli elementi atti a escludere soggetti non in stato di effettivo bisogno.

>> Qui la guida completa alla Carta spesa Dedicata a te 2023

Carta risparmio spesa 2023: beneficiari

Il Decreto attuativo ha stabilito due importanti requisiti affinché i nuclei familiari possano ricevere la carta solidale, ovvero:

  • ISEE in corso di validità non superiore a 15mila euro;
  • iscrizione di tutti i componenti del nucleo familiare nell’Anagrafe della Popolazione Residente (Anagrafe comunale).

Carta risparmio spesa 2023: chi non la riceverà

Dopo aver definito la platea dei beneficiari, il Decreto stabilisce quali sono i soggetti che, pur in possesso dei due requisiti principali, non potranno ricevere la Carta. In particolare, non potrà ricevere l’aiuto il nucleo familiare che, alla data di entrata in vigore del decreto attuativo, includa soggetti titolari di:

  • Reddito di Cittadinanza;
  • Reddito di inclusione o qualsiasi altra misura di inclusione sociale o sostegno alla povertà
  • Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego – NASPI
  • Indennità mensile di disoccupazione per i collaboratori – DIS-COLL;
  • Indennità di mobilità;
  • Fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito;
  • Cassa integrazione guadagni-CIG;
  • qualsivoglia differente forma di integrazione salariale, o di sostegno nel caso di disoccupazione involontaria, erogata dallo Stato.

Questo perché, in base a quanto stabilito dal comma 451 dell’articolo 1 della Legge di Bilancio, la titolarità di altri sussidi ricevuti dallo Stato fa venir meno la condizione di oggettivo bisogno, premessa fondamentale per rientrare tra i beneficiari. A causa di ciò saranno molti i nuclei familiari che non riceveranno il sussidio.

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Carta risparmio spesa 2023: cause di decadenza

I nuclei che sono stati riconosciuti come beneficiari della misura possono però incorrere nella decadenza del beneficio. Il Decreto attuativo stabilisce infatti che, una volta ricevuta la carta, già attiva e pronta all’uso, questa dovrà essere utilizzata per la prima volta entro il 15 settembre 2023, solo così resterà operativa.

Se, entro questa data, non sarà stato effettuato alcun pagamento con la Carta risparmio spesa, si decadrà dal beneficio e si perderanno quindi i 382 euro.

Carta risparmio spesa: importo

La Legge di Bilancio ha stanziato 500 milioni di euro per la misura, che permetteranno di emettere 1.300.000 carte solidali del valore unitario di 382,50 euro. Ogni nucleo beneficiario potrà ricevere solo una carta.

Tuttavia, è possibile che questo importo possa aumentare. Nel mese di ottobre, Poste Italiane effettuerà un monitoraggio sulle risorse non assegnate e sulle carte non utilizzate entro il 15 settembre: le risorse recuperate da tutte le carte che non sono state utilizzate saranno redistribuite ai nuclei che hanno attivato la carta nei mesi precedenti, dando priorità ai nuclei più numerosi, con figli più piccoli e con ISEE più basso.

Carta risparmio spesa: cosa si può comprare e dove

La carta, emessa da Poste Italiane tramite la controllata Postepay, potrà essere utilizzata solo presso gli esercizi commerciali che aderiranno a un’apposita convenzione  con il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. La carta potrà essere utilizzata per comprare beni alimentari di prima necessità, sui quali i negozi convenzionati applicheranno anche uno sconto riservato ai beneficiari.


L’elenco completo dei beni acquistabili con la carta solidale è scaricabile nel box in basso.

Carta risparmio spesa: quando arriva

Il 18 luglio 2023 è la data cruciale: da quel giorno i Comuni faranno partire le comunicazioni ai destinatari della carta, con le istruzioni per il ritiro in Posta.

Già il decreto attuativo specificava che le carte sarebbero state operative a partire dal mese di luglio 2023. I beneficiari avranno quindi due mesi di tempo per effettuare il primo acquisto con la carta solidale per evirate di perdere il beneficio.

I nuclei beneficiari saranno informati dai Comuni (dal 18 luglio) sulle modalità di ritiro presso gli Uffici postali.

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